Passo Loson (m 2860) dal Pain della Mussa
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Partiamo da casa il pomeriggio di sabato senza avere un’idea della meta precisa; decideremo sul posto in base alle condizioni dell’innevamento. Il Canale delle Capre è percorribile solo con gli sci in spalla e, visti i numerosi “buchi” non mi attira tanto l’idea di camminare sopra le acque di un impetuoso rio. Così, consigliati dall’ottimo gestore del Rifugio Città di Ciriè, decidiamo per una meta secondaria: il Passo di Loson.
Forse una meta poco prestigiosa, a fronte di tutto ciò che offre il circondario, ma tutt’altro che banale, che si svolge comunque in ambiente d’alta montagna e, da non sottovalutare, ci ha offerto una magnifica sciata.
LOCALITA' DI PARTENZA. Pian della Mussa, La Montanara (m 1820).
DIFFICOLTÀ. BS; PD/S3. L’escursione si svolge su terreno aperto e non presenta particolari difficoltà. Accentuata la pendenza del pendio finale (30/35°).
QUOTA MASSIMA: m 2874 al Passo Loson
QUOTA MINIMA: m 1819 al Pian della Mussa.
SVILUPPO: km 12,7
TEMPO DI SALITA: 4h 30’
TEMPO DI DISCESA: 1h 50’
NOTE SUL PERCORSO. Da La Montanara (la storia vuole che sia il luogo dove, nel 1927, è nata l’omonimo canto degli alpini) si prende la strada sterrata che porta al punte sul torrente. Superato il ponte, si devia a sinistra e si segue per un tratto il corso del torrente, per poi staccarsi da esso e raggiungere la ben visibile Alpe Venoni (m 1822). Si inizia a salire puntando alla base del Canalone d’Arnas. Attraversato il rio d’Arnas (attenzione a valutare bene la stabilità dei ponti di neve), si prosegue in direzione est puntando al Colle sud del Tovetto (m 2167) risalendo un rado bosco di larici. Arrivati al Colle si smontano le pelli e si raggiunge il fondo del vallone perdendo una cinquantina di metri; ma la breve discesa su neve ottima appaga.
Rimesse le pelli, si prende a salire il vallone. Giunti a quota 2500 circa, siamo stati costretti ad attraversare una zona tormentata da slavine, arrancando faticosamente su una superficie dura e molto irregolare (blocchi e solchi). Arrivati sotto il Passo delle Mangioire, si piega a sinistra (direzione sud) per attraversare la testata e portarci nel ripido (30/35°) canale che conduce al Passo Loson (2860).
Discesa per lo stesso itinerario della salita.
METEO. Splendida giornata: cielo terso; vento assente; temperatura poco sotto lo zero.
NEVE. Gli sci si sono calzati all’Alpe Venoni (m 1822). Ottima sopra quota 2000; sopra i 2600 molto dura. All’andata il rigelo notturno ha permesso un’agevole progressione anche a bassa quota. Al ritorno, a bassa quota, il rialzo della temperatura ha reso la neve pesante.
FREQUENTAZIONE: Parecchi scialpinisti in giro. La maggior parte aveva come meta il Collerin e la Ciamarella.
COMPAGNI:Andrea.
RIFUGIO Città di Ciriè: Ottimo, ****
Forse una meta poco prestigiosa, a fronte di tutto ciò che offre il circondario, ma tutt’altro che banale, che si svolge comunque in ambiente d’alta montagna e, da non sottovalutare, ci ha offerto una magnifica sciata.
LOCALITA' DI PARTENZA. Pian della Mussa, La Montanara (m 1820).
DIFFICOLTÀ. BS; PD/S3. L’escursione si svolge su terreno aperto e non presenta particolari difficoltà. Accentuata la pendenza del pendio finale (30/35°).
QUOTA MASSIMA: m 2874 al Passo Loson
QUOTA MINIMA: m 1819 al Pian della Mussa.
SVILUPPO: km 12,7
TEMPO DI SALITA: 4h 30’
TEMPO DI DISCESA: 1h 50’
NOTE SUL PERCORSO. Da La Montanara (la storia vuole che sia il luogo dove, nel 1927, è nata l’omonimo canto degli alpini) si prende la strada sterrata che porta al punte sul torrente. Superato il ponte, si devia a sinistra e si segue per un tratto il corso del torrente, per poi staccarsi da esso e raggiungere la ben visibile Alpe Venoni (m 1822). Si inizia a salire puntando alla base del Canalone d’Arnas. Attraversato il rio d’Arnas (attenzione a valutare bene la stabilità dei ponti di neve), si prosegue in direzione est puntando al Colle sud del Tovetto (m 2167) risalendo un rado bosco di larici. Arrivati al Colle si smontano le pelli e si raggiunge il fondo del vallone perdendo una cinquantina di metri; ma la breve discesa su neve ottima appaga.
Rimesse le pelli, si prende a salire il vallone. Giunti a quota 2500 circa, siamo stati costretti ad attraversare una zona tormentata da slavine, arrancando faticosamente su una superficie dura e molto irregolare (blocchi e solchi). Arrivati sotto il Passo delle Mangioire, si piega a sinistra (direzione sud) per attraversare la testata e portarci nel ripido (30/35°) canale che conduce al Passo Loson (2860).
Discesa per lo stesso itinerario della salita.
METEO. Splendida giornata: cielo terso; vento assente; temperatura poco sotto lo zero.
NEVE. Gli sci si sono calzati all’Alpe Venoni (m 1822). Ottima sopra quota 2000; sopra i 2600 molto dura. All’andata il rigelo notturno ha permesso un’agevole progressione anche a bassa quota. Al ritorno, a bassa quota, il rialzo della temperatura ha reso la neve pesante.
FREQUENTAZIONE: Parecchi scialpinisti in giro. La maggior parte aveva come meta il Collerin e la Ciamarella.
COMPAGNI:Andrea.
RIFUGIO Città di Ciriè: Ottimo, ****
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