Punta Ortosei e Punta Reai... e così anche per oggi non siamo rimasti a casa.
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Ed anche oggi è andata, con l'amico Menek eccoci in Val Trompia a risalire dalla Cocca di Lodrino su per una cresta "irsuta" verso la punta Reai con un bel sentiero appena tracciato, l'ambiente è quello caratteristico bresciano : valli strette e cime non molto alte ma belle per come sono adagiate con i loro fianchi boscosi ed i pinnacoli di roccia che mi ricordano un pò le piccole dolomiti del Carega.
Saliamo con passo svelto in un ambiente solitario, credo che siamo gli unici "viandanti" per svariati kilometri quadrati, arriviamo alla punta Reai, davanti a noi i bolli bianchi ed azzurri del sentiero 3V proseguono su una bella cresta verso l'Ortosei.
Quì arriviamo verso le 13.30(siamo partiti alle 11 dalla Cocca), siamo di fronte ad una serie di cime, che la splendida giornata ci presenta nella loro bellezza : lontano il massiccio del Guglielmo, all'orizzonte verso est tutto il Baldo, di fronte le creste della corna di Savallo e del Nasego, poi la più severa Cima Caspai.
Mangiamo tranquilli, foto di rito e poi, giù verso il Vallazzo, proseguiamo il sentiero, incrociando il "sentiero della 122 brigata Garibaldi" dei ragazzi che nel 1944 quì combatterono, poi imbocchiamo la strada forestale che ci cala velocemente verso la valle Duppo e da lì rientro alla Cocca.
Una sosta alla pasticceria di Gardone : torta e cappuccino, ben meritati.
Oggi io e Alex abbiamo la fortuna di ritrovarci per fare l’ennesima escursione, ed è la terza in sei giorni, ma allo stesso tempo abbiamo i tempi contingentati causa impegni domestici e sfighe trasversali, anche davanti a tali avversità comunque la voglia di montagna supera qualsiasi possibile ostacolo.
Il giro è già stato spiegato a dovere da Amadeus e altro non aggiungo, dico solo che io mi sono divertito, anche se l’escursione è stata breve e con modesto sviluppo altimetrico; il tipo di terreno trovato è di quelli che mi piacciono, le ripide salite che mettono a dura prova i polpacci, facili roccette e la cresta, mancava solo qualche passo di arrampicata e un po di ravano, altrimenti l’indice di gradimento sarebbe stato superiore.
La discesa verso la stretta Valle Duppo ci ha regalato sensazioni diverse, quella buona è che questo sembra un posto abbastanza solitario, quella cattiva invece è che…alla base della valle c’è un orribile poligono dove gli sparatori locals si divertono ad infrangere piattelli, per poi abbandonarli bellamente tra questi fragili territori. Peccato.
Detto questo, ho avuto modo di osservare bene la stretta valle e una gola/forra molto franosa e ripida ha attirato la mia attenzione ; con un po di spirito d’avventura, una corda, un casco, un “santino” in tasca e qualche breve passo di scalata di II°- II°+ e i 250/300 mt di risalita saranno un vero spasso! :)))
Come ogni fine escursione la pasticceria ci ha ridonato i giusti zuccheri… con la bella stagione al posto dei bignè e delle torte una buona birra non ce la toglierà nessuno.
Nota 1): Questo è il classico giro vicino a casa che può regalare qualche emozione, sicuramente aldilà delle quote altimetriche anche queste modeste cime meritano una visitina e io sono sempre ben disposto. Per quando riguarda la valutazione delle difficoltà mi affido ai vari siti che ne indicano in EE (la sola cresta), quindi T3, personalmente mi sembra una valutazione un po eccessiva, ma io non volendo contrariare nessuno mi attesto su questo giudizio. 750 mt di dislivello e 3h15 di tempo speso bene.
A’ la prochaine! Menego
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