Rovinadone - 2778 m
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Consapevoli della probabile nevischiata del giorno prima, decidiamo comunque di tentare di salire alla Vetta di Rhon... Purtroppo, a 200m dalla cima, dopo un ravano epico, di fronte alle roccette sporche di neve e alle placche bagnate fradice, il nostro cervello ci dice di girare i tacchi e tornare indietro... pace, ci ritenteremo l'anno prossimo!
;)
Così, dopo essere scesi di 400m, per consolarci, risaliamo nuovamente fino alla Bocchetta di Rhon, da dove, per divertentissima cresta, siamo in cima al mitico ROVINADONE ahahah che nomiii!!

Così, dopo essere scesi di 400m, per consolarci, risaliamo nuovamente fino alla Bocchetta di Rhon, da dove, per divertentissima cresta, siamo in cima al mitico ROVINADONE ahahah che nomiii!!
Da San Bernardo (q. 1250 m), seguire le indicazioni per Capanna di Rhon. Risalire per un breve tratto la mulattiera, per poi imboccare quasi subito una ripida traccia che si stacca sulla destra e che, molto ripida, taglia la strada salendo alle Baite di Strefodes (q. 1384 m). Rincontrata la carrareccia, la si riabbandona una seconda volta nei pressi di alcuni paletti segnavia. Il sentiero sale deciso nel bosco di conifere, permettendo di guadagnare molto tempo, fino alla località Mararescia (q. 1713 m). Da qui, occorre seguire la pista sterrata che, attraversando con continui dentro e fuori la Val di Rhon, conduce al pianoro dove sorge la Capanna Vetta di Rhon (q. 2172 m). Raggiunto il Rifugio (noi l'abbiamo trovato chiuso), proseguire sui pratoni alle sue spalle, seguendo le sbiadite bandierine bianco-rosse fino ad un grande masso con un grosso triangolo arancione (segnavia dell'Alta Via della Val Fontana). Poco dopo il masso, si incontra un bivio (q. 2380 m circa): abbandonare sulla sinistra la traccia che porta in cima alla Vetta di Rhon, quindi svoltare a destra in direzione della Bocchetta di Rhon. Inizialmente la traccia e i segnavia si mantengono abbastanza evidenti, per poi scomparire quasi del tutto man mano che si sale nel ripidissimo vallone detritico. Ogni tanto qualche ometto e un paio di triangoli dell'Alta Via confermano che ci troviamo sulla via giusta; tuttavia il percorso da seguire rimane sempre piuttosto logico ed evidente. Si perviene, così, allo stretto intaglio che collega la Val di Rhon con la Val Fontana (q. 2640 m). Dalla Bocchetta, svoltare decisamente a destra, seguendo alcuni segnavia bianchi, a volte un po' sbiaditi. Il percorso si mantiene sempre sul filo di cresta e a volte è un poco esposto; nonostante ciò, le difficoltà si aggirano sempre sul I/I+, con qualche passaggino di II (UIAA). Superati alcuni saltini rocciosi ben appigliati, si raggiunge una lama molto affilata: qui bisogna tenersi sulla destra appena sotto al filo di cresta, sfruttando con i piedi una leggera cengetta su erba e con le mani alcune lame rocciose che affiorano dal terreno. Superato anche questo breve traverso, le difficoltà finiscono e per grossi massi si raggiunge, senza problemi, il grosso ometto di vetta (q. 2778 m).
con papà.
con papà.
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irgi99

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