Marlogno e Belma - Valle Antigorio


Publiziert von atal , 5. April 2018 um 23:33.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 2 April 2018
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 700 m

Siamo partiti, come altre volte, dalle vecchie mappe e dalle foto aeree visibili sul sito di Swisstopo (ad esempio questa del 1954). In questo caso però il territorio in questione è stato profondamente modificato dalle cave di serizzo e le mappe più recenti non riportano né sentieri, né alpeggi, solo il nome Merlogno, quasi come fosse il nome dato ad un versante.

Anche parlando con alcune persone del posto, l'impressione è che la memoria di questi luoghi sia stata cancellata, e insieme ai sentieri siano spariti anche i nomi. L'unica eccezione sembra essere il signor Roberto, incontrato ad Alpiano Superiore qualche giorno dopo questo giro, grandissimo conoscitore di queste montagne.

Il toponimo Marlogno (con la lettera a sulle mappe più vecchie, mutato poi in Merlogno sulla IGM più recente e, di conseguenza, sulla CNS a partire dall'edizione del 1957), ha dato il nome alla cava che ha cancellato il sentiero di accesso e che per poco non fagocitava anche gli ultimi ruderi, che troveremo sul colmo del più alto tra i fronti di coltivazione, al margine settentrionale di una grande giavina, a custodia di quello che rimane del pascolo di un tempo, un prato sospeso sopra scivoli di roccia. La cava da qualche anno è stata dismessa e i camosci possono vagare indisturbati.

Belma si trova in cima alla parete che sovrasta la giavina di Marlogno ed è un luogo davvero sorprendente, quasi una visione da fiaba, che giunge del tutto inaspettata, dopo le asprezze di un incerto percorso che risolve al meglio un versante incombente e sacrificato.

Il nome Belma appare solo sulla Mappa Rabbini, dove indica chiaramente un complesso di edifici ben distinto da Marlogno. Dal successivo incontro con Roberto sono poi venuto a sapere che in questo alpe, insospettabile dal fondovalle perché nascosto alla vista dalla parete sottostante, si faceva anche il fieno e, stando a racconti che Roberto ha sentito da suo padre (classe 1903), pare che un tempo venissero condotte qui anche delle mucche di taglia particolarmente minuta.

Primo tentativo...
Sono con Ferruccio. Dalla strada asfaltata tra Alpiano Viceno e Alpiano Inferiore, noto dei muri di sostegno nel bosco, collocati in corrispondenza alla prima parte di una "strada vicinale", rappresentata sulla Mappa Rabbini, che inizialmente traversa verso Sud per poi salire con alcune svolte verso la zona di Marlogno. Dopo un inizio promettente, con una gradinata iniziale seguita da un traverso su una cengia segnalato da vecchi bolli al minio, il percorso si interrompe bruscamente sul ciglio di una cava e facciamo retrofront. 

Il percorso seguito
Decidiamo di cambiare strategia e risaliamo la strada della dismessa cava di Marlogno Superiore fino al suo termine. Una traccia risale il pendio a destra del fronte di cava per poi traversare in salita nel ripido bosco verso Nord.
Attraversiamo una giavina, notando in basso, tra gli alberi in prossimità del ciglio di cava, i ruderi di Marlogno, che visiteremo al ritorno.

Proseguiamo nella medesima direzione nel bosco guadagnando quota su una traccia a stento riconoscibile, superiamo un canalino e, passati sotto una pianta caduta, arriviamo in un punto in cui il sentiero presenta un cambio di direzione, volgendo a Sud su un tratto costruito, segnalato da qualche taglio. Alla base della parete, il sentiero volge nuovamente a Nord e sale con tratti ripidi fino ad una sorta di bivio. Sia che si salga sulla destra (possibilità sperimentata all'andata, che comporta la risalita di un breve canalino dal fondo terroso), sia che si segua la traccia che traversa a sinistra, si perviene ad un primo gruppo di ruderi azzerati sul colmo della dorsale (circa 1015 m), noti localmente come "i casali" .

Si tratta di resti molto antichi, secondo Roberto risalgono forse al '600, e in passato probabilmente erano utilizzati per la mungitura delle capre.

Dai ruderi sulla dorsale un traverso evidente in direzione Sud ci porta al di sopra di un pianoro dove si vede una grande costruzione isolata, ottimamente conservata. E' questo il  grande edifico a due piani che del nucleo principale di Belma. La sorpresa è grande perché non mi sarei mai aspettato di trovare una baita in buono stato, considerando che le mappe IGM e CNS non rappresentano nulla, nemmeno dei ruderi, in questo punto.

Proseguendo lungo il sentiero, si supera un torrente e si giunge ad una coppia di baite, anch'esse con il tetto ancora in piedi, segnate ma senza nome sempre solo sulla Mappa Rabbini e che chiamo Belma di dentro, per distinguerle dal nucleo di Belma vero e proprio.

Incoraggiati dal proseguire di una teoria di tagli recenti che prosegue oltre le baite, saliamo sul poggio che le sovrasta. Visitiamo quindi il nucleo principale di Belma, dove troviamo un altro edificio ben conservato, oltre a quello già visto da lontano, e dei cantinini, uno ricavato come di consueto nel pendio e un altro ricavato sotto un grande masso erratico.

Tempo di salita: circa 2 ore da Alpiano Inferiore (loc. Gianzana) a Belma di dentro, al netto di digressioni e soste

Link alla relazione di Ferruccio:

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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micaela hat gesagt:
Gesendet am 6. April 2018 um 10:17
Riprendere contatto primaverile con "hikr" leggendoti nuovamente, Andrea: ideale!
Ciao, Micaela.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2018 um 19:30
Grazie Micaela, troppo gentile. Spero di mantenere le aspettative, allora...
Ciao,
Andrea


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