Cima Presanella - Via Monte Nero


Publiziert von Andrea! , 4. August 2017 um 10:03.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:23 Juli 2017
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Klettersteig Schwierigkeit: K1 (L)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1700 m
Strecke:14,9 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Malga Vallina d'Amola.

Partiamo presto da Malga Vallina e il primo tratto fino al Rifugio Segantini ci permette di scaldare per bene le gambe. La giornata per il momento è stupenda ma purtroppo già in tarda mattinata saliranno alcune nebbie.

In rifugio chiedo alcune informazioni sulla possibilità di scendere dalla Val Nardis e poi transitare dal Passo dei Quattro Cantoni. Forse per evitare qualsiasi rogna il rifugista ci sconsiglia quel versante di discesa, sostenendo che ci si mette un'ora e mezza in più rispetto alla discesa per la via di salita, che ci sono da risalire 300 metri di dislivello, che nel pomeriggio danno temporali ... sarà ... ma alla fine nessuna di queste dichiarazione risulterà vera!

Qui si potrebbe aprire il classico dibattito sui consigli dati dai local ma probabilmente questa volta il rifugista volevo solo evitare che ci andassimo ad incasinare in una discesa meno sicura rispetto alla vita di salita e il meteo non è una scienza esatta. Anche perchè poi in realtà in altri report si sosteneva che aveva dato chiare ed utili informazioni sulla ferrata e sulla salita alla Presanella .... magari era un altro rifugista.

In ogni caso riprendiamo la nostra ascesa seguendo i chiari bolli dietro al rifugio che ci portano a transitare sul filo di una bella morena. Poi inizia il tratto tra roccioni e pietre con numerossimi ometti che possono mettere in confusione sulla migliore via di salita ... qualche comodo ma purtroppo brevissimo tratto innevato permette di evitare le pietraie e alla fine ci ritroviamo all'inizio del traverso da effettuare sulla Vedretta del Monte Nero (consiglio di indossare il caschetto subito visti i numerosi sassi che cadono lungo il ghiacciaio). Iniziamo a traversare su ghiaccio duro che si riesce a passare solo per la presenza di detriti rocciosi sulla superficie. Qui sarebbe stato meglio montare subito i ramponi senza stare a farsi troppo problemi.

Finito il traverso inizia la ferrata. Cambio assetto e subito si parte con un breve ma poco appigliato tratto per raggiungere i primi gradini di ferro ... e qui mi domando perchè non aggiungere un gradino piuttosto che costringere tutti a tirarsi su uno spezzone di corda posizionato a posteriori ... chissà?

Il primo tratto di ferrata è bello e piacevole ed in breve si giunge ad un colletto da cui bisogna scendere sempre seguendo i saldi cavi della ferrata. Dopo la "calata" si mette piede su quello che dovrebbe essere un ghiacciaio ma oggi di neve, che farebbe tanto comodo per evitare le pietraie, proprio non ne vedremo!
Risaliamo con calma la pietraia e poi una sorta di canalino per giungere sulla dorsale principale a poca distanza dalla vetta del Monte Nero.

Si prosegue su terreno più tranquillo fino a ritrovarsi in vista del Bivacco che si raggiunge solo dopo un breve tratto di ferrata che costringe a scendere e poi risalire. Dal Bivacco la cima è davvero vicina ma anche qui l'assenza totale di neve ci costringe a muoverci su pietre che rallentano il passo. Alla fine entrambi contenti riusciamo a toccare la vetta quando ormai la maggior parte delle persone è già scesa (anche se non è per nulla tardi).

Dopo un momento di sosta per godersi il momento e permettere al compagno di riprendere un po' di forze, inizio a pensare alla discesa. La voglia di fare la variante di discesa è tanta e quasi casualmente leggo le indicazioni di un depliant scaricato proprio dal sito del Rifugio Segantini che indica chiaramente che la risalita al Passo dei Quattro Cantoni non sarà assolutamente di 300 metri come detto dal rifugista ma molto meno essendoci un taglio (anche segnato da ometti e forse bolli) che punta quasi direttamente al Passo. Il meteo sembra abbastanza sicuro e con l'assenza di neve andrà a finire che i tempi di percorrenza lungo le pietraie saranno gli stessi dell'andata.

Decidiamo quindi per tentare la variante di discesa lungo la Val Nardis.

Dalla cima torniamo brevemente sui nostri passi per poi individuare un sentierino di terriccio che scende ripido nella giusta direzione. Più sotto troviamo degli ometti che seguiamo fin quando arriviamo ad un tratto innevato. Indossati ramponi e picozza scendiamo su ghiaccio che nel primo tratto richiede attenzione. La neve dura poco e ben presto ci ritroviamo nuovamente su pietre e rocce a seguire gli ometti che ci conducono con un lungo traverso verso due grossi roccioni già ben visibili anche dalla vetta della Presanella.

Dopo i roccioni si continua a scendere per ritrovarsi a "solcare" un bellissimo e comodo tratto sopra una morena. Verso quota 2800 bisogna stare all'occhio per individuare gli ometti (e alcuni bolli rossi) che si spostano a sinistra (direzione di discesa) e si inizia a traversare verso il Passo. Il terreno è sempre pietroso ma non differente da quello che avremmo incontrato scendendo lungo la via "normale". Anzi, l'impressione, è che questa discesa sia più scorrevole ... ma è proprio un'impressione "a pelle", forse dettata anche dal voler motivare maggiormente la nostra scelta.

Si prosegue su pietre, aggirando quelle più grosse, sempre seguendo la linea suggerita dagli ometti, fin quasi sotto la verticale del passo dove d'improvviso appiano dei segnavia bianco-rossi che in breve ci conducono al passo. Inizia la discesa vera e propria, prima su terreno ancora un pochino impervio per poi diventare man mano più scorrevole fino a ritrovarci entusiasti al rifugio con davanti una meritata fetta di torta. Non ci resta che tornare alla macchina dopo questa bellissima giornata e per farlo optiamo per il sentiero 219 per chiudere simbolicamente l'anello.

Tourengänger: Andrea!
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T4 L II
25 Jul 17
Cima Presanella (3558m) · Kottan
T5 WS
16 Aug 16
Bivacco Brigata Orobica m.3382 · andrea62
T5- L I
T4+ I K2
WS I K2+
8 Aug 14
Cima Presanella 3558m · nikizulu
T4 L I
31 Jul 16
Presanella 1 · danicomo
T5+ WS-
1 Okt 11
Presanella 3558 m · cristina

Kommentare (15)


Kommentar hinzufügen

cristina hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2017 um 10:59
Dal bivacco alla cima niente neve?

Nel settembre di tre anni fa l'avevamo trovata prima della ferrata (stessa considerazione sul mettere i ramponi), dopo la ferrata, prima del bivacco e dopo il bivacco fino in cima....

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 11:15
Zero spaccato ... niente neve neanche nel tratto bivacco-vetta!!!

Ora il traverso sul ghiacciaio prima della ferrata è su ghiaccio duro ed è consigliabile ramponarsi subito.

Non so se quest'anno è l'anno migliore per questa salita ... penso che la neve aiuti molto la progressione in alcuni punti piuttosto che trovarsi nella pietraia ... ma dipende anche dai gusti.
A.

Nevermind hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 13:44
Ciao, fatta lo scorso anno a metà agosto. Trovato condizioni identiche alle tue. Per quanto riguarda la discesa dai 4 cantoni, a prescindere che vista dalla cima mi sembrava una pietraia infame, i motivi per cui il gestore la sconsiglia sono quelli indicati da danicomo, in particolare trovarsi in Val Nardis in condizioni di scarsa visibilità non deve essere simpatico, visto che mancano i punti di riferimento. Ovviamente poi dipende tutto dalle capacità del singolo.....Ciao Giuliano

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 15:54
Si si, come risposto a Danicomo anche io sono dell'idea che la Val Nardis richieda quanto meno discrete condizioni di visibilità per essere percorsa senza preoccupazioni ... ma il rifugista non ha mai indicato la visibilità come fattore determinante per affrontare o meno la discesa da quel versante ... ha solo parlato di dislivelli e tempistiche.

In ogni caso non voglio assolutamente dire che il rifugista non sia competente o cose simili ...

Poi per quanto riguarda la pietraia infame ... a noi, nel complesso, è sembrata abbastanza simile a quella che si affronta sulla via "normale".
Avevamo calcolato che ci avremmo messo 4 ore a scendere lungo la ferrata e anche lungo la Val Nardis le tempistiche sono state simili.

Ciao.
Andrea

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2017 um 11:15
Bravo!
Due considerazioni personali, avendola provata e fallita per il meteo l'anno scorso.
Il pdf che si trova su internet, sul "sito" del rifugio, è un retaggio della precedente gestione che "spingeva" verso i 4 cantoni per evitare incidenti sull'accesso alla bocchetta di MonteNero.
L'attuale gestore, presente da non tanti anni, ha attrezzato la ferrata (prima non c'era) e, impressione personale, fa di tutto per scoraggiare la salita dai 4C per tutta una serie di motivazioni (nebbia, lunghezza, scarse segnalazioni attuali).
Forse, volendo riprovare, la tua modalità mi sembra la più condivisibile.
Oltretutto, l'anno scorso, il gestore segnalava un punto (chiamato i Fornelli?), appena prima del Bivacco, dove i ramponi rischiano di esser indispensabili quasi sempre. Capito dove?
Ciao
Daniele

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 11:53
Si, hai ragione il depliant è "vecchio" (non esisteva la ferrata) e descrive ancora l'accesso via Bocchetta Monte Nero ...però ormai al giorno d'oggi del tutto esclusa ... almeno che non sia bella piena di neve. Mentre la descrizione della discesa (o salita) dai 4 Cantoni è ancora precisa e ci siamo ritrovati nel percorrerla.

In ogni caso quel PDF potrebbe venir tolto dal sito ...se non si ritiene opportuno proporre quel giro.

Sicuramente la discesa per la Val Nardis e i 4 Cantoni, in caso di nebbia, può risultare molto complicata ma ... se c'è nebbia (o pericolo che arrivi) e non sai dove andare dovrebbe esser logico ritornare sulla strada dell'andata. Noi abbiamo trovato buone/ottime segnalazioni con numerosi ometti (ripeto moltissimi non sarebbero visibili in caso di nebbia). L'unico punto "chiave" in cui bisogna prestare particolare attenzione (a livello di orientamento) è la graduale deviazione a sinistra a quota 2800. Se perdi quei segnali rischi di scendere troppo e poi trovarti a dover risalire sì i famosi 300 metri di dislivello.

Mi sembra superfluo specificare che in montagna se c'è nebbia ci si può perdere ... anche se la via è segnata e anche se ritorni per la via di salita. E come specificare che un percorso è scivoloso se bagnato ... ma va?

Con le condizioni attuali di completa assenza di neve penso che tornare indietro lungo la ferrata o la Val Nardis non implichi grosse differenze di tempo (comunque non certo l'ora e mezza paventata dal gestore). Anche se ritorni lungo la ferrata devi risalire un tratto fino alla Bocchetta della Ferrata ... poco meno della stessa risalita che devi fare per raggiungere il Passo 4 Cantoni. Inoltre anche il vallone prima dell'attacco della risalita alla Bocchetta della Ferrata ... in caso di nebbia ... può comportare grosse difficoltà di orientamento.

Detto ciò la via di salita lungo la ferrata è più bella ed "originale" rispetto a quella dei 4 Cantoni. Penso che abbia senso solo farla in discesa e si sia un po' "malati" dei giri ad anello (o se magari la ferrata risulta iper-frequentata).

Per quanto riguarda i ramponi: è obbligatorio averli dietro, parliamo sempre di una cima di 3500 metri con tratti su ghiacciaio (anche se brevi). Noi non li abbiamo indossati nell'attraversamento in salita del Ghiacciaio di Monte Nero ma lo avremmo fatto in discesa se fossimo passati di li (poi comunque indossati per scendere un tratto lungo la Val Nardis).
Oggi ai "Fornelli" non c'era un goccio di neve ... ma posso immaginare che in qualche piccolo canalino possa rimanere a lungo in stagioni "normali".

Scusa, sono stato un po' lungo ... ma non capita quasi mai di essere davanti ad un pc al lavoro ... inoltre oggi voglia di lavorare ... saltami addosso!!!
A.

danicomo hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 12:15
Lungo?
Ma no... dai... ;-))
Pensavo di esser stato lungo io... ;-))
Ancora ciao..

Daniele hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2017 um 11:28
Per le ferrate c'è una teoria, che in tanti posti è diventata pratica consolidata, per cui l'approccio alla ferrata deve essere il passaggio più difficile: se passi poi non hai problemi, se non passi eviti di metterti nei pasticci...

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 16:59
Si si, in tante ferrate l'ho pensato ma qui onestamente mi sembra abbastanza inutile ..
Ciao.
A.

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2017 um 14:43
BRAVI, BRAVI... e immagino quanta fatica in più in quel pietrame!

Ciao...

Angelo

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2017 um 17:01
Si ma almeno hai la percezione di essere in una sorta di posto "primordiale" ... probabilmente rimasto così da millenni senza subire grandi variazioni.

A.

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 5. August 2017 um 18:16
Ciao, avete già detto tutto voi. Solo ricordo benissimo il "breve ma poco appigliato tratto per raggiungere i primi gradini di ferro". Due di noi passarono aggrappandosi appena appena al cordino che pendeva e fatta un pò di strada ci lanciarono la corda
Bella salita ma per me quelle pietraie sono ormai massacranti.
Andrea62

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. August 2017 um 18:26
Si, è proprio una bella salita!
E le pietraie ... hai ragione ... ogni passo va "calibrato" e ciò comporta energie supplementari.
Il relativo poco dislivello potrebbe trarre in inganno ... è una gita che richiede tempo e fatica.
A.

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 5. August 2017 um 21:14
Bella e nodo al fazzoletto.....Daniele66

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. August 2017 um 21:25
Mi sa che tutti i frequentatori di hikr hanno i fazzoletti lunghi qualche metro ... o mi sbaglio?
Togli un nodo ma nel frattempo ne hai aggiunti due o tre ...
A.


Kommentar hinzufügen»