Cima Vallocci


Publiziert von cai56 , 29. September 2017 um 15:44. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 982 m
Abstieg: 983 m
Strecke:Andata e ritorno 10,71 con due piccole varianti
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; si prosegue in direzione Sondrio fin oltre Talamona per svoltare a destra verso "Valtartano". Si risale lungamente la provinciale, arrivando a Tartano; ci si indirizza verso la Val Lunga percorrendola fino al suo termine. Parcheggio negli slarghi a margine della pista sterrata.

Una delle tante cime scialpinistiche della Valtartano, di quelle da farsi solo con condizioni ben sicure. Su terreno estivo il problema non si pone, ma la vetta non è certo frequentatissima, certo molto meno del vicino e più stimato Monte Cadelle. Attraverso bellissimi alpeggi ormai poco o nulla caricati di bestiame bovino, si raggiunge la cresta di confine con la Valmadre e, seguendone il crinale, si raggiunge la vetta, meraviglioso pulpito rivolto su tutte le Alpi Retiche.



Dal parcheggio si segue la pista fino a pochi metri dopo il tornante, dove, in corrispondenza di una fonte, inizia il sentiero; si sale fra gli abeti oltrepassando un'area picnic e una baita isolata a valle. Proseguendo, ci si accosta (a sinistra) ad un lungo muro a secco e lo si segue fino ad un suo angolo (di fronte si apre la veduta di una cascata e del ponte in cemento della via per l'Alpe Porcile): qui si abbandona la traccia segnalata e si continua la salita fino alle visibili due baite affiancate. In questo punto si aprono due possibilità (ambedue presenti sul file GPS, la prima seguita in salita, l'altra in discesa; quest'ultima più comoda). Nel primo caso si sale al meglio a monte delle baite in una valletta erbosa fino ad incrociare un muro a secco: qui si traversa a destra ascendendo fino alle Baite della Corna, dove si ritrova un sentiero; oppure, dalle prime due baite, si volge a destra fino a trovare una traccia sempre più marcata che, entrando nella valletta di un ruscello, lo guada e sale fino al sentiero proveniente dalle Baite della Corna. Si risale la valletta con frequenti tornanti che vanno ampliandosi verso l'alto, finchè un traverso conduce alla Casera di Dordona, ormai abbandonata, ma con ancora all'interno attrezzature dell'antica attività casearia. Guardando verso monte, a sinistra, si può vedere lo stallone dell'alpe: vaghe tracce nell'erba o una salita a vista permettono di raggiungerlo. Si prosegue salendo nel pascolo, incontrando un muro a secco che suggerisce la direzione per continuare verso il mal definito Passo di Dordonella che chiude la valle; è opportuno mantenersi sulle placche rocciose di destra per evitare vasti tratti di terreno acquitrinoso. Su fondo sempre più roccioso si raggiunge il passo: ampie vedute sulla Valmadre e la controversa sterrata di collegamento con Foppolo (Passo di Dordona). La nostra meta è ben visibile al culmine della cresta di sinistra; alternando in successione un passaggio attraverso lame rocciose affioranti, un comodo dosso erboso, una distesa di pietrame (a sinistra numerosi grossi ometti di sassi), si arriva al punto chiave della salita: un breve tratto fra rocce e ciuffi di "erba vìsega" che richiede, a causa della verticalità e dell'esposizione, l'uso delle mani per mantenere l'equilibrio. Da ultimo si raggiunge il vertice erboso della Cima Vallocci, che in realtà è doppio: la piccola croce di vetta è posta al di là di un sottile "istmo" roccioso (fare attenzione al tenebroso canale-camino sulla destra).
E' possibile variare un poco il percorso di discesa seguendo labili tracce sull'altro versante della Valle di Dordonella; tornati al passo, si scende a destra incontrando subito un tratto lastricato, ultima testimonianza di antichi percorsi pastorali cancellati dalle non rare valanghe di questo versante. Comunque, alternando tratti erbosi a frequenti pietraie si arriva ai pascoli che circondano la baita di cima della Casera di Dordona; guadato il torrente, si sale ad un terrazzo sostenuto da un muro a secco, da cui ci si riunisce al sentiero di salita, che si seguirà fino al punto di partenza.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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