Tamierhorn (3087 m)


Publiziert von emanuele80 , 17. August 2017 um 18:19.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 4 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Basodino 
Zeitbedarf: 8:15
Aufstieg: 1760 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano, autostrada per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada, seguendo le indicazioni per Formazza. Superati Crodo, Baceno e Premia, usciti dalla galleria che dopo Foppiano sale in Formazza, si oltrepassa Fondovalle sino ad arrivare a Canza, dove si parcheggia all'inizio del paese sul lato sinistro della strada. L'imbocco del sentiero si trova sulla destra circa cinquanta metri prima (cartelli).
Kartennummer:CNS 265 Nufenenpass - Kompass 89 Domodossola

Il settore est della Val Formazza è molto ricco di possibilità per chi, come me, ama avventurarsi in luoghi poco battuti. Così, dopo il Pizzo Fiorèra raggiunto l’anno scorso, decido di ritornare in loco per salire il Tamierhorn, un bel tremila sul confine ticinese con magnifica vista sulla parete sud-ovest del Basòdino, cogliendo l’occasione per esplorare la zona del Passo del Lago Nero.

Parto da Canza che è ancora buio ed il sentiero è morbido e scorrevole fino al Rio Tamia in prossimità dell’alpeggio omonimo; prima del guado, abbandono la mulattiera segnalata per salire a sinistra, intercettando una traccia fra i rododendri che, seguendo verso monte le condotte idriche, conduce rapidamente ai fabbricati quotati 2138 m CNS, in corrispondenza del capolinea di una linea elettrica a tralicci. Qui parte in direzione nord-ovest un’evidente traccia bollata che aggira lungamente l’elevazione 2498 m fino a raggiungere il pianoro di quota 2301 m, il tratto è molto panoramico su tutta la dorsale Giove-Clogstafel-Nefelgiù, proseguendo in direzione della soprastante mole del Corno Talli. Il Passo del Lago Nero si trova in prossimità del ben visibile intaglio e si raggiunge con un diagonale su prati da sinistra verso destra (un tratto roccioso è attrezzato con qualche fune, comunque facile). Dal passo, esco finalmente al sole e tira un bel venticello fresco. Il panorama sul sottostante Lago Nero è da cartolina e la cima è ora in vista, fiancheggiata dal più imponente Basòdino. L’ambiente si fa, oltre questo punto, totalmente roccioso: seguo i bolli bianco-rossi che conducono al Tamierpass fino all’intaglio 2797 m (ometto) che scavalca la cresta proseguendo sull’altro versante. Qui abbandono i segni, proseguendo sottocresta in direzione dell’evidente ripetitore (quello di sinistra) posto sotto la cima del Tamierhorn. Ci sono vari ometti ad indicare la via. Sono presenti anche alcuni nevai, l’ultimo dei quali più ampio, che si superano agevolmente; raggiunto così il ripetitore, salgo ripidamente per blocchi sempre più grossi, ma senza difficoltà alcuna, sino all’omettone di vetta del Tamierhorn.

Verso la parete sud-ovest del Basòdino è visibile un’altra elevazione minore (con ometto), probabilmente quella visitata di recente da igor, mentre nella direzione opposta la dorsale scende ad una sella per poi risalire all’anticima sud del Tamierhorn (3065 m); sulla cresta che collega quest’ultima all’intaglio 2797 m è presente un altro ripetitore ed è una via alternativa alla cima (con difficoltà F+ secondo la guida CAI-TCI Alpi Lepontine e parzialmente seguita da atal il giorno successivo). Ho fatto questa breve digressione perché, leggendo le ultime relazioni, non sembrava chiaro a tutti quale fosse la vera cima del Tamierhorn, spero ora risulti più chiaro (ma lungi da me fare il saccente!).

Dopo la consueta pausa ad ammirare il panorama e godere dell’aria fresca, mi abbasso lungo la cresta sud (passaggi di I°) fino alla già citata sella dalla quale parte sul versante ticinese un canalino franoso che percorro in direzione del piccolo laghetto visibile dall’alto; l’imbocco è molto ripido, poi la pendenza si attenua leggermente. In breve arrivo al grazioso specchio d’acqua dal quale a destra lungo la vasta pietraia raggiungo con una breve risalita il Tamierpass. Da qui il percorso riprende ad essere segnalato e discendo lungamente il solitario vallone dell’Alpe Tamia fino all’omonimo alpeggio, dal quale in pochi minuti torno al guado sul Rio Tamia incontrato al mattino e da lì a Canza sul bel sentiero circondato da funghi di ogni tipo.

Splendida escursione in ambiente selvaggio, ho incontrato un solo escursionista sul versante formazzino, poco sotto il Tamierpass. Alpe Tamia caricata. Giornata soleggiata e ventilata, per nulla calda in alto. Nelle condizioni odierne panorami impareggiabili.

Da solo.


Tourengänger: emanuele80
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 18. August 2017 um 00:35
Hai salito e sceso la montagna da versanti originali....
Ciao
Daniele

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. August 2017 um 11:07
Ciao Daniele,
si, cerco spesso i percorsi meno abituali.
Stavolta è andata benissimo ed è venuto fuori un giro molto interessante!

Emanuele


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