Alta Via della Valtartano: da Barghet alla Casera di Dordona


Publiziert von cai56 , 25. Juli 2018 um 17:30. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 Juli 2018
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1677 m
Abstieg: 1656 m
Strecke:Circolare 23,05 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; si prosegue in direzione Sondrio fin oltre Talamona per svoltare a destra verso "Valtartano". Si risale lungamente la provinciale, arrivando a oltrepassare il viadotto della Val Vicima: poco oltre, sulla sinistra inizia il sentiero. Parcheggi qua e là a bordo strada.

E' la novità di quest'anno in Valtellina: non è stata fatta alcuna pubblicità, non se ne trova traccia sul Web, ma... la nuovissima carta escursionistica delle Orobie (Beno editore) la riporta già con precisione. Intendiamoci, la situazione è quella di un rodaggio molto precoce: andando a percorrere zone di alpeggio abbandonate da molti decenni, in frequenti e lunghi tratti è possibile procedere esclusivamente seguendo le indicazioni a vernice, dove i sentieri sono totalmente scomparsi e si transita nell'erba alta o attraverso pungenti cespugli di ginepro strisciante. Il segmento percorso, probabilmente il più selvaggio dell'intero anello, costituisce comunque - anche preso come escursione a sé stante - un'ottima occasione per conoscere il lavoro effettuato dagli antichi pastori: lavoro che la classica, e pur bellissima, escursione di fondovalle ai Laghi di Porcile oppure le innumerevoli gite di scialpinismo in queste stesse valli non permettono di conoscere. In assenza di frequentazione, tutto questo meritorio lavoro di recupero dei percorsi tradizionali (che, a quanto si sente dire in valle, non riscuote l'entusiasmo dei locali) sarà stato inutile: qualche passaggio in più farà solo bene e poi… ne vale veramente la pena. 


Direttamente dalla provinciale si imbocca il sentiero d'accesso a Barghet: bella traccia, piuttosto ripida, zigzagante nel fitto bosco al margine dello stretto vallone di Vicima; oltrepassati i ruderi di Dossàla la salita si fa più diretta fino a sbucare centralmente all'ampio pendio dei pascoli di Barghet: il sentiero è visibile solo grazie ad una mirata falciatura fino alle baite sparse. A quanto pare, ormai anche quassù l'alpeggio non viene più caricato e nemmeno viene attuata una fienagione della pur enorme quantità d'erba disponibile. Qui siamo incorsi nell'errore di percorso accennato nel commento al file GPS: seguendo i segnali del sentiero "126" fin qui percorso, si viene indotti a seguire una traccia che, in piano si addentra nel bosco su terreno molto sporco e, in un secondo tempo, tende a scendere (probabile collegamento diretto con Tartano, dimenticato da anni). La corretta direzione consiste nel salire diritti nel pascolo di Barghet fino al confine del bosco, dove si ritrovano i giusti segnali: probabilmente l'errore è consistito - ad un bivio non visto - nel dare più rilevanza alla traccia falciata verso le baite rispetto a qualcosa di meno marcato. Il sentiero prosegue verso destra alternando tratti di bosco a piccole radure, fino ad uscire negli ampi spazi di Cur d'Aser, confluendo nel percorso dell'Alta Via; mantenendo la direzione, di segnale in segnale, si mira al dosso erboso dell'Alpe Torrenzuolo: senza scendere a raggiungere la casera, in corrispondenza della Baita Runchet, si sale a sinistra verso il Bivacco Gusmeroli, da cui si individua un sentierino che pianeggiando si addentra in Val Lunga. Si procede a saliscendi in mezzacosta fino ai vasti pascoli dell'Alpe Gerlo, caratteristico nucleo di sei baite disposte su due file parallele, continuando poi su vaghe tracce verso la Casera Canale (attiva e caricata) e La Gerna, le cui baite completamente crollate si mimetizzano fra i massi di uno sperone roccioso. La traccia, sempre meno visibile o addirittura assente, riconoscibile solo dove la roccia è stata scavata a cengia, scorre sotto la sequenza di picchi compresi fra la Cima della Sciura e la Cima Vallocci ("Segadi de Cuminell") fino a scendere nella larga conca della Valle Cuminello, geometricamente divisa in parcelle di pascolo da perfetti recinti ("barek") di muro a secco. Oltrepassata la Baita Züch di Cuminello, si scende in traverso una vasta pietraia, per poi risalire al costone (Località Costa) di confine con la Valle Dordona, dove il passaggio risulta lesionato da frane superficiali e molto esposto: nell'ampio fondovalle, in corrispondenza della Baita Növa di Dordona, abbandoniamo l'Alta Via e scendiamo a vista verso lo Stallone di Dordona. L'erba è veramente altissima e fin'oltre le successive baite di Casera Dordona non si riesce ad individuare il vecchio passaggio: entrando però fra i radi cespugli di ontano di una quota inferiore, la ripida traccia a stretti tornanti ricompare e accompagna fino ad un guado e alle successive Baite Corna, dove si può individuare la sottostante trafficata mulattiera per i Laghi di Porcile; raggiuntala, la si segue verso destra in discesa al parcheggino al termine della carrozzabile di Val Lunga. Da qui non resta che tornare a Tartano e al successivo punto di partenza per Barghet: un poco si riesce a mitigare la noia dell'interminabile fondovalle seguendo la pista alta attraverso le contrade Scesure, Fienili Arale, Tegge, Sant'Antonio, Dosso dei Principi e Basisc, dove diventa obbligatorio scendere (magnifica gradinata) a Pila sulla solita strada asfaltata. 
 
https://www.relive.cc/view/g22929365278

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2018 um 17:10
Bell'ambiente selvaggio e verdissimo!
Andrea

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2018 um 18:24
In qualche posto se fosse stato anche meno verde… ;-))
Ciao Marco

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 27. Juli 2018 um 17:22
Che giro ragazzi!
Realizzate sempre percorsi inediti,
Complimenti

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Juli 2018 um 17:26
Grazie!
Per noi è un piacere anche la fase di progetto.
Ciao Marco


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