Monte Canale - 2522 m + Monte Arcoglio - 2459 m + Sasso Bianco - 2490 m
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Giretto tranquillo in quel della Valmalenco.... una valle che non delude mai! L'idea originaria era quella di proseguire sino al Monte Caldenno, ma a causa di alcuni imprevisti che ci han fatto perder tempo alla fine abbiamo deciso di lasciarlo per un'altra volta! :)
Proprio una bella e consigliata traversata!
Dal parcheggio alla q. 1758, proseguire lungo la carrozzabile seguendo le indicazioni per l'Alpe Arcoglio Inferiore (q. 1926 m).
Raggiunta l'ampia piana dove sorge questo alpeggio, ignorare la deviazione sulla destra che sale al Rifugio Bosio, quindi proseguire dritti nel vallone in direzione della Colma di Arcoglio.
Le tracce e il sentiero ogni tanto tendono a perdersi a causa delle numerose peste degli animali. Ad ogni modo, il percorso rimane sempre evidente e, una volta giunti alla base di un cucuzzolo sormontato da un'antenna, puntare all'ampia depressione posta tra il Monte Canale e la q. 2370 m (antenna). Mano a mano che si sale si ritrovano i segnavia e, con un ultimo strappo, si perviene alla Colma di Arcoglio (q. 2313 m).
Dal Passo, per raggiungere la vetta del Monte Canale, svoltare decisamente a sinistra.
Superati alcuni saltini rocciosi e alcuni tratti un po' stretti, la cresta s'impenna, diventando piuttosto erbosa. Ad un certo punto, quando le tracce sembrano scomparire, abbandonare il filo di cresta e percorrere una cengia erbosa che taglia il fianco destro della montagna (fare molta attenzione in caso di terreno bagnato).
Al termine della cengia, si intercettano i segnavia provenienti dal versante di Triangia e, seguendo l'ampia e mai difficile cresta, si guadagna il piccolo omino di vetta del Monte Canale (q. 2522 m).
Una volta rientrati alla Colma di Arcoglio (q. 2313 m), ignorare le tracce di sentiero che scendono a sinistra, ma restare sempre sulla facile cresta erbosa (tracce). Superata la q. 2370 m (sormontata da un'antenna), con un ultimo ripido strappo (qua il sentiero tende un poco a perdersi) si guadagna l'anticima del Monte Arcoglio: per raggiungere la vetta vera e propria occorre perdere leggermente quota per poi risalire nuovamente (qualche roccetta) fino alla cima del Monte Arcoglio (q. 2459 m).
Da questa seconda cima, proseguire sempre lungo il filo di cresta: si tratta del pezzo più "difficile" della traversata, in quanto bisogna affrontare qualche breve passaggio di II in discesa. Nonostante ciò, consiglio di non scostarsi mai dal filo di cresta, in quanto si rischierebbe di rtrovarsi su ripidi pratoni: i passaggi su roccia, infatti, non sono mai troppo complicati e sempre ben appigliati.
Superato un ultimo torrione roccioso, la cresta spiana fino a portarsi alle pendici del Sasso Bianco, cosi chiamato per la sua caratteristica roccia dalla colorazione molto chiara e diversa da quella della valle.
A questo punto, si ritrovano anche i segnavia bianco rossi e gialli (Alta Via della Valmalenco) provenienti dal sottostante Lago di Arcoglio.
Seguire il facile sentiero che, tra erba e sassi, conduce, in breve, alla panoramicissima vetta del Sasso Bianco (q. 2490 m).
Sempre seguendo i numerosi bolli gialli dell'Alta Via della Valmalenco, scendere al pianoro sottostante, detto anche Colma di Zana (q. 2411 m). Raggiunta una palina segnaletica abbandonare l'Alta Via per svoltare decisamente a destra in direzione del Lago di Zana. Il sentiero, ben segnalato da ometti, scende per un tratto l'ampio vallone, per poi cominciare a traversare verso sinistra con qualche tratto in leggera salita fino al piccolo bacino azzurro del Lago di Zana (q. 2280 m).
Dal Lago abbandonare il tracciato principale che scende al Rifugio Bosio per individuare una labile traccia non segnata (ometti) che si snoda, inizialmente, a destra di una piccola forra (guardando a valle) e che scende in direzione dell'Alpe Zana (q. 2089 m).
Lungo questo tratto, la traccia di sentiero talvolta tende un poco a perdersi, tuttavia gli ometti sul percorso sono sempre ben evidenti.
Raggiunto il sopracitato alpeggio, si incontra il sentiero proveniente dal Rifugio Bosio: seguire le indicazioni per l'Alpe Arcoglio Superiore e Inferiore.
Comincia, a questo punto, un lungo traverso in leggera salita tra bei boschi di conifere che termina in corrispondenza di una grossa croce in legno: da qui il sentiero comincia a perdere definitivamente quota sino all'Alpe Arcoglio Superiore prima (q. 2120 m) e Inferiore poi (q. 1926 m).
Da quest'ultimo nucleo di alpeggi come per la salita.
con papà e Giuseppe
Proprio una bella e consigliata traversata!
Dal parcheggio alla q. 1758, proseguire lungo la carrozzabile seguendo le indicazioni per l'Alpe Arcoglio Inferiore (q. 1926 m).
Raggiunta l'ampia piana dove sorge questo alpeggio, ignorare la deviazione sulla destra che sale al Rifugio Bosio, quindi proseguire dritti nel vallone in direzione della Colma di Arcoglio.
Le tracce e il sentiero ogni tanto tendono a perdersi a causa delle numerose peste degli animali. Ad ogni modo, il percorso rimane sempre evidente e, una volta giunti alla base di un cucuzzolo sormontato da un'antenna, puntare all'ampia depressione posta tra il Monte Canale e la q. 2370 m (antenna). Mano a mano che si sale si ritrovano i segnavia e, con un ultimo strappo, si perviene alla Colma di Arcoglio (q. 2313 m).
Dal Passo, per raggiungere la vetta del Monte Canale, svoltare decisamente a sinistra.
Superati alcuni saltini rocciosi e alcuni tratti un po' stretti, la cresta s'impenna, diventando piuttosto erbosa. Ad un certo punto, quando le tracce sembrano scomparire, abbandonare il filo di cresta e percorrere una cengia erbosa che taglia il fianco destro della montagna (fare molta attenzione in caso di terreno bagnato).
Al termine della cengia, si intercettano i segnavia provenienti dal versante di Triangia e, seguendo l'ampia e mai difficile cresta, si guadagna il piccolo omino di vetta del Monte Canale (q. 2522 m).
Una volta rientrati alla Colma di Arcoglio (q. 2313 m), ignorare le tracce di sentiero che scendono a sinistra, ma restare sempre sulla facile cresta erbosa (tracce). Superata la q. 2370 m (sormontata da un'antenna), con un ultimo ripido strappo (qua il sentiero tende un poco a perdersi) si guadagna l'anticima del Monte Arcoglio: per raggiungere la vetta vera e propria occorre perdere leggermente quota per poi risalire nuovamente (qualche roccetta) fino alla cima del Monte Arcoglio (q. 2459 m).
Da questa seconda cima, proseguire sempre lungo il filo di cresta: si tratta del pezzo più "difficile" della traversata, in quanto bisogna affrontare qualche breve passaggio di II in discesa. Nonostante ciò, consiglio di non scostarsi mai dal filo di cresta, in quanto si rischierebbe di rtrovarsi su ripidi pratoni: i passaggi su roccia, infatti, non sono mai troppo complicati e sempre ben appigliati.
Superato un ultimo torrione roccioso, la cresta spiana fino a portarsi alle pendici del Sasso Bianco, cosi chiamato per la sua caratteristica roccia dalla colorazione molto chiara e diversa da quella della valle.
A questo punto, si ritrovano anche i segnavia bianco rossi e gialli (Alta Via della Valmalenco) provenienti dal sottostante Lago di Arcoglio.
Seguire il facile sentiero che, tra erba e sassi, conduce, in breve, alla panoramicissima vetta del Sasso Bianco (q. 2490 m).
Sempre seguendo i numerosi bolli gialli dell'Alta Via della Valmalenco, scendere al pianoro sottostante, detto anche Colma di Zana (q. 2411 m). Raggiunta una palina segnaletica abbandonare l'Alta Via per svoltare decisamente a destra in direzione del Lago di Zana. Il sentiero, ben segnalato da ometti, scende per un tratto l'ampio vallone, per poi cominciare a traversare verso sinistra con qualche tratto in leggera salita fino al piccolo bacino azzurro del Lago di Zana (q. 2280 m).
Dal Lago abbandonare il tracciato principale che scende al Rifugio Bosio per individuare una labile traccia non segnata (ometti) che si snoda, inizialmente, a destra di una piccola forra (guardando a valle) e che scende in direzione dell'Alpe Zana (q. 2089 m).
Lungo questo tratto, la traccia di sentiero talvolta tende un poco a perdersi, tuttavia gli ometti sul percorso sono sempre ben evidenti.
Raggiunto il sopracitato alpeggio, si incontra il sentiero proveniente dal Rifugio Bosio: seguire le indicazioni per l'Alpe Arcoglio Superiore e Inferiore.
Comincia, a questo punto, un lungo traverso in leggera salita tra bei boschi di conifere che termina in corrispondenza di una grossa croce in legno: da qui il sentiero comincia a perdere definitivamente quota sino all'Alpe Arcoglio Superiore prima (q. 2120 m) e Inferiore poi (q. 1926 m).
Da quest'ultimo nucleo di alpeggi come per la salita.
con papà e Giuseppe
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