Pizzo Zerna 2572 m - tra Val Brembana e Valtellina
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Lasciamo l’auto a Carona e imbocchiamo la sterrata per Pagliari. Giunti al bivio per il P.so del Publino, svoltiamo a sx e con comodi tornanti passiamo il bivio per il rifugio Longo e quindi entriamo in Val Sambuzza.
Nubi e nebbie coprono le cime ma il tempo dovrebbe tenere. Proseguiamo per il P.so del Publino. Al bivio per i laghi di Caldirolo decidiamo di svoltare a sx per fare un sentiero nuovo e andare a vedere se i laghetti sono sopravvissuti all’estate. Il più piccolo non c’è più, gli altri un po’ sofferenti ma resistono!
Raggiungiamo quindi il P.so del Publino dove vediamo che in alta Valtellina hanno il sole, va beh non si può avere tutto!
Saliamo velocemente al P.zo Zerna. Sosta con scambio di poche parole con un bergamasco poco incline alla chiacchiera e forse anche un po’ infastidito dalle nostre attenzioni verso il suo cane…
Scendiamo al bivio per i laghi del Publino, siamo un po’ più riparati dall’aria ma decidiamo di fare sosta più in basso. Nella discesa non mi sembra di ricordare ci siano bolli e, giunti a un ometto, svoltiamo a sx, la cosa più corretta da fare invece sarebbe stata quella di scendere ai laghi in modo da intercettare il sentiero Bruno Credari, cosa che noi faremo un po’ a muzzo!
Infatti, svoltando a sx, la traccia, sempre evidente, raggiunge una pozza con panchina dove facciamo una breve sosta e dove incrociamo un sentiero bollato. Pensando sia il nostro, sulla cartina e sul GPS c’è un solo sentiero che va verso la Valcervia, lo seguiamo. Ben presto ci accorgiamo che sta prendendo la direzione sbagliata, confidiamo che prima o poi giri e, complice la chiacchiera ci arrendiamo all’evidenza solo quando siamo 16 metri sotto il passo del Tonale e del passo non c’è traccia! Ok abbiamo sbagliato clamorosamente! Quante volte ci siamo detti…se abbiamo dei dubbi controlliamo prima di proseguire? Poi…ci ricaschiamo! Ora che facciamo? Se proseguiamo su questo sentiero probabilmente saliremo direttamente al Corno Stella, la direzione sembra quella. Torniamo indietro alla ricerca del sentiero corretto? Scendere? Non ne abbiamo molta voglia e allora?
Proviamo a tagliare per prati per vedere se riusciamo a ritrovare il sentiero senza perdere troppi metri. Qualche acrobazia per evitare del ghiaccio sulle placche e finalmente individuiamo il sentiero.
Ci attira una traccia che arriva a una sorta di colletto ma è molto ripida e potrebbe non portare a nulla, per cui per non perdere altro tempo scendiamo al sentiero ufficiale. Poco dopo averlo raggiunto il sentiero volge bruscamente a sx, freccia rossa su un sasso, attenzione. Riprendiamo così a salire ripidamente. Costatiamo che se fossimo saliti lungo la traccia che avevamo notato avremmo risparmiato qualche metro di dislivello, va beh…finalmente però arriviamo al P.so del Tonale.
Scendiamo in Valcervia, fin quasi alla sterrata. Intercettiamo il sentiero per il P.so di Valcervia che seguiamo quando possibile, perché ormai confuso tra le numerosissime tracce.
Giungiamo al P.so di Valcervia, scendiamo al Lago Moro dove a malincuore rinunciamo alla salita al Corno Stella, 50 minuti sono troppi, ormai è tardi.
Riprendiamo la discesa lungo una traccia di sentiero che ci fa evitare la sterrata. Traccia che abbandoniamo verso la fine perché troppo disagevole. Intercettiamo il sentiero Cai per il P.so della Croce e scendiamo alla sterrata. La percorriamo brevemente verso dx, tagliamo per prati fino a prenderne un’altra o forse il proseguimento della stessa. A questo punto la seguiamo fino al rifugio Terre Rosse dove facciamo sosta panino, merenda ormai! Un po’ di chiacchiere con il gentile gestore e con le ultime luci rientriamo a Carona lungo la strada di accesso agli impianti.
E domani arriva la neve!
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