Monte Carmo 1389 m...il nostro Corno ligure
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Anche qui si riescono a imbastire più anelli e oggi, nonostante le numerose volte che ci siamo stati, riusciamo a trovare un sentiero mai percorso e per la prima volta troviamo il rifugio Amici del Monte Carmo aperto, oggi una graditissima sorpresa!
Lasciata l’auto a Toirano imbocchiamo il sentiero TA nei pressi delle Grotte. Una bella mulattiera ci porta sulla strada di uscita dalle grotte dove, un bell’esemplare di daino maschio ci taglia la strada.
Ci inoltriamo nella gola per San Pietrino. Il sentiero è ripido e molto rovinato e bisogna fare attenzione alle numerose deviazioni per le vie di arrampicata. L’umidità è altissima e arriviamo a San Pietrino in un bagno di sudore.
Breve sosta e ora con sentiero migliore saliamo a San Pietro entrando così nella nebbia, una situazione abbastanza consueta per noi da queste parti, tanto che ci stupiamo quando ne troviamo una diversa!
Proseguiamo seguendo i bolli gialli per il Ravinet, qualche difficoltà a reperire, nella nebbia, gli ultimi ometti e bolli ma alla fine arriviamo in cima. La discesa, fatta sempre a caso, oggi lo è ancora di più. Tanto che planiamo sul sentiero ufficiale un po’ più alti del solito, non si vede un tubo!!!
Tornati sul sentiero ufficiale raggiungiamo Ca’ du Fo e quindi facendo attenzione a non farsi impallinare, mi auguro che vista la scarsa visibilità stiano parecchio attenti a quello che fanno, proseguiamo per il Monte Carmo. Al bivio per il rifugio, tagliamo in orizzontale su una buona traccia che ci porta sull'AVML e con quella saliamo in cima.
Discesa immediata, su un sentiero che sembra una pista da bob. Nello scendere sentiamo il rumore di una motosega, ci dirigiamo al rifugio Amici del Monte Carmo, come già avevamo pensato di fare e lo troviamo, a sorpresa aperto. Vista la giornata, una graditissima sorpresa che ci permette di mangiare al riparo e al caldo. Chiacchieriamo con i volontari saliti per fare manutenzione e, sono proprio loro a dirci che il sentiero del Carmo è rovinato a causa dei campionati di bike fatti poco tempo fa. Purtroppo l’uso di bici e moto sta rovinando parecchi sentieri in zona, compresa la mulattiera per San Pietro. Ci confermano, inoltre, di aver ultimato un nuovo sentiero che parte da Verzi, nella speranza che non venga anch’esso rovinato, come il precedente.
Lasciato il calduccio del rifugio, scendiamo verso la Rocca dell’Aia e incappiamo in un sentiero che non conoscevamo. Poco dopo il sentiero degli ometti, anch’esso sconosciuto, su una pianta troviamo l’indicazione Case Peglia. Il sentiero bollato sia dalla FIE sia dal Cai, scende sul sentiero TA evitandoci così la risalita che avremmo dovuto fare se fossimo scesi alla Rocca dell’Aia.
Seguiamo ora il TA fino a San Pietrino dove poco dopo imbocchiamo il sentiero che, seguendo la dorsale, torna a Toirano.
Intanto la giornata, come da previsioni, sta nettamente migliorando!
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