Pizzo Molare (2585 m) da Negrentino (Leontica) ad anello via Cancorì
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Dopo un paio di weekend di uscite lunghe e dislivelli con partenza da casa, mi sono messo in mente già da qualche giorno di andare a trovare il mio socio Fredy in zona Nara, ma non volevo salire solo fino da lui... volevo una cima...
Inizio dell'escursione alle ore 7.15
Tempo dell'escursione fino sotto il Sasso Bianco 11.15 (senza pause)
Tempo dell'escursione al Pizzo Molare 12.15 (con pausa cambio materiali)
Temperatura alla partenza -2.0°
Temperatura in cima al Pizzo Molare -6.0º (con freddo vento da nord)
Rientro verso le ore 16.30 (con pause)
Temperatura al rientro +2.0°
Totale km: 22.69
Sforzo km: 48.53
Tempo escursione senza pause: 7h 13min.
Tempo escursione con pause: 9h 15min.
Grado pericolo valanghe da debole la mattina e passaggio a moderato nella giornata.
Parto di buon ora come sempre e dal parcheggio scendo a prendere il sentiero vicino alla bellissima chiesa di Negrentino, passando per la passerella sospesa.
Principalmente fino a Pianezza non calzo le racchette, il primo pezzo non è neppure innevato mentre sopra sì, ma la neve tiene bene anche con gli scarponi.
Vedo già la mia meta di oggi e mi chiedo se ce la farò perchè effettivamente è una tartassata; in un primo momento voglio partire addirittura da Prugiasco, ma cambio idea all'ultimo perchè avevo 15 minuti di ritardo sulla tabella di marcia che mi sono programmato la sera prima.
Dopo Gariva sud, prendo il sentiero che mi porterà in mezzo a delle gole con rocce magnifiche e dove bisogna tenere la concentrazione perchè il sentiero non è battuto e il rischio del distacco di qualche blocco di neve è abbastanza alto. Vabbé, attraverso la gola su di un ponticello stretto che mi chiedo se tenga la neve che c'é sopra. Risalgo dall'altra parte, in mezzo ad un magnifico bosco e, quando esco dal bosco, mi ritrovo a vista la capanna Piandios e più dietro il famoso Sasso Bianco.
Tracce di motoslitte dappertutto che da una certa parte vengono comode. Dato che la traccia non era battuta decido di seguirle a tratti, ma proprio la traccia di motoslitta che porta su al Sasso Bianco, con una pendenza di 30°, è fuori di testa.
Una volta sotto il Sasso Bianco tento di salire con le racchette; 20m dopo indietreggio, la pendenza è eccessiva e le racchette sono scomode, é troppo rischioso siccome non hanno tenuta. Ritorno sotto e mi creo uno spiazzo sotto il roccione del Sasso Bianco per il deposito delle racchette, si sale di ramponi e picca.
Riprendo il cammino che in un attimo mi porta alla Bocchetta di Sasso Bianco. Ancora 180 metri di dislivello e ci sono, in cresta soffia vento da nord, non proprio caldissimo e insieme al sole (vedere le foto) nevischia pure. Percorro la cresta che mi porterà al Molare cercando di stare il più centrale possibile. Inizialmente molto ripida e con poca neve ghiacciata, poi a tratti la neve arriva fino a sopra le ginocchia ed é tutta da battere. 1h di concentrazione massima e arrivo alla vetta del Pizzo Molare dove trovo un po' di civiltà, 4 sci escursionisti saliti dalla parte opposta. Veloce scambio di chiacchiere, foto di rito, metto la giacca e con molta attenzione ritorno al Sasso Bianco.
Scendo poi fino a Pian Laghetto e percorro il traverso che mi porterà fino a Cambra, dove mi trovo con Fredy che con il figlio piccolo stavano arrivando con la seggiovia per scendere con il bob proprio nell'istante in cui io passavo sotto quest'ultima. Smonto le racchette e scendo a piedi con Fredy e il figlio che, molto amichevolmente, mi accompagna fino alla cascina passando per la pista di slitte.
In cascina mi offre un caffé, dopo il caffé e mezz'oretta di pausa Fredy mi accompagna fino a Cancorì, dove decido di percorrere tutta la pista di slitte per la lunghezza di 5 km a corsa e che mi porterà di nuovo al parcheggio di Negrentino (Leontica).
Ottimo tour, una cosa un po' fuori di testa, ma non ho raggiunto i miei limiti ;), sono contento e soddisfatto della mia impresa solitaria, anche se avrei preferito avere qualcuno assieme, che però purtroppo oggi non ho trovato.
A presto con un'altra bella uscita.
Inizio dell'escursione alle ore 7.15
Tempo dell'escursione fino sotto il Sasso Bianco 11.15 (senza pause)
Tempo dell'escursione al Pizzo Molare 12.15 (con pausa cambio materiali)
Temperatura alla partenza -2.0°
Temperatura in cima al Pizzo Molare -6.0º (con freddo vento da nord)
Rientro verso le ore 16.30 (con pause)
Temperatura al rientro +2.0°
Totale km: 22.69
Sforzo km: 48.53
Tempo escursione senza pause: 7h 13min.
Tempo escursione con pause: 9h 15min.
Grado pericolo valanghe da debole la mattina e passaggio a moderato nella giornata.
Parto di buon ora come sempre e dal parcheggio scendo a prendere il sentiero vicino alla bellissima chiesa di Negrentino, passando per la passerella sospesa.
Principalmente fino a Pianezza non calzo le racchette, il primo pezzo non è neppure innevato mentre sopra sì, ma la neve tiene bene anche con gli scarponi.
Vedo già la mia meta di oggi e mi chiedo se ce la farò perchè effettivamente è una tartassata; in un primo momento voglio partire addirittura da Prugiasco, ma cambio idea all'ultimo perchè avevo 15 minuti di ritardo sulla tabella di marcia che mi sono programmato la sera prima.
Dopo Gariva sud, prendo il sentiero che mi porterà in mezzo a delle gole con rocce magnifiche e dove bisogna tenere la concentrazione perchè il sentiero non è battuto e il rischio del distacco di qualche blocco di neve è abbastanza alto. Vabbé, attraverso la gola su di un ponticello stretto che mi chiedo se tenga la neve che c'é sopra. Risalgo dall'altra parte, in mezzo ad un magnifico bosco e, quando esco dal bosco, mi ritrovo a vista la capanna Piandios e più dietro il famoso Sasso Bianco.
Tracce di motoslitte dappertutto che da una certa parte vengono comode. Dato che la traccia non era battuta decido di seguirle a tratti, ma proprio la traccia di motoslitta che porta su al Sasso Bianco, con una pendenza di 30°, è fuori di testa.
Una volta sotto il Sasso Bianco tento di salire con le racchette; 20m dopo indietreggio, la pendenza è eccessiva e le racchette sono scomode, é troppo rischioso siccome non hanno tenuta. Ritorno sotto e mi creo uno spiazzo sotto il roccione del Sasso Bianco per il deposito delle racchette, si sale di ramponi e picca.
Riprendo il cammino che in un attimo mi porta alla Bocchetta di Sasso Bianco. Ancora 180 metri di dislivello e ci sono, in cresta soffia vento da nord, non proprio caldissimo e insieme al sole (vedere le foto) nevischia pure. Percorro la cresta che mi porterà al Molare cercando di stare il più centrale possibile. Inizialmente molto ripida e con poca neve ghiacciata, poi a tratti la neve arriva fino a sopra le ginocchia ed é tutta da battere. 1h di concentrazione massima e arrivo alla vetta del Pizzo Molare dove trovo un po' di civiltà, 4 sci escursionisti saliti dalla parte opposta. Veloce scambio di chiacchiere, foto di rito, metto la giacca e con molta attenzione ritorno al Sasso Bianco.
Scendo poi fino a Pian Laghetto e percorro il traverso che mi porterà fino a Cambra, dove mi trovo con Fredy che con il figlio piccolo stavano arrivando con la seggiovia per scendere con il bob proprio nell'istante in cui io passavo sotto quest'ultima. Smonto le racchette e scendo a piedi con Fredy e il figlio che, molto amichevolmente, mi accompagna fino alla cascina passando per la pista di slitte.
In cascina mi offre un caffé, dopo il caffé e mezz'oretta di pausa Fredy mi accompagna fino a Cancorì, dove decido di percorrere tutta la pista di slitte per la lunghezza di 5 km a corsa e che mi porterà di nuovo al parcheggio di Negrentino (Leontica).
Ottimo tour, una cosa un po' fuori di testa, ma non ho raggiunto i miei limiti ;), sono contento e soddisfatto della mia impresa solitaria, anche se avrei preferito avere qualcuno assieme, che però purtroppo oggi non ho trovato.
A presto con un'altra bella uscita.
Tourengänger:
saimon

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Kommentare (6)