Castello d'Ardona e Pizzo Tre Termini


Publiziert von cai56 , 13. März 2022 um 08:43. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 März 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1362 m
Abstieg: 1362 m
Strecke:Circolare 18,66 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A Como parcheggiare come possibile in zona stazione della funicolare: più comodo sarebbe in Via F.Crispi o Via Prudenziana.

Per essere sinceri, quello che finora mi aveva fatto procrastinare questo accesso da nord alla zona del Monte Boletto era la presumibile e realissima difficoltà di trovare un buco dove appoggiare l'auto: superato - fortunosamente e fortunatamente - questo ostacolo, trova via libera la curiosità di andare a curiosare nei pressi della Croce e del Castello d'Ardona. Beh, la croce non c'è più e rimane solo un basamento a giustificare il toponimo; e del castello, peraltro interessante, non si può ricavare niente più di quello (poco, pochissimo) che si trova in rete rimanendo a casa. Il tutto, alla fine, restituisce un bell'anello escursionistico che ci permette di trovare anche qualche bel sentiero mai percorso in una regione dove ormai ci è sempre più difficile escogitare del nuovo.


Dalla Via Prudenziana di Como proseguiamo per la panoramica Salita Peltrera fino ad imboccare, per esclusione sulla destra, la spettacolare Salita Carescione: una delle salite/scalinate che salgono direttamente da quasi-lago a Brunate. Questa è particolarmente suggestiva, dapprima racchiusa fra muri e giardini, poi a picco fra rocce e boschi selvatici, dove non mancano rovi e tronchi abbattuti da scavalcare; in un paio di punti si avvicina il percorso della funicolare (l'abbandonata fermata di Como Alta e quella di Carescione), per poi raggiungere le prime ville di Brunate in Via Ai Piani. Si svolta a destra e si imbocca la Scalinata Pirotta, molto buia ed angusta, raggiungendo la stazione a monte della Funicolare; si seguono a sinistra Via Roma e Via Nidrino fra bellissime ville perlopiù in stile liberty fino al termine presso il parcheggio del campo sportivo. Qui si trovano le segnaletiche iniziali della "Strada Regia" [peraltro lungo un percorso escursionistico poco attinente alla via storica. In questa relazione di Danicomo - https://www.hikr.org/tour/post92203.html - qualcosa di più filologico]. Il sentiero inizia subito in discesa attraverso un versante alberato a picco sul lontano lago, scosceso e franoso, dove il tracciato evidenzia frequentemente - soprattutto nell'attraversamento dei numerosi canaloni - segni di manutenzione attenta. Raggiunto il punto più basso presso i Monti di Capovico, dove la Strada Regia si distacca a sinistra per scendere ulteriormente, la via prosegue in blandi saliscendi e con le medesime caratteristiche di terreno fino al grosso agglomerato dei Monti di Sorto: si oltrepassano la Valle del Pertüs, il sentiero al Barch, la Valle di Sopravico e la Valle Galmeora, per poi tralasciare a destra anche la deviazione per la Pietra Nairoela. Il fianco del monte spiana un poco ed il sentiero, sempre più comodo, affiancate le poche cascine dei Monti di Mezzovico e di Cazzanore, sottopassa uno dei tanti trovanti che punteggiano l'area (Sasso del Lupo), questo aggettante sul passaggio; si raggiunge infine l'altopiano di Montepiatto: prima di proseguire nelle salita conviene visitare le varie contrade fino alla chiesa di Santa Elisabetta (bellissimo terrazzo panoramico) ed alla famosa Pietra Pendula, che un adattamento di origine artificiale ha reso più peculiare. Tornati nel centro abitato attraverso il bosco, nei pressi del campo-giochi si stacca subito con salita insistente l'ampia traccia per la Baita Carla - indicazioni - posta sulla dorsale Brunate-Bolettone; il percorso affronta la pendenza con numerosi tornanti e talora ripide scalinate attraverso un ombroso bosco di latifoglie totalmente esposto a nord. Tornati nuovamente alla vista del sole, ci si trova ad aggirare un promontorio che reca il basamento di quella Croce d'Ardona, ora scomparsa, che battezzava la località. In pochi passi sulla destra si raggiungono le prime rovine del soprastante Castello d'Ardona: cartelli di pericolo sono posti presso l'antico cancello d'ingresso per scoraggiare una eventuale visita a rischio di crolli. In effetti i danni strutturali della torre e dei vicini locali di servizio appaiono di notevole gravità, ma anche la base rocciosa culminante presenta evidenti fessurazioni. Il sentiero, ancor meglio delineato e certamente più frequentato, raggiunge quindi una larga dorsale per poi proseguire verso la Baita Carla: qui, facendo attenzione, si può notare subito a sinistra una debole traccia di passaggio che si mantiene precisamente sul crinale, si tratta della cresta nord-ovest del Pizzo Tre Termini. La salita alterna passaggi a slalom fra alberi e cespugli, ampie aree spogliate dal vento e vallette con accumuli di fogliame, per superare infine una cresta gradinata di stratificazioni calcaree. Si sbuca all'improvviso sulla "vetta " del Tre Termini, che verso sud si affaccia sulla Brianza al culmine di un bel prato. Pochi metri più in basso transita il sentiero del crinale che, seguito verso destra, accompagna fino alla carrozzabile Via alle Colme; in direzione ovest si prosegue fin nei pressi del Rifugio CAO, dove si può deviare a destra per seguire la pista per San Maurizio. Raggiunta la piazza del Faro Voltiano, si imbocca sinistra la scalinata Mulattiera per San Maurizio, che scende fino a Brunate; raggiunta la zona della funicolare, alla curva sotto il Grand Hotel Milano, si percorre in discesa la Via Volta fino a trovare sulla destra, dopo l'ufficio postale, la deviazione verso l'Eremo di San Donato. La mulattiera, un tempo "Sentierone" Como-Brunate, è ora dedicata alla poetessa A.Merini e presenta numerosi cartelli riportanti suoi versi o aforismi; oltrepassato il bel nucleo dell'eremo, si prosegue nella ripida discesa a tornanti nel bosco prendendo a destra a due bivii successivi fino ad imboccare verticali scalinate che terminano nella Via F.Crispi.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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