24/12/2017. Fuck the Panettone... noi amiamo le Creste del Grione.
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Credo ci sia tanta gente che ama andare in montagna alla vigilia di Natale, noi siamo tra quelli, e per giunta insieme a noi si è aggregato il Lute, un caro amico che oggi ha voluto omaggiarci della sua presenza.
Partiamo da Sovere, e prima di trovare un parcheggio abbiamo giocato a mosca-cieca, poi, seguendo le indicazioni per il sentiero Tasca intercettiamo la strada bitumata che in 45 minuti ci porta alla santella “I Morti del Monte”. Qua lasciamo il sentiero 563, saliamo alla vicina malga e una volta trovata la traccia, in maniera ripida puntiamo verso le Creste del Grione. Tra uno strappo e l’altro ecco davanti a noi la Croce di Grione. Bella la visuale verso il Lago d’Endine e il Lago d’Iseo.
Dalla santella alla Croce il sentiero o traccia di sentiero (che forse è meglio), non è bollato, ma da qua al Monte Grione è tutto ben segnato anche se non è necessario, bello sarebbe stato se sul Grione ci avessero messo uno straccio di palina segnaletica che ne indichi la cima.
Dal Grione prendiamo per la Malgalunga, seguendo una strada innevata e a tratti molto scivolosa causa ghiaccio, la percorriamo con prudenza ed in pochi minuti giungiamo alla Malgalunga, rifugio e museo della Resistenza. Che culo, è aperto… 3:15.
Teniamo i panini nello zaino, e anche il resto del pranzo al sacco, un bel piatto fumante è molto meglio; nel frattempo un malgaro è riuscito a venderci un ottima formaggella delle valli bergamasche. La formaggella di oltre un chilogrammo c’è costata 10€, il pranzo… sta al vostro buon cuore visto che al rifugio si fa un offerta al posto di un menù a prezzi fissi.
Ci attardiamo al rifugio circondati da un ottima compagnia, ma di certo non possiamo fare notte, così, a malincuore, lasciamo la bellissima Malgalunga e ci incamminiamo giù per il sentiero, tralasciando di salire alla bella Corna Lunga per mancanza di tempo, ma il sentiero è una figata e ci riserva qualche bella sorpresa. Sbuchiamo alla Madonna della Torre, scendiamo per la strada asfaltata, e poi puff, ecco la macchina parcheggiata nella stretta stradina. Una macchina proletaria, polverosa… e senza multa!
Nota 1): Bel giro ad anello nel cuore della Val Borlezza, un giro che si apprezza molto seguendo le creste e il sentiero di discesa, la Malgalunga merita sempre ed invito gli escursionisti a visitarla. Per il Capodanno noi ci stiamo facendo più che un pensierino... salita, cena al rifugio e ritorno alle prime luci dell'alba. Top!
Buon tutto a Tutti...
A la prochaine! Menek,Rosa
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