Monte Astele e Pizzo Tre Termini
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Il meteo non promette nulla di utile per un'uscita con gli sci ma si presenta invece buono ... a mio avviso ... per un'escursione a piedi. Un po' indeciso sul dove andare alla fine opto per un breve giretto vicino a casa ... giretto che mi regalerà atmosfere stupende.
Parcheggio a Torno e mi avvio verso Piazzaga e dopo un ponte sulla forra seguo il breve ma interessante anellino per visitare alcuni massi avello, tra cui spicca il particolare Masso Avello delle Piazze di cui si può scrutare la parte superiore grazie ad una scaletta in legno. Raggiunta la deserta Piazzaga continuo seguendo le indicazioni per il Monte Boletto trovandomi a camminare su una mulattiera carica di foglie. Il vento inizia a farsi sentire più insistente facendomi coprire sempre di più.
Ad un certo punto, noto un sentierino che si stacca sulla destra con un bollo rosso su un albero. Non è il percorso che avevo programmato ma la cosa mi incuriosisce e quindi decido di seguirlo, nonostante salga ripido e ci sia solo una vaga traccia che sparisce poco dopo. In ogni caso ho abbastanza chiara la direzione che devo tenere quindi non c'è rischio di perdermi. Dopo un primo tratto ripido decido di portarmi sulla vicina dorsalina, via più logica e meno faticosa per raggiungere la dorsale principale. Mi trovo così a camminare in un ambiente bellissimo anche perchè inatteso. La neve al suolo è poca ed ha un buon grip quindi si avanza senza difficoltà, gli alberi carichi di neve rendono l'atmosfera molto suggestiva e il vento, che ora spira deciso, fa sembrare il tutto una piccola impresa ... oggi fa quasi piacere giocare con lui.
Spunto dalla dorsale direttamente sulla cimetta del Monte Astele, il paesaggio che ora mi circonda è straordinario e rimango incantato ad ammirarlo ... solo il freddo mi induce a muovermi e continuare il giro.
Raggiungo la seconda cimetta di giornata, il Pizzo Tre Termini, da cui noto che si stacca in discesa una dorsalina praticamente uguale a quella appena percorsa. Non ci penso due volte e la imbocco, visto la bellezza e il divertimento sperimentate durante la salita. Seguendo più o meno fedelmente la linea della dorsale incrocio il sentiero che svolta verso Montepiatto, passando dal "misterioso" castello di Croce d'Ardona.
Dal Montepiatto faccio una deviazione per ammirare la Pietra Pendula, oramai sotto una copiosa nevicata, dopodichè riprendo la discesa sulla lunga scalinata che scende a Torno dove non riesco a fare a meno di andare fin sulla riva del lago ... una sorta di "marchio di fabbrica" delle gite in queste zone.
Parcheggio a Torno e mi avvio verso Piazzaga e dopo un ponte sulla forra seguo il breve ma interessante anellino per visitare alcuni massi avello, tra cui spicca il particolare Masso Avello delle Piazze di cui si può scrutare la parte superiore grazie ad una scaletta in legno. Raggiunta la deserta Piazzaga continuo seguendo le indicazioni per il Monte Boletto trovandomi a camminare su una mulattiera carica di foglie. Il vento inizia a farsi sentire più insistente facendomi coprire sempre di più.
Ad un certo punto, noto un sentierino che si stacca sulla destra con un bollo rosso su un albero. Non è il percorso che avevo programmato ma la cosa mi incuriosisce e quindi decido di seguirlo, nonostante salga ripido e ci sia solo una vaga traccia che sparisce poco dopo. In ogni caso ho abbastanza chiara la direzione che devo tenere quindi non c'è rischio di perdermi. Dopo un primo tratto ripido decido di portarmi sulla vicina dorsalina, via più logica e meno faticosa per raggiungere la dorsale principale. Mi trovo così a camminare in un ambiente bellissimo anche perchè inatteso. La neve al suolo è poca ed ha un buon grip quindi si avanza senza difficoltà, gli alberi carichi di neve rendono l'atmosfera molto suggestiva e il vento, che ora spira deciso, fa sembrare il tutto una piccola impresa ... oggi fa quasi piacere giocare con lui.
Spunto dalla dorsale direttamente sulla cimetta del Monte Astele, il paesaggio che ora mi circonda è straordinario e rimango incantato ad ammirarlo ... solo il freddo mi induce a muovermi e continuare il giro.
Raggiungo la seconda cimetta di giornata, il Pizzo Tre Termini, da cui noto che si stacca in discesa una dorsalina praticamente uguale a quella appena percorsa. Non ci penso due volte e la imbocco, visto la bellezza e il divertimento sperimentate durante la salita. Seguendo più o meno fedelmente la linea della dorsale incrocio il sentiero che svolta verso Montepiatto, passando dal "misterioso" castello di Croce d'Ardona.
Dal Montepiatto faccio una deviazione per ammirare la Pietra Pendula, oramai sotto una copiosa nevicata, dopodichè riprendo la discesa sulla lunga scalinata che scende a Torno dove non riesco a fare a meno di andare fin sulla riva del lago ... una sorta di "marchio di fabbrica" delle gite in queste zone.
Tourengänger:
Andrea!

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