Gazzirola (m.2116)
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Incerto tra varie possibili destinazioni (leggasi ravanate con o senza neve) in solitaria ci pensa Paola a togliermi ogni dubbio, proponendomi una tranquilla ciaspolata: scelgo il Gazzirola, che in abito bianco (o bianchiccio...) è sicuramente gradevole, visto che lei non vi era mai stata. Tra Valcolla e Val Rezzo preferisco quest'ultima per godere di scenari ampi sin dalla partenza, e pazienza se dalla Svizzera avremmo forse trovato più neve. Difatti, senza forzare, giungiamo alla croce - dopo esser transitati dal Passo San Lucio - del Prato Basciòta, dove le nebbie sembrano avvolgerci. Paola preferisce fermarsi e scende al sottostante Rifugio Gazzirola ad attendermi, mentre io proseguo per la vetta (senza poter scattare foto essendo rimasto "a piedi") trovando invece un'inaspettata apertura panoramica sia verso il Camoghè che la Vetta del Vallone, la cui cresta di congiunzione al Gazzirola e Segor mi mangio con gli occhi. ;)
Tra il Prato Basciòta e la vetta del Gazzirola, con esposizione a nord, trovo un manto nevoso molto più consistente rispetto al nostro agiato pendio meridionale e una lievissima nevicata, pertanto torno sui miei passi ritrovando Paola, con cui raggiungo il Rifugio San Lucio, ove possiamo concederci un tè caldo e una crostatina, prima della rapida discesa al punto di partenza.
Tra il Prato Basciòta e la vetta del Gazzirola, con esposizione a nord, trovo un manto nevoso molto più consistente rispetto al nostro agiato pendio meridionale e una lievissima nevicata, pertanto torno sui miei passi ritrovando Paola, con cui raggiungo il Rifugio San Lucio, ove possiamo concederci un tè caldo e una crostatina, prima della rapida discesa al punto di partenza.
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