Piazzeno da Alpiano per la "cengia della picca" - Valle Antigorio


Publiziert von atal , 1. Mai 2018 um 09:38.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:25 April 2018
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m

Con Ferruccio ritorno a distanza di pochi giorni sul versante di Alpiano per il percorso che forse più di ogni altro esprime il fascino selvaggio di questi luoghi abbandonati e dimenticati, dove una "picca" conficcata in una parete è il simbolo di un mondo che non esiste più e che siamo riusciti a decifrare grazie alle parole, preziosissime, di Roberto, memoria storica di queste montagne.

Gli alpigiani di Marlogno, costretti tra la giavina e scivoli di roccia, sfruttavano come pascolo anche i pendii della dorsale dell’Alpe Piazzeno. Per accedervi, percorrevano un sentiero che da Marlogno traversava a Nord e, dopo un passaggio obbligato su una cengia, attraversava il profondo canale del Rio Piccolo. Sulla destra idrografica c’erano anche delle spartane costruzioni, i Casaletti (da non confondersi con i quasi omonimi Casali, posti sulla dorsale che definisce la sinistra idrografica del medesimo canale) ignorate persino dalla Mappa Rabbini. Dai Casaletti è possibile risalire tutta la dorsale fino a Piazzeno.

La picca
Al ritorno dal nostro primo giro con partenza da Alpiano, quando ancora non conoscevamo Roberto, ci eravamo casualmente imbattuti in una cengia con una ponteggia dall'aria poco rassicurante. La cosa più singolare era che sulla parete c'era una picca conficcata, chiaramente con funzione di appiglio. Era già pomeriggio inoltrato e non sapevamo dove ci avrebbe portato quel sentiero, perciò decidemmo di tornare indietro ma l’idea di passare di lì avrebbe continuato ad alimentare la curiosità nelle settimane successive...

Annotazioni
Il vecchio sentiero per Piazzeno che troviamo rappresentato sulla prima IGM e sulla Siegfried entrava nel canale del Rio Piccolo traversando dai Casali ma attualmente il calpestio ridotto quasi a zero e la forte esposizione lo rendono pressoché impraticabile. Il sentiero percorso all’andata risulta l’opzione più sicura per raggiungere Piazzeno ma non ha un corrispettivo sulle mappe. Si tratta ad ogni modo di un percorso con tratti faticosi e imboscati nella parte alta e con alcuni passaggi esposti nel tratto iniziale.

Al ritorno siamo scesi da Il Sasso a Belma e quindi a Marlogno, concatenando due sentieri noti dalle precedenti visite. Se non si conoscono già i percorsi conviene scendere ad Alagua e quindi a Pontemaglio, come fatto la volta scorsa.

Andata
Da Alpiano Inferiore (loc. Casa Gianzana) raggiungiamo Marlogno seguendo il percorso già documentato ma questa volta attraversiamo la giavina in prossimità del ciglio di cava. Da Marlogno proseguiamo verso Nord incontrando un sentiero nei pressi di una carbonera. Il percorso mano a mano che si procede diviene sempre più esile ed esposto, fino ad arrivare alla "cengia della picca". Superiamo il passaggio aiutandoci con un cordino passato attorno alla picca e raggiungiamo un poggio panoramico affacciato sul canale del Rio Piccolo. Sul versante opposto scorgiamo il grande abete circondato da latifoglie che avevamo già notato durante il nostro primo giro con partenza da Alpiano. Come confermato da Roberto, l'abete costituisce un riferimento a cui puntare.

Il sentiero traversa nel canale e porta a guadare il torrente a circa 860 m, a monte della confluenza con un canale laterale che scende dal versante destro. Attraversato il torrente, si sale su terreno ripido e franoso e, rinvenendo una traccia di sentiero e qualche taglio, traversiamo a sinistra (Ovest) entrando nel canale laterale di cui sopra, che si attraversa a valle di una strozzatura. Risalita una roccia appoggiata sul versante opposto, troviamo dei gradini e quindi una traccia del vecchio sentiero che porta verso l'abete di riferimento. Qui notiamo una fila di pietre allineate a delimitazione dei vecchi pascoli, ora imboscati. Risaliamo il pendio a monte dell'abete isolato fino ad una fascia rocciosa che aggiriamo in senso orario, arrivando così ai Casaletti (circa 1000 m) costituiti da un rudere azzerato e una balma posti all’inizio di una ripida faggeta disseminate di grandi rocce.

Fino qui circa 2 ore da Alpiano

A questo punto non rimane altro che salire cercando i passaggi più comodi. Dopo avere trovato un cavo strappato appeso ad un faggio, segno che siamo sul percorso giusto, traversiamo sul fianco Nord e, con una estenuante risalita tra i rododendri, riguadagniamo il colmo della dorsale dove questa appiana in un poggio da cui si gode di uno splendido panorama (circa 1380 m di quota), forse corrispondente con Monzano, il toponimo che la Mappa Rabbini riporta sul confine comunale tra Crodo e Montecrestese.

Ancora due salti di roccia ci separano da Piazzeno, superabili con qualche aggiramento.
Nell'ultimo tratto della salita incontriamo dei resti di muri di sostegno, segno che un tempo c'era un sentiero anche lungo questa dorsale. E' probabile che nella parte finale il sentiero proveniente da i Casali e quello, da noi percorso, dei Casaletti, avessero un tratto in comune.

Arriviamo così a Piazzeno, un grande alpeggio che presenta diversi gruppi di edifici, alcuni in rovina, altri ristrutturati a regola d'arte, collegati a Montecrestese da una jeepabile riservata ai proprietari delle baite. 

Tempi: circa 5 ore da Alpiano (incluso il tempo per qualche breve sosta e per cercare i passaggi migliori)

Ritorno
Da Piazzeno attraversiamo il Rio Piccolo, il cui fondo in questa occasione è occupato da una slavina, e scendiamo nel lariceto a Grignasca e quindi raggiungiamo nuovamente Il Sasso. Da Il Sasso scendiamo a Belma lungo il sentiero percorso in salita la volta precedente (link) e quindi a Marlogno passando dai Casali come nel corso della nostra prima visita a Belma (link).

Tempi: circa 3 ore

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

blepori hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 07:29
una vera leccornia questo giro! Zona che conosco poco ma che ricorda molto gli alpi della Bavona dalle mie parti. Ciao Benedetto

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 07:38
Se vedi anche il giro precedente, Il Sasso da Alpiano, trovi un’altra chicca: il sentiero delle piodate che porta a Belma. Le foto fatte al mattino forse non rendono ma è davvero notevole.
Ed è tutto molto vicino.
Ciao,
Andrea

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 07:48
mi sa che devo proprio farci un giro da quelle parti, se trovo un we ti scrivo per qualche informazione in più. Ciao Benedetto

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 13:08
...e pensare che è una zona che non interessa proprio a nessuno. Comunque quando sarà il momento scrivimi pure.
Ciao,
Andrea

micaela hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 10:01
Ciao, magnifici esploratori!
Non leggo più i gialli della Mondadori da quando leggo le tue relazioni, Andrea: per il batticuore, i brividi e il suspence bastano loro!
Ciao, Micaela.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 12:59
Grazie Micaela, in realtà non li leggo nemmeno io: mi basta il pensiero del prossimo giro...
Ciao,
Andrea

Menek hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 13:47
sempre bei giri...

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2018 um 22:30
Grazie Menek, cerchiamo di non perdere le buone abitudini...


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