Punta Val Mora, Monte Caprello, Monte Cabrera, Punta Almana, Monte Rodondone


Publiziert von Andrea! , 27. Dezember 2018 um 18:14.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:24 Dezember 2018
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1950 m
Strecke:22,9 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Tassano/Martignago, frazione di Sulzano (Lago d'Iseo).

Saltati all'ultimo momento i programmi sciistici, mi trovo a dover trovare un giro escursionistico. Viene comodo pescare nelle "cose da fare" o nei giri "copia e incolla" senza stare troppo a lavorarci sù.

Raggiunto il Lago d'Iseo parcheggio nella frazione di Martignago (o forse Tassano), sopra Sulzano e seguo per un tratto la strada asfaltata. Poi imbocco una sterrata convinto che sia la giusta via ma questa sembra perdersi nel bosco. Visto che non sono distante dal sentiero corretto continuo a muzzo nel bosco ed in breve mi ritrovo sulla retta via, incontrando uno dei numerosi cartelli del Sentiero 290 "Proai-Golem".

Seguendo questo sentiero (e tratti di strada) si giunge all'Osteria Pastina (sperando che il nome non indichi il menù) dopodiché si prosegue noiosamente su strada cementata fino alla Forcella di Sale. Qui la gita cambia aspetto: d'ora in avanti si viaggerà rimanendo per lo più sulla dorsale, con i vantaggi di avere sole, i panorami e anche qualche raffica di vento ma che non incute timore viste le alte temperature della giornata.

Per prima cosa dalla Forcella svolto a sinistra per raggiungere il Monte Caprello e poi proseguo, sempre seguendo la traccia, per raggiungere la Punta di Val Mora. Il percorso rimane abbastanza fedele alla cresta e con qualche sali-scendi, qualche tratto su ripida erba scivolosa e un passaggino un pochino esposto in cui usare le mani, si giunge sulla vetta di Punta Val Mora. Tornato per lo stesso percorso fino alla Forcella, imbocco il sentiero attrezzato per Punta Almana che permette di superare una balza rocciosa per poi proseguire sull'ondulata dorsale fino in vetta.

La bella vista e il caldo inconsueto permetterebbero una buona sosta in vetta ma il vento rovina la festa ed inoltre non so bene quanto tempo ci voglia ancora per concludere il giro. Opto quindi per una pausa più breve di quella che il momento meriterebbe e mi dirigo, sempre lungo la bella dorsale, alla Croce di Pezzuolo. Continuo seguendo le indicazioni per il Monte Rodondone per poi scendere a Santa Maria del Giogo. Qui seguo il tragitto di Marco & Cristina fino al Monte Castellino.

Ad aver tempo (inteso come ore di luce, oggi non sono partito tanto presto), dal sentiero poco sotto al Castellino si potrebbe continuare sempre lungo la dorsale fino a Punta dell'Orto (aumentando di circa 250 metri il dislivello e di 2 chilometri lo sviluppo) completando così tutta questa lunga dorsale.

Io torno invece a Santa Maria e fatti giusto 5/6 metri di asfalto verso il Lago prendo un sentiero sulla sinistra che mi permette di scendere a Nistisino (dove c'è una trattoria/bar), passando anche da una zona dedicata al tiro con l'arco. Seguendo ora alcune strade cementate ... a tratti ben ghiacciate ... e sfruttando il gps in alcuni bivi non segnalati, scendo nuovamente a Martignago, proprio al posteggio della macchina ... chissà, magari avrei fatto in tempo ad completare la dorsale.

P.S.:
- giro vivamente sconsigliato nei periodi in cui i roccoli di caccia sono aperti, dato che si transita proprio in mezzo a molti di essi;
- volendo si potrebbe parcheggiare anche più alti di Martignago (soprattutto nell'ottica di effettuare tutta la dorsale);
- escursione con numerosi sù e giù lungo la dorsale (date uno sguardo al profilo altimetrico).


Tourengänger: Andrea!
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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blepori hat gesagt:
Gesendet am 28. Dezember 2018 um 08:37
ciao andrea, sei tornato immediatamente sulle cime vedo :))) Certo che queste montagne brulle, altro che Bianco Natale. Ciao Bendeetto

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Dezember 2018 um 20:30
Si, ho dovuto "recuperare"... ;)
Ciao.
A.


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