Questo Pizzo del Sole non s'ha da fare
Oggi, in compagnia di Bruno e di Andrea (da molto non va più in montagna) scegliamo una meta che lo stesso Bruno propone da tempo: il Pizzo del Sole. Lo ho ben osservato l’altra settimana in alta Val Piora, la sua forma mette timore ma le descrizioni sono abbastanza rassicuranti. Scopriremo poi che non sarà cosi una passeggiata..
Dopo un tentativo di parcheggiare “ai pini” q1799, essendo senza monete (c’è il parchimetro, 10 chf) ed essendo chiuso il centro informazioni (apre alle 10……vabè) torniamo al Centro Pro Natura di Acquacalda q1756 dove posteggiamo comodamente e beviamo un caffe.
Partiamo per un piacevole sentiero naturalistico che attraversa la Selva Secca, per sbucare in zona Lareccio q1909. Da qui la salita prosegue sempre leggera e piacevole senza innescare stanchezza. I cartelli per il Passo del Sole sono onnipresenti e il panorama inizia ad aprirsi sulle magnifiche cimette circostanti. Al Passo del Sole q2376 aggiriamo su ganne (perdendo almeno 50m di dislivello) le ripide bastionate nord del Pizzo del Sole, portandoci sulla ripida pietraia di Pos Pecian e mirando a naso verso la forcella più bassa della cresta tra Pecianett e Pizzo del Sole: la Bassa di Pos Lèi q2592. Raggiungerla non è difficile ma non è nemmeno agevole. Gli ultimi 15m sono su ripide placconate da fare in aderenza e che devono essere assolutamente asciutte. Andrea, giunto in cresta, ne osserva il filo. Vista l’assenza di materiale di assicurazione e qualche difficoltà nell’eventuale ridiscesa rinunciamo quasi subito. Ma non del tutto!
Mentre Bruno decide di scendere con calma ed aspettarci sulla via del ritorno, io e Andrea scendiamo a passo svelto e risaliamo al Passo del Sole, giriamo in senso orario attorno al Pizzo del Sole, perdiamo altri 100m di dislivello per aggirare le ultime rocce e infine decidiamo di risalire un ripido canale che, a vista, dovrebbe portare verso Le Pipe (nominato Canalone dei Canali su Hikr). E' presente un canalino in secca, di facile salita, ma ad un certo punto bisogna piegare a dx su prato. La pendenza su erba raggiunge il limite (scendere da qui potrebbe essere molto pericoloso) mentre, una volta raggiunta la pietraia, tutto si fa più sicuro. Andrea è nettamente k.o. non essendo più allenato. Io mi sento molto bene e la possibilità di arrivare in cima accresce l’energia. Raggiunta la cresta tra Le Pipe e Il Pizzo del Sole chiacchiero con due stranieri che mi dicono quanto la cresta S-E sia abbastanza semplice, a parte qualche metro esposto prima della cima. La cresta W hanno detto essere un bel po’ più aerea.
Andrea mi raggiunge ma è stremato, non riesco a convincerlo a venire in cima. Allora parto da solo, con un po’ di timore. La cresta è larga, non presenta passaggi aerei ma solo qualche passino di arrampicata. Raggiungo purtroppo la q2735 e il famoso passaggio su cengette quasi verticale ed esposto. Non è nulla di che, ma conoscendo i miei limiti (soprattutto quest'anno), dopo due tentativi, rinuncio a malincuore. Forse con una corda.. la prossima volta. Il problema grosso sarebbe poi scendere. Provo comunque ad aggirare la cima verso la cresta N (dove anche qui so esserci una via di salita) ma la storia non cambia. Il passaggio pare un po’ meno esposto, ma comunque richiede alcuni metri di passo fermo e assenza di vertigini. Niente, per oggi va bene così, lo abbiamo esplorato tutto questo Pizzo del Sole!
Torno da Andrea e ci dirigiamo verso Le Pipe. Scendiamo per un canalone ma scopriamo in seguito non essere la scelta migliore, non si vede il finale, penso ci sia un salto di roccia… torniamo su alle Pipe, seguiamo alcuni ometti e senza difficoltà, in ambiente selvaggio e lunare, troviamo la via di discesa per la Bassa di Sou q2443. Senza toccarla scendiamo in direzione di Pradelp e dei Canali di Lareccio, dove Bruno ci aspetta. Scendiamo piacevolmente a Stabbio Nuovo q1856 e prendiamo il sentiero che costeggia il Brenno fino al campeggio di Acquacalda.
Difficoltà:
-La salita alla Bassa di Pos Lei è classificabile in T4 nella prima parte di pietraia, via via più ripida fino alle placche finali dove ci sono passaggi di I, quasi II grado appoggiato su aderenza, non esposto. Forse il grado EE del Brenna sottostima quest'ultimo passaggio (pensiero mio).
-La salita per il Canalone dei Canali è classificabile in T4, aggiungendo un + negli ultimi metri su ripido terreno erboso (vietato scivolare). Su pietraia un tranquillo T4 solo per orientamento fuori sentiero.
-Cresta S-E del Pizzo del Sole generalmente un T4 e I grado, con un unico passaggio esposto, dove mi sono fermato (forse T5). La cresta N anch'essa viaggia sul T4-T5.
Dopo un tentativo di parcheggiare “ai pini” q1799, essendo senza monete (c’è il parchimetro, 10 chf) ed essendo chiuso il centro informazioni (apre alle 10……vabè) torniamo al Centro Pro Natura di Acquacalda q1756 dove posteggiamo comodamente e beviamo un caffe.
Partiamo per un piacevole sentiero naturalistico che attraversa la Selva Secca, per sbucare in zona Lareccio q1909. Da qui la salita prosegue sempre leggera e piacevole senza innescare stanchezza. I cartelli per il Passo del Sole sono onnipresenti e il panorama inizia ad aprirsi sulle magnifiche cimette circostanti. Al Passo del Sole q2376 aggiriamo su ganne (perdendo almeno 50m di dislivello) le ripide bastionate nord del Pizzo del Sole, portandoci sulla ripida pietraia di Pos Pecian e mirando a naso verso la forcella più bassa della cresta tra Pecianett e Pizzo del Sole: la Bassa di Pos Lèi q2592. Raggiungerla non è difficile ma non è nemmeno agevole. Gli ultimi 15m sono su ripide placconate da fare in aderenza e che devono essere assolutamente asciutte. Andrea, giunto in cresta, ne osserva il filo. Vista l’assenza di materiale di assicurazione e qualche difficoltà nell’eventuale ridiscesa rinunciamo quasi subito. Ma non del tutto!
Mentre Bruno decide di scendere con calma ed aspettarci sulla via del ritorno, io e Andrea scendiamo a passo svelto e risaliamo al Passo del Sole, giriamo in senso orario attorno al Pizzo del Sole, perdiamo altri 100m di dislivello per aggirare le ultime rocce e infine decidiamo di risalire un ripido canale che, a vista, dovrebbe portare verso Le Pipe (nominato Canalone dei Canali su Hikr). E' presente un canalino in secca, di facile salita, ma ad un certo punto bisogna piegare a dx su prato. La pendenza su erba raggiunge il limite (scendere da qui potrebbe essere molto pericoloso) mentre, una volta raggiunta la pietraia, tutto si fa più sicuro. Andrea è nettamente k.o. non essendo più allenato. Io mi sento molto bene e la possibilità di arrivare in cima accresce l’energia. Raggiunta la cresta tra Le Pipe e Il Pizzo del Sole chiacchiero con due stranieri che mi dicono quanto la cresta S-E sia abbastanza semplice, a parte qualche metro esposto prima della cima. La cresta W hanno detto essere un bel po’ più aerea.
Andrea mi raggiunge ma è stremato, non riesco a convincerlo a venire in cima. Allora parto da solo, con un po’ di timore. La cresta è larga, non presenta passaggi aerei ma solo qualche passino di arrampicata. Raggiungo purtroppo la q2735 e il famoso passaggio su cengette quasi verticale ed esposto. Non è nulla di che, ma conoscendo i miei limiti (soprattutto quest'anno), dopo due tentativi, rinuncio a malincuore. Forse con una corda.. la prossima volta. Il problema grosso sarebbe poi scendere. Provo comunque ad aggirare la cima verso la cresta N (dove anche qui so esserci una via di salita) ma la storia non cambia. Il passaggio pare un po’ meno esposto, ma comunque richiede alcuni metri di passo fermo e assenza di vertigini. Niente, per oggi va bene così, lo abbiamo esplorato tutto questo Pizzo del Sole!
Torno da Andrea e ci dirigiamo verso Le Pipe. Scendiamo per un canalone ma scopriamo in seguito non essere la scelta migliore, non si vede il finale, penso ci sia un salto di roccia… torniamo su alle Pipe, seguiamo alcuni ometti e senza difficoltà, in ambiente selvaggio e lunare, troviamo la via di discesa per la Bassa di Sou q2443. Senza toccarla scendiamo in direzione di Pradelp e dei Canali di Lareccio, dove Bruno ci aspetta. Scendiamo piacevolmente a Stabbio Nuovo q1856 e prendiamo il sentiero che costeggia il Brenno fino al campeggio di Acquacalda.
Difficoltà:
-La salita alla Bassa di Pos Lei è classificabile in T4 nella prima parte di pietraia, via via più ripida fino alle placche finali dove ci sono passaggi di I, quasi II grado appoggiato su aderenza, non esposto. Forse il grado EE del Brenna sottostima quest'ultimo passaggio (pensiero mio).
-La salita per il Canalone dei Canali è classificabile in T4, aggiungendo un + negli ultimi metri su ripido terreno erboso (vietato scivolare). Su pietraia un tranquillo T4 solo per orientamento fuori sentiero.
-Cresta S-E del Pizzo del Sole generalmente un T4 e I grado, con un unico passaggio esposto, dove mi sono fermato (forse T5). La cresta N anch'essa viaggia sul T4-T5.
Hike partners:
Simone86
Communities: Ticino Selvaggio, Hikr in italiano
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