Dalla Cima delle Roccate 2480 al Mongioie 2630 m
|
||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Lasciata l’auto a Viozene, saliamo a Pian Rosso, dove c’è il rifugio Mongioie, ci passeremo al ritorno. Proseguiamo quindi direttamente per Pian dell’Olio e quindi Bocchin dell’Aseo. Sempre su buon sentiero anche se, fino a Pian dell’Olio ci sono parecchi tagli ai tornanti, purtroppo questa pratica dei fuori pista sta rovinando molti pendii, ma abbiamo perso la speranza che questa tendenza cambi…
Completamente all’ombra e con un bel freddo percorriamo il Pian dell’Olio e arriviamo al Bocchin d’Aseo, dove, poco prima, si stacca la traccia per il Bric Conoja. Andiamo però al P.so per prendere un po’ di caldo, poi rientriamo nell’ombra e continuiamo per il Bric Conoja. Passiamo dall’enorme dolina, in mezzo a prati di stelle alpine, purtroppo ormai sfiorite, ma ce ne sono veramente parecchie. Raggiunto il Bric Conoja ci rendiamo conto che a breve andremo nelle nebbie. Il Pizzo di Ormea è già sparito, e la Cima delle Roccate lo sarà tra poco…incredibile la cresta del Pizzo di Ormea, l’abbiamo sempre vista nella nebbia!
Scendiamo al colle, seguendo vaghe tracce in mezzo al brecciolino e dal colle con percorso libero andiamo a prendere la cresta e velocemente siamo sulla Cima delle Roccate. Da qui abbiamo ora una visione più corretta del giro che vorremmo fare. Tornati al colle cerchiamo di rintracciare il sentiero per il lago Revelli. Il sentiero ufficiale non lo troviamo, in compenso ci sono molte tracce. Ne troviamo poi una, molto evidente, che non c’è né sulla carta né sul GPS che ci permette di evitare la discesa al lago facendo un traverso che, con qualche sali scendi e un breve ravano su pietraia, raggiunge il bivacco Cavarero perdendo pochissimi metri di quota.
Un’occhiata al bivacco e quindi proseguiamo verso la visibile traccia che porta alla cresta della Punta dello Zucco. I cartelli al bivacco indicano una salita più diretta ma poiché la cresta sembra percorribile…
Raggiuntala, continuiamo un po’ in cresta e a volte sui fianchi fino a raggiungere l’ometto della cima. La traccia prosegue lungo la dorsale fino a giungere al P.so Revelli dove riprendiamo il sentiero ufficiale. Perdiamo velocemente un po’ di quota, dopo di che con un lungo traverso risaliamo al Bocchin dell’Aseo dove, sole o non sole, decidiamo di fare sosta pranzo.
Saranno state la sosta e i panini in combinazione ma ora c’è venuta voglia di salire anche al Mongioie nonostante il tempo non inviti molto.
La salita piuttosto ripida va via velocemente. Foto di vetta e giù mentre le nebbie cominciano a diradarsi.
Ripercorriamo il Pian dell’Olio. Sosta caffè al rifugio Mongioie e quindi ritorno a Viozene.
Bellissimo anello anche oggi, peccato la giornata molto fredda, cosa cui non siamo ancora abituati.
Kommentare (5)