Piramide Vincent
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Anche noi oggi, insieme a circa un milione di persone, siamo a Gressoney per sfruttare gli impianti gratuiti in occasione del Trofeo Mezzalama ... sogno proibito per la maggior parte degli scialpinisti.
Scesi a Punta Indren ci dirigiamo verso il Rifugio Mantova dove vediamo passare qualche atleta. La moltitudine umana in salita non suscita neanche troppa "confusione", c'è abbondante spazio per tutti e per eventuali sorpassi. Transitiamo nei pressi del Rifugio Gnifetti e proseguiamo lungo il pendio che conduce verso il Colle del Lys ma senza raggiungerlo: oggi noi puntiamo alla Piramide Vincent, l´ultimo dei 4000 della zona che ci manca in assetto sciistico.
Altri atleti scendono e per noi è una buona scusa per fare delle brevi pause. Poi affrontiamo l'ultimo pendio che ci deposita in vetta, insieme ad un forte e fastidioso vento che non ci permette neanche di guardarci attorno. In fretta buttiamo le pelli nello zaino e scendiamo a far riprendere la circolazione nelle mani.
Scendiamo su neve ancora dura seguendo grossomodo i paletti posizionati per la gara. Un paio di crepacci a "bordo pista" ci ricordano dove siamo, cosa che si rischia di dimenticare in queste gite cosi affollate.
Man mano che scendiamo la neve si smolla ma aumentano le gobbe che sarebbero anche divertenti da sciare ma la moltitudine umana si fa sentire, costringendo ad una sciata sul "chi va là". Passato il Gabiet imbocchiamo la pista per Staffal, riuscendo a sciare su ottima neve e in solitudine ... finché c'è neve ... ultimi 200 metri circa sci in spalla e ritorno a Staffal a piedi ... bella giornata in quota.
Scesi a Punta Indren ci dirigiamo verso il Rifugio Mantova dove vediamo passare qualche atleta. La moltitudine umana in salita non suscita neanche troppa "confusione", c'è abbondante spazio per tutti e per eventuali sorpassi. Transitiamo nei pressi del Rifugio Gnifetti e proseguiamo lungo il pendio che conduce verso il Colle del Lys ma senza raggiungerlo: oggi noi puntiamo alla Piramide Vincent, l´ultimo dei 4000 della zona che ci manca in assetto sciistico.
Altri atleti scendono e per noi è una buona scusa per fare delle brevi pause. Poi affrontiamo l'ultimo pendio che ci deposita in vetta, insieme ad un forte e fastidioso vento che non ci permette neanche di guardarci attorno. In fretta buttiamo le pelli nello zaino e scendiamo a far riprendere la circolazione nelle mani.
Scendiamo su neve ancora dura seguendo grossomodo i paletti posizionati per la gara. Un paio di crepacci a "bordo pista" ci ricordano dove siamo, cosa che si rischia di dimenticare in queste gite cosi affollate.
Man mano che scendiamo la neve si smolla ma aumentano le gobbe che sarebbero anche divertenti da sciare ma la moltitudine umana si fa sentire, costringendo ad una sciata sul "chi va là". Passato il Gabiet imbocchiamo la pista per Staffal, riuscendo a sciare su ottima neve e in solitudine ... finché c'è neve ... ultimi 200 metri circa sci in spalla e ritorno a Staffal a piedi ... bella giornata in quota.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (7)