Cornagera, Poieto... e tanto marasma al rifugio.


Publiziert von Menek , 15. Januar 2018 um 17:48. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 Januar 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1150 m
Abstieg: 1150 m
Strecke:alla Otto Von Bruckelen, di km 14,200
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brescia A4- uscita Seriate- Rova di Gazzaniga. Discreto parcheggio nei pressi della Chiesa.
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio monte poieto
Kartennummer:kompass valle seriana + ricerca

Eh già, troppo facile camminare con il bel tempo.  Ieri c’era il sole, ma c’era anche voglia di cazzeggiare, nonostante il bel tempo è scattata la molla del fancazzismo, e così ci ritroviamo per sentieri proprio oggi che il tempo non è dei migliori…

Partiamo da Rova dopo aver lasciato la macchina nell’adiacente parcheggio, seguendo le indicazioni poste sulla palina imbocchiamo il sentiero 521 e puntiamo verso il Monte Cornagera. Si sale ripidi sino alle Stalle Predalada poi la pendenza si fa più dolce, piacevole, poi ecco Ganda, un piccolo agglomerato di case che fa da spartiacque tra il primo pezzo di salita e quello che troveremo dopo.

Camminiamo su asfalto sino all’Osservatorio Astronomico, poi il sentiero si stacca sulla sinistra e sale senza toppo impegno fin sotto le pareti spittate che fanno da base al Cornagera, è un posto totalmente diverso da ciò che ti aspetteresti  e la cosa ci sorprende piacevolmente. Entriamo nel cosiddetto labirinto, una sorta di gola con pareti verticali, poi, seguendo la bollatura (357-521) cominciamo la salita al Cornagera; Si fanno brevi passaggi di I°, forse I°+, con le roccette che oggi sono molto umide, con un po di attenzione ci portiamo sulla crestina, passiamo un paio di brevi esposizioni  e con un ultimo breve sforzo ci troviamo in cima dove oltre a non vedere una bella fava siamo circondati da un gruppo di ragazzini bresciani che fanno parte di una squadra ciclistica. E’ un gruppo allegro, facciamo le foto assieme poi ognuno va per la sua strada.

Ritorniamo sui nostri passi disarrampicando sino alla deviazione per il Poieto, entriamo anche qua tra strette pareti dove il ghiaccio sul sentiero impone di camminare pattinando, poi entriamo in quel posto piacevole che si chiama il Buco della Carolina, con lo zaino si passa a fatica, ma sono pochi metri di cammino. Peccato.

Sbuchiamo laddove il ghiaccio si fa più spesso, seguiamo la numerosa bollatura e dopo 15/20 minuti dal Cornagera siamo catapultati sul M. Poieto; anche da questo punto non si vede nulla, ma quello che m’interessa lo vedo bene… il Rifugio ristorante Poieto si mostra in tutta la sua grandezza.

Fuori il tempo è freddino, ma dentro il rifugio si sta che è una meraviglia… discorso a parte per il gran vociare dei numerosi presenti, tra cui tanti bambini. Mannaggia alla funivia. Siamo in pochi vestiti da trekking, forse ci contiamo sulle dita di una mano, ma siamo qua per mangiare, la voglia di criticare il prossimo è uguale a zero.

A tavola ce la prendiamo con calma, forse troppo; usciamo con le nuvole ancora ben spesse e prendiamo il sentiero 523 che scende ad Orezzo, prima in maniera ripida poi più dolcemente, su questo tratto di sentiero incrociamo un bel Gatto delle foreste norvegesi che vive in una vicina cascina, si lascia avvicinare, poi se ne va, attratto da cose più interessanti.

Scendiamo sino alla Loc. Coldré, poi proseguiamo sul Percorso dei Sentieri Creativi sino a sbucare ad Orezzo, qua attraversiamo il paese alla ricerca di un sentiero che ci riporti a Rova, lo troviamo grazie al Gps; arriviamo dalla Chiesa di S. Rocco, lo passiamo sulla destra e con un bel sentiero sbuchiamo di nuovo a Rova proprio vicino al parcheggio.

Nota 1): Peccato aver trovato brutto tempo, sono sicuro che avrei apprezzato la vista dal Cornagera e dal Poieto, per non parlare poi delle belle zone rocciose. Se non si trova ghiaccio o neve la salita alla Cornagera è divertente. La discesa sino ad Orezzo è su sentiero ben segnato, da Orezzo a Rova…beh, scaricatevi la traccia.

Nota 2): Bentornato Eric, giusto in tempo di pre-elezioni… e… bentornato Silvio???

                                                                                 BERLUSCONI.

Gasato come un figo si mette a cavalcioni,

guarda i suoi poderi e i mucchi di covoni,

c’è tanto d'ammirare e grida… me cojoni.

Berlusconi,

il vizio è quello vecchio e si abbassa i pantaloni,

mostra il suo pirletto alla faccia dei “barboni”,

con tutta la sua boria fa parte dei padroni.

Berlusconi,

davanti alla piscina si beve un bel Negroni,

fra tuffi e due bracciate lui pensa ai rigatoni,

cuoco! cribbio… e il sugo ai peperoni?

Si sente un giovanotto ma porta i pannoloni, e un grido s’alza forte: fanculo Berlusconi!

 

A la prochaine!      Menek,Rosa


Tourengänger: Menek, rossa


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Kommentare (8)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 15. Januar 2018 um 19:15
Cominciare a vedere fiori nelle relazioni, mi tira su il morale....

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Januar 2018 um 21:46
È un inverno pazzo....tanti fiori, ma... siamo solo a metà gennaio. Un salutone
Menek

cristina hat gesagt:
Gesendet am 15. Januar 2018 um 20:27
Bella la Cornagera e il Poieto ci aveva salvato una delle prime gite CAI di tanti anni fa

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Januar 2018 um 21:48
Ho letto.... vi eravate salvati bene. Intorno alla Cornagera è un bel camminare. Ciao Cri
Menek

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 16. Januar 2018 um 19:49
certamente sabato il tempo era più clemente ma è troppo facile dirlo a posteriori, alla fine io sono andato a farmi un bel giro a Milano e sono tornato più stanco che se venivo con voi in montagna !

ciao Giorgio

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2018 um 20:21
Sapevamo che il tempo sarebbe stato meno bello del giorno prima, ma è andata così. Peccato la tua mancanza.
Menek

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 17. Januar 2018 um 13:25
Dove si arriva con un mezzo pubblico o privato è facile trovare affollamento, è la vita, Dome.
Ciao

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Januar 2018 um 22:55
Hai ragione Emi, ed insieme alla folla arriva la maleducazione! Povere montagne.
Saluti
Menek


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