Schwarzhorn (3201 m)
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Dopo tre settimane di riposo forzato tra week-end piovosi ed una brutta distorsione alla caviglia da smaltire, riparto col botto dalla Vispertal e più precisamente da Embd dove la relazione fresca fresca di Zaza fa da spunto ideale per mettere piede in questa zona a me quasi del tutto sconosciuta.
Dopo la partenza dal parcheggio iniziale del paese, un sentiero in salita a destra taglia i tornanti della strada e mi porta a Chriz, dove posso calzare le racchette. Qui è ben visibile il canalone di moderata pendenza che porta alle baite di Augstbordstafel, visibili anch’esse al culmine del pendio. Sfruttando l’ottima traccia, raggiungo il sopracitato alpeggio prima di iniziare la parte più lunga e faticosa in direzione del passo, con alcuni tratti pianeggianti che è necessario ribattere dato che il vento ha cancellato i segni precedenti. Decido di puntare direttamente alla quota 3020 m, seguendo le orme di discesa di Zaza, con salita piuttosto ripida soprattutto nell’uscita sulla dorsale. Il periodo di inattività si fa sentire ed il tratto in cresta per la cima è un mezzo calvario che mi porta via un’altra ora abbondante. Ma, raggiunta la cima, lo spettacolo sui 4000 del Vallese è totale e rigenerante! Durante la sosta, vedo un gruppetto di sciatori in lontananza (aguzzando l’orecchio, pare siano italiani) che stanno per accedere alla cresta e ho già il sentore di chi siano. Uno di loro è già quasi in cima ed infatti lo incrocio scendendo: è lui, il mitico
ciolly! Un piacevolissimo incontro con chiacchierata annessa prima di proseguire la discesa e consumare una meritata pausa pranzo alla base del pendio ripido. Ripartito, mi fermo poi ancora qualche minuto con
ciolly e amici, scesi nel frattempo con gli sci, condividendo le stesse opinioni sulla bellezza del luogo e sulla qualità della neve odierna, non certo eccelsa per gli sci ma che per le ciaspole va ancora bene. Ci salutiamo, scambiandoci l’intenzione per una possibile futura gita insieme, e proseguo la discesa che in due ore circa mi riporta ad Embd.
L’aria sottile dei 3000 m mi mancava proprio e la giornata magnifica ha fatto il resto, oltre alla piacevole aggiunta dell’incontro di oggi, con un vero “guru” dei monti. Selvaggia vallata assai affascinante e cima di tutto rispetto questo Schwarzhorn! Credo che non passerà così tanto tempo prima che torni in Vallese…
Con l’inseparabile Zeus.

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