Val Trompia: Corna Caspai 1393 m - Monte Palo 1461 m - Corna di Savallo 1473 m - Punta Reai 1247 m e
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Lasciata l’auto in un posteggio poco sotto la Cocca risaliamo fino al paese di Lodrino e seguendo le indicazioni Pineta, giungiamo nella parte alta del paese dove si trova l’inizio dei sentieri, volendo si può posteggiare anche qui, ma i nostri progetti non lo consigliano.
Ci accorgiamo subito che sulla cartina mancano dei sentieri. Se avessimo controllato il GPS il giorno precedente, (un grande vantaggio del GPS, poiché le carte non sempre sono complete e aggiornate), ci avrebbe permesso di fare un anello più “omogeneo”. Sarà un motivo per tornare…
Imbocchiamo quindi il sentiero per il P.so Cavada, sentiero che sale comodamente con lunghi e panoramici tornanti. Giunti al P.so proseguiamo ora più ripidamente su sentiero stretto e fangoso, visti i giorni, non poteva essere diversamente…fino a raggiungere la Cima Caspai. Fatti due conti se proseguire o meno verso il P.so della Cisa pensiamo di non averne il tempo per cui torniamo sui nostri passi e proseguiamo per il Monte Palo dove, appena iniziamo la ripida salita, odiamo un gran vociare, sembra di essere al mercato! Due persone, come noi, anche noi stiamo parlando ma non mi sembra di fare tutto sto casino….incrociamo il primo e dietro sgambettante, nonostante sia ormai solo, continua a parlare….chi è?….il Menek, incredibile, beh forse non proprio, sono le sue zone queste…baci, abbracci e casino naturalmente...poi ripartiamo ognuno per la sua strada…lui non tace... starà assillando il ragazzo che aveva tentato la fuga…o parlerà da solo? :-)
Breve sosta in cima e quindi scendiamo al rifugio Nasego. Un ultimo strappo e siamo in cima anche alla Corna di Savallo. Ridiscesi al rifugio proseguiamo con un bel sentiero a mezza costa per tornare alla Pineta. Sempre dalle carte del GPS notiamo che potrebbe esserci un sentiero che scende direttamente in località Gavregna, facendoci risparmiare un po’ di strada, soprattutto di asfalto. Infatti, intorno ai 1000 m troviamo la traccia, bollo rosso sull’albero. La traccia scende ripida e sempre abbastanza evidente fino a raggiungere la Cascina Gavregna. Tramite sterrata arriviamo così a pochi metri dalla Cocca di Lodrino. Parte qui la seconda parte della nostra escursione. Direzione Corna di Sonclino. Dopo un inizio leggermente in discesa su asfalto, imbocchiamo il sentiero bianco-azzurro 3V. Un proseguio ripido ma che fortunatamente, dopo Campo Castello, diventa più umano. Con lunghi traversi e qualche ripido strappo giungiamo in cima alla Punta di Reai che della punta non ha assolutamente nulla. Proseguiamo su uno stretto sentiero fino a giungere alla Punta Ortosei, pure lei di punta non ha niente, e qui facciamo finalmente sosta pranzo. Ripida discesa alla Passata di Vallazzo. Invece di scendere risaliamo l’ultimo mottarozzo e andiamo a prendere la sterrata che, il sentiero ignorato alla Passata, immaginiamo, avrebbe in ogni caso raggiunto.
Giungiamo quindi in fondo valle dove si trova una zona di tiro a volo e pista di motocross. Non osiamo immaginare il casino che possa esserci qui quando sono in funzione entrambe le strutture.
Un ultimo tratto di asfalto e siamo di ritorno alla Cocca e quindi al posteggio.
Bel giro, la prima parte in zone più rocciose anche se facendo i sentieri fatti da noi di roccia non se ne tocca, la seconda su sentieri sicuramente meno battuti e marcati.
La nota dolente sono i roccoli, per cui meglio evitare la zona in periodo di caccia. Sotto le Punte Reai e Ortosei ci sono un campo di tiro a volo e di motocross, uniti ai roccoli potete immaginare il casino…comunque bella zona da girare fuori periodo di caccia però!
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