sabato 22 settembre 2018: pizzo Ruscada m.2004 (CH)
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Propongo un'escursione nuova a Tilde e Giuseppe ma anche per me,con dislivello non da poco conto e in particolare con la partenza non segnalata dai più che han fatto la sopra citata cima.
Giunti a Costa partiamo alle 8,30 tramite una bel percorso che poco dopo si divide e un esplicito cartello indica "sentiero di montagna" (una simile aggiunta sta ad indicare che il tracciato non è da sottovalutare,ciò lo abbiamo capito nel percorrerlo),infatti la larghezza del tracciato cambia decisamente,non solo,si deve attraversare alcuni greti di torrenti in secca (consiglio vivamente di evitare questo tracciato dopo un temporale o in corso di pioggia!).
Si sale decisamente e spesso ci si deve impegnare a "scavalcare" massi lungo un tracciato particolarmente poco frequentato (cosa che ci è stata confermata per essere molto impegnativo) anche se prima della discesa ben si nota lo scavo a monte per allargare il percorso che pensavamo essere così fino alla fine: niente di più fantasioso!
Vi hanno allestito una panca e fatto uno slargo per poi proseguire fino a giungere a quota 1300 circa dove ben si vedeva la difficoltà dato le pareti di roccia strapiombante,quindi l'unica alternativa era il canale erboso,il quale per essere raggiunto bisognava scendere di 45 m. fino alle pendici della strapiombante parete: lungo tale percorso potete trovare acqua.
Si riprende a salire,tornanti a poca distanza da uno con l'altro che fanno prendere quota per giungere ad una dorsale
(I Cool m.1527) dalla quale il sentiero diventa più umanamente percorribile,in particolare per la pendenza,il quale uscendo dal bosco,alle 11,20 giungiamo al nuovo rifugio Corte Nuovo m.1635 situato a cavallo di una dorsale con un bel panorama sulla Centovalli e Onsernone.
Qui vi è la fontana che rilascia abbondante acqua fresca,mentre se si vuole entrare nella struttura bisogna chiamare i numeri telefonici segnalati sulla porta di entrata che serve per ottenere il codice di accesso alla casettina nella quale vi è depositata la chiave: auguratevi che il cellulare prenda!
La mia idea era di dare la possibilità a chi non se la sente di proseguire,di sostare al rifugio visto che vi è acqua e panorama oltre alla possibilità di sedersi su comode panche,poi chi vuole,di proseguire per la cima: Giuseppe ci tiene particolarmente,quindi partiamo,mentre Tilde proseguirà fin dove si sente in base anche al tracciato.
Già da qui si vede la cima e il percorso che fa ben capire quanta strada manca ancora oltre la segnaletica che ne indica ore 1,10: alle 11,35 partiamo,il percorso è decisamente fattibile e non troppo affaticante,poco dopo si biforca: chi vuole può proseguire su quello più erto e breve oltre ad essere più impegnativo,mentre a destra il tracciato è decisamente abbordabile e giunge nei pressi di una sorgente dove ben si vede la tubazione che ne attinge l'acqua portandola al serbatoio principale posizionato e ben visibile,a monte della struttura sul lato posteriore,in direzione della cima.
Il percorso a brevi saliscendi e piegando decisamente a destra,conduce al tracciato che a zig zag e con un po più di pendenza conduce alla dorsale di cresta Cappellone m.1879 dove vi è la segnaletica verticale che indica le varie possibilità per la discesa/attraversate.
Diciamo che lo scrivente nel vedere ancora una bella rampetta cominciava a meditare di abbandonare l'idea di proseguire,poi ho deciso di andare avanti nella speranza che il tracciato sia più dolce...infatti,quando si vede in direzione della cima,il bel sentiero ne taglia il fianco destro rimanendo all'ombra per poi sbucare sulla sommità della dorsale erbosa che interrotta da alcuni massi facilmente superabili,conduce all'ometto di vetta del Pizzo Ruscada m.2004 dove vi perveniamo alle ore 12,53.
Qui vi sono giunti anche 2 giovani tedeschi provenienti da Comino che poco dopo riprendono la via del rientro,mentre noi ci rifocilliamo un poco e contempliamo il grandioso panorama che questa cima riesce ad offrire,poi va a gradimento di ogni escursionista se questa cima ne vale la pena raggiungerla,come per altre escursioni.
Avvistiamo sotto di noi anche un gipeto,peccato che non sono abbastanza veloce per scattare la foto,vi assicuro che era ad una distanza molto piacevole dato che lo si vedeva molto bene,mentre un altro rapace (uguale o di altra specie non è dato a sapere) volteggiava decisamente più alto e in controluce non si capiva che tipologia fosse.
Dopo una breve sosta riprendiamo la via del rientro,mentre,con sorpresa Tilde era giunta a Cappellonela ripida parete che pensava dovesse sormontare,aveva deciso di fermarsi a riposare: se avesse saputo che il percorso saliva dolcemente,sicuramente in vetta ci arrivava,comunque è doveroso complimentarmi per ciò che ha fatto in questa giornata,considerando l'età e gli acciacchi.
Torniamo al rifugio per fare una visita al suo interno e "pranzare" poi si decide,(visto che il sentiero percorso in andata lo conoscevamo bene e la discesa avrebbe comportato un bel po di impegno fisico e molta attenzione),di fare un giro ad anello verificando il tracciato che solitamente è più frequentato.
Alle 15,15 riprendiamo a camminare,il tracciato scende a zig zag sul versante sinistro che è all'ombra per poi giungere all'alpe Pescia Lunga m.1511 per poi scendere a destra con percorso decisamente più comodo anche se in alcuni tratti la pendenza è più accentuata,ma comunque,mettendolo a confronto con quello fatto in andata,possiamo affermare che fatto in salita è migliore e in discesa pure: chi vuole provare se ne accorgerà!
Giunti a Saorèe m.977 il tracciato prende a proseguire a destra,scendendo dolcemente,attraversando 2 ponti in acciaio e pervenendo alla parte alta di Lionza: si suggerisce di prendere il sentierino a destra che oltrepassa un cancelletto che delimita il pascolo e su indicazioni di una turista tedesca scendiamo alla piazza della chiesa ore 17,26 con tanto di cimitero,accanto al quale vi sono i wc (impensabile che da noi si possano mettere in un paese di 4 anime) con tanto di luce che si accende automaticamente tramite sensore di movimento e profumati oltre una pulizia impeccabile e di ciò ringrazio.
Dopo una sosta riprendiamo il cammino che non è breve: per ragioni tecniche prendiamo a scendere con la strada,mentre Tilde ci attende a Borgnone,noi ci rimettiamo a risalire la strada che conduce al parcheggio,raggiunto alle 18,50,stanchi ma soddisfatti.
Alla prossima!
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