Nel labirinto della Cornagera m.1312 e poi ancora su....fino al Monte Poieto m.1360
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Ancora Val Seriana.....ancora Orobie.....ancora basse quote!
Ma non durerà a lungo, il caldo comincia finalmente a farsi sentire, la neve sta via via scomparendo....e presto potremo anche noi "volare" più in alto!
Anche quest'oggi la Pink Band ospita tra le sue fila il solito "infiltrato"
davidgnomo
E' lui a proporre la Cornagera e quindi dobbiamo dargli credito perchè è l'unico a conoscere bene la zona, anche se poi finisco con l'essere sempre io ad apportare qualche variazione al percorso.
La solita impicciona.....!!!!
Partiamo da Rova, frazione di Gazzaniga, dove imbocchiamo il sentiero 521 che sale ripidamente nel bosco, fino a raggiungere l'abitato di Ganda, dove incrociamo la strada asfaltata che sale dal fondovalle.
Se prima non abbiamo incontrato nessuno....o quasi.....qui troviamo "il mondo".
"Ecco da dove partono le persone normali!" esclama
davidgnomo
C'è una punta di soddisfazione nelle sue parole o una nota di sarcasmo nei confronti delle mie "divagazioni sul tema"?
Conoscendolo ormai abbastanza bene, opto per la prima ipotesi....
Giunti nei pressi di un osservatorio astronomico ci troviamo davanti a un bivio da cui si dipartono due sentieri: quello che sale diretto al Monte Poieto e quello che conduce alla Cornagera passando per il Labirinto.
Un labirinto che si sviluppa tra pinnacoli, sassi, massi, pareti rocciose....
Ed è proprio su alcuni di questi torrioni che sono state tracciate numerose vie di arrampicata lungo le quali vediamo dei climbers in azione.
Dopo aver vagato nel Labirinto, seguendo i segni bianco-rossi del sentiero, ci troviamo di fronte a un paio di "saltini" rocciosi da superare per arrivare sulla cresta che, in un quarto d'ora, conduce fino alla cima.
E' ancora presto e, dopo la foto di rito, decidiamo di salire sul Monte Poieto che è proprio lì, di fronte a noi.....almeno in linea d'aria.
Torniamo sui nostri passi e prendiamo il sentiero che conduce al Buco della Carolina, uno stretto e buio passaggio tra le rocce, che rende il nostro percorso più movimentato.
Superata questa strettoia raggiungiamo il crinale che porta in cima al Monte Poieto da dove, ahimè, veniamo catapultati in un altro mondo.....
Poco sotto la cima è posizionato l'arrivo dell'ovovia che sale da Aviatico scarrozzando fin quassù un sacco di gente che, durante giornate di sole come queste, invade i prati circostanti.
Restiamo sulla cima a consumare il nostro frugale pranzo e ci mischiamo alla folla giusto il tempo di sorseggiare un caffè al bar, poi scendiamo a valle per un sentiero più diretto e, una volta arrivati a Ganda, ci ritroviamo a camminare completamente soli, godendoci i suoni, gli odori e i colori del bosco che, dopo il lungo letargo invernale, sembra preso da una furia rigeneratrice.....
Nessun progetto per il week end.....ancora brutto tempo in arrivo!
Con me hanno camminato: Esilde, Franca, Franco e Giusi
Ma non durerà a lungo, il caldo comincia finalmente a farsi sentire, la neve sta via via scomparendo....e presto potremo anche noi "volare" più in alto!
Anche quest'oggi la Pink Band ospita tra le sue fila il solito "infiltrato"

E' lui a proporre la Cornagera e quindi dobbiamo dargli credito perchè è l'unico a conoscere bene la zona, anche se poi finisco con l'essere sempre io ad apportare qualche variazione al percorso.
La solita impicciona.....!!!!
Partiamo da Rova, frazione di Gazzaniga, dove imbocchiamo il sentiero 521 che sale ripidamente nel bosco, fino a raggiungere l'abitato di Ganda, dove incrociamo la strada asfaltata che sale dal fondovalle.
Se prima non abbiamo incontrato nessuno....o quasi.....qui troviamo "il mondo".
"Ecco da dove partono le persone normali!" esclama

C'è una punta di soddisfazione nelle sue parole o una nota di sarcasmo nei confronti delle mie "divagazioni sul tema"?
Conoscendolo ormai abbastanza bene, opto per la prima ipotesi....
Giunti nei pressi di un osservatorio astronomico ci troviamo davanti a un bivio da cui si dipartono due sentieri: quello che sale diretto al Monte Poieto e quello che conduce alla Cornagera passando per il Labirinto.
Un labirinto che si sviluppa tra pinnacoli, sassi, massi, pareti rocciose....
Ed è proprio su alcuni di questi torrioni che sono state tracciate numerose vie di arrampicata lungo le quali vediamo dei climbers in azione.
Dopo aver vagato nel Labirinto, seguendo i segni bianco-rossi del sentiero, ci troviamo di fronte a un paio di "saltini" rocciosi da superare per arrivare sulla cresta che, in un quarto d'ora, conduce fino alla cima.
E' ancora presto e, dopo la foto di rito, decidiamo di salire sul Monte Poieto che è proprio lì, di fronte a noi.....almeno in linea d'aria.
Torniamo sui nostri passi e prendiamo il sentiero che conduce al Buco della Carolina, uno stretto e buio passaggio tra le rocce, che rende il nostro percorso più movimentato.
Superata questa strettoia raggiungiamo il crinale che porta in cima al Monte Poieto da dove, ahimè, veniamo catapultati in un altro mondo.....
Poco sotto la cima è posizionato l'arrivo dell'ovovia che sale da Aviatico scarrozzando fin quassù un sacco di gente che, durante giornate di sole come queste, invade i prati circostanti.
Restiamo sulla cima a consumare il nostro frugale pranzo e ci mischiamo alla folla giusto il tempo di sorseggiare un caffè al bar, poi scendiamo a valle per un sentiero più diretto e, una volta arrivati a Ganda, ci ritroviamo a camminare completamente soli, godendoci i suoni, gli odori e i colori del bosco che, dopo il lungo letargo invernale, sembra preso da una furia rigeneratrice.....
Nessun progetto per il week end.....ancora brutto tempo in arrivo!
Con me hanno camminato: Esilde, Franca, Franco e Giusi
Tourengänger:
patripoli,
davidgnomo


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