Pizzo Lucendro
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Partenza dall'alpe San Gottardo, appena dopo il passo S.Gottardo.
Inizialmente si prosegue sulla strada sterrata che porta alla diga del lucendro e all'alpe di Lucendro.
Da li comincia il sentiero che assomiglia a una vecchia strada romana. Il sentierio è ben marcato e evidente. Passando parzialmente all'ombra si arriva alla "sorgente" della Gotthardreuss anche se questo fiumicciatolo secondo me sorge anche più sopra. Ci sono 3 o quattro strutture che forse usava il militare una volta.
Dal passo di Lucendro c'è una diramazione con un sentiero marcato bianco-blu che va verso il pizzo lucendro e l'alpre Rotondo. Seguendo quello il sentiero di divide ulteriormente e infatto la parte destra (quando si sale) porta al pizzo Lucendro. A partire da li non ci sono più marcature ma soltanto degli ometti di sasso. Il tracciato talvolta e evidente ma in altri punti proprio non visibile. Con l'aiuto degli ometti si arriva però lungo la cresta fino in vetta al Pizzo Lucendro passando alla sinistra del ghiacciaio o quello che rimane di esso.
Dopo 2 ore e 18 min di cammino arrivo in cima. L'ultimo pezzo sulla cresta è un po' esposto e franoso ma non comporta una difficoltà elevata.
Faccio dunque un ora di pausa e poi scendo al passo Lucendro per risalire il tracciato non marcato verso la Fibbia.
Attraversando dei detrirti si arriva anche su questa montagna dove poi scendo senza nessun sentiero verso i laghetti della fibbia.
Dopo una ventina di minuti di discesa incontro degli ometti di sasso che mi conducono sui laghetti della fibbia.
Da li si scendo il sentiero ben visibile ma non marcato fino all'alpe di san Gottardo dove avevo parcheggiata l'auto.
Inizialmente si prosegue sulla strada sterrata che porta alla diga del lucendro e all'alpe di Lucendro.
Da li comincia il sentiero che assomiglia a una vecchia strada romana. Il sentierio è ben marcato e evidente. Passando parzialmente all'ombra si arriva alla "sorgente" della Gotthardreuss anche se questo fiumicciatolo secondo me sorge anche più sopra. Ci sono 3 o quattro strutture che forse usava il militare una volta.
Dal passo di Lucendro c'è una diramazione con un sentiero marcato bianco-blu che va verso il pizzo lucendro e l'alpre Rotondo. Seguendo quello il sentiero di divide ulteriormente e infatto la parte destra (quando si sale) porta al pizzo Lucendro. A partire da li non ci sono più marcature ma soltanto degli ometti di sasso. Il tracciato talvolta e evidente ma in altri punti proprio non visibile. Con l'aiuto degli ometti si arriva però lungo la cresta fino in vetta al Pizzo Lucendro passando alla sinistra del ghiacciaio o quello che rimane di esso.
Dopo 2 ore e 18 min di cammino arrivo in cima. L'ultimo pezzo sulla cresta è un po' esposto e franoso ma non comporta una difficoltà elevata.
Faccio dunque un ora di pausa e poi scendo al passo Lucendro per risalire il tracciato non marcato verso la Fibbia.
Attraversando dei detrirti si arriva anche su questa montagna dove poi scendo senza nessun sentiero verso i laghetti della fibbia.
Dopo una ventina di minuti di discesa incontro degli ometti di sasso che mi conducono sui laghetti della fibbia.
Da li si scendo il sentiero ben visibile ma non marcato fino all'alpe di san Gottardo dove avevo parcheggiata l'auto.
Tourengänger:
Califfo

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