Bivacco Pedrinelli e Passo di Publino
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Ho indicato T3 perché a partire da 1800 metri abbiamo trovato neve tardo-primaverile durante quasi tutto il percorso.
Si inizia seguendo la stradina per i rifugio Longo e Calvi. Dopo la cascata della Sambuzza, accanto a una casa isolata inizia a sinistra il sentiero 209 per il Passo di Publino. Esso sale nel bosco con ampi tornanti sul fianco della Val Sambuzza per poi sbucare su terreno aperto e compiere un traverso quasi pianeggiante fino alla Baita Vecchia. In questo tratto superiamo o aggiriamo la neve residua di una valanga.
Dalla Baita Vecchia il Sentiero delle Orobie Occidentali sale a sinistra mentre il nostro percorso si dirige a destra. Ora davanti a noi c'è il Pizzo Zerna. Il sentiero fa un traverso nel lariceto, oggi innevato e pistato. Bisogna comunque fare un minimo di attenzione per non perdere l'equilibrio e di conseguenza fermarsi .... dalle parti del fondovalle o contro un albero.
Con una breve salita si raggiunge un primo pianoro, oggi in parte innevato, con al centro la baita Arale. Una salita con un ampio tornante porta a un secondo pianoro, oggi quasi completamente innevato, occupato in parte dal Lago di Val Sambuzza. Da qui si vede il tetto del bivacco Pedrinelli, in alto sulla sinistra. Vicino a una baita (quota 2097 circa) il sentiero ricomincia a salire. Quasi subito si trova un masso che indica 0.30 ore per il Passo di Publino con accanto cartelli che danno il Passo a 0.50 ore.
Si inizia seguendo la stradina per i rifugio Longo e Calvi. Dopo la cascata della Sambuzza, accanto a una casa isolata inizia a sinistra il sentiero 209 per il Passo di Publino. Esso sale nel bosco con ampi tornanti sul fianco della Val Sambuzza per poi sbucare su terreno aperto e compiere un traverso quasi pianeggiante fino alla Baita Vecchia. In questo tratto superiamo o aggiriamo la neve residua di una valanga.
Dalla Baita Vecchia il Sentiero delle Orobie Occidentali sale a sinistra mentre il nostro percorso si dirige a destra. Ora davanti a noi c'è il Pizzo Zerna. Il sentiero fa un traverso nel lariceto, oggi innevato e pistato. Bisogna comunque fare un minimo di attenzione per non perdere l'equilibrio e di conseguenza fermarsi .... dalle parti del fondovalle o contro un albero.
Con una breve salita si raggiunge un primo pianoro, oggi in parte innevato, con al centro la baita Arale. Una salita con un ampio tornante porta a un secondo pianoro, oggi quasi completamente innevato, occupato in parte dal Lago di Val Sambuzza. Da qui si vede il tetto del bivacco Pedrinelli, in alto sulla sinistra. Vicino a una baita (quota 2097 circa) il sentiero ricomincia a salire. Quasi subito si trova un masso che indica 0.30 ore per il Passo di Publino con accanto cartelli che danno il Passo a 0.50 ore.
Il sentiero, sempre innevato, supera un salto di roccia e erba oltre il quale, da circa 2200 metri, si salgono le ultime rampe e si raggiunge il bivacco. Questo consiste in una baita ristrutturata, nata come caserma per supportare la Linea Cadorna durante la Prima Guerra Mondiale.
Pochi metri più a monte si trova il Passo di Publino, che si affaccia sulla Val Livrio, uno dei solchi che incidono il versante valtellinese delle Orobie. Le nuvole presenti sulle Alpi impediscono la vista di alcune cime delle Retiche mentre a sud le nuvole scoprono ormai la catena dal Pizzo del Becco ad altre vette di non facile identificazione (Cime di Valsanguigno?).
Alcune carte indicano il Passo di Publino a est del bivacco mentre si trova pochi metri a ovest.
Dal Passo i miei due amici, assieme ad altri escursionisti, salgono il Pizzo Zerna per una cresta di neve tenendosi sul versante Val Sambuzza, senza difficoltà alpinistiche ma con un paio di tratti un pò ripidi dove la neve non fa molta presa sull'erba. La cresta innevata richiede comunque attenzione per non scivolare lungo il pendio.
Io, come altri, ci riteniamo soddisfatti della salita al bivacco e al Passo di Publino.
Ritorno per lo stesso itinerario.
Pochi metri più a monte si trova il Passo di Publino, che si affaccia sulla Val Livrio, uno dei solchi che incidono il versante valtellinese delle Orobie. Le nuvole presenti sulle Alpi impediscono la vista di alcune cime delle Retiche mentre a sud le nuvole scoprono ormai la catena dal Pizzo del Becco ad altre vette di non facile identificazione (Cime di Valsanguigno?).
Alcune carte indicano il Passo di Publino a est del bivacco mentre si trova pochi metri a ovest.
Dal Passo i miei due amici, assieme ad altri escursionisti, salgono il Pizzo Zerna per una cresta di neve tenendosi sul versante Val Sambuzza, senza difficoltà alpinistiche ma con un paio di tratti un pò ripidi dove la neve non fa molta presa sull'erba. La cresta innevata richiede comunque attenzione per non scivolare lungo il pendio.
Io, come altri, ci riteniamo soddisfatti della salita al bivacco e al Passo di Publino.
Ritorno per lo stesso itinerario.
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andrea62

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