Traversata Piramide Vincent - Corno Nero - Ludwigshohe - Balmenhorn - Lyskamm orientale - Lyskamm oc
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Fino ad ora sicuramente la più bella e tosta scalata della mia "carriera". Un ambiente senza paragoni che fa davvero battere il cuore.
Avviso subito che la traccia caricata ha delle imperfezioni grafiche perchè non è facile avere una risoluzione geografica tale da riuscire a tracciare una cresta affilata quanto quella dei Lyskamm.
Non mi dilago molto a descrivere l'itinerario in quanto descritto ampiamente in centinaia di relazioni molto più autorevoli della mia, ma darò solo alcune note.
1) Tutte le cime che attraverseremo vengono spesse salite in un'unica scalata o al massimo concatenandone alcune. Salirle tutte in un'unica 2 giorni richiede un ottimo allenamento fisico.
2) La salita alla Piramide Vincent e alla Ludwingshohe sono davvero tecnicamente semplici. Il "Corno Nero", invece, prevede di salire la paretina Nord che è discretamente ripida (50°) e successivamente delle roccette e può essere infida a stagione inoltrata a causa di possibile ghiaccio. La discesa è descritta anche in corda doppia (personalmente lo ritengo eccessivo) o anche ridiscendendo faccia a monte.
3) Dormire al bivacco Giordano è un'esperienza straordinario che permette anche di risparmiare per il giorno successivo circa 500 metri di salita. La controindicazione è il possibile sovraffollamento: nel nostro caso eravamo 15 con 7 posti letto (notte insonne sdraiati per terra). Il bivacco è dotato anche di attrezzatura per cucinare.
4) La traversata dei Lyskamm (vero percorso clue della relazione) prevede sia ghiaccio che tratti di misto e roccia (max III). In realtà più che tecnicamente difficile è mentalmente molto impegnativa: non ci sono mai passaggi difficoltosi, ma è l'esposizione a dare l'idea del rischio. Soprattutto il tratto di cresta in salita che porta al Lyskamm orientale è da palpitazioni. Più che avere conoscenze alpinistiche estreme è quindi più importante avere abitudine al vuoto e sangue freddo.
Superati i Lyskamm si discende tranquillamente al Quintino Sella e da qui, su stupendo sentiero, al colle di Bettaforca dove si prendono gli impianti per rientrare a Stafal.
Tutte le cime percorse sono di una notevole bellezza. La traversata dei Lyskamm è però qualcosa di indescrivibile...veder sorgere l'alba arroccati su una cresta affilatissima è stata l'esperienza più bella della mia vita.
Consigliata a tutti dopo qualche annetto di gavetta alpinistica
Marco e Francesco
Avviso subito che la traccia caricata ha delle imperfezioni grafiche perchè non è facile avere una risoluzione geografica tale da riuscire a tracciare una cresta affilata quanto quella dei Lyskamm.
Non mi dilago molto a descrivere l'itinerario in quanto descritto ampiamente in centinaia di relazioni molto più autorevoli della mia, ma darò solo alcune note.
1) Tutte le cime che attraverseremo vengono spesse salite in un'unica scalata o al massimo concatenandone alcune. Salirle tutte in un'unica 2 giorni richiede un ottimo allenamento fisico.
2) La salita alla Piramide Vincent e alla Ludwingshohe sono davvero tecnicamente semplici. Il "Corno Nero", invece, prevede di salire la paretina Nord che è discretamente ripida (50°) e successivamente delle roccette e può essere infida a stagione inoltrata a causa di possibile ghiaccio. La discesa è descritta anche in corda doppia (personalmente lo ritengo eccessivo) o anche ridiscendendo faccia a monte.
3) Dormire al bivacco Giordano è un'esperienza straordinario che permette anche di risparmiare per il giorno successivo circa 500 metri di salita. La controindicazione è il possibile sovraffollamento: nel nostro caso eravamo 15 con 7 posti letto (notte insonne sdraiati per terra). Il bivacco è dotato anche di attrezzatura per cucinare.
4) La traversata dei Lyskamm (vero percorso clue della relazione) prevede sia ghiaccio che tratti di misto e roccia (max III). In realtà più che tecnicamente difficile è mentalmente molto impegnativa: non ci sono mai passaggi difficoltosi, ma è l'esposizione a dare l'idea del rischio. Soprattutto il tratto di cresta in salita che porta al Lyskamm orientale è da palpitazioni. Più che avere conoscenze alpinistiche estreme è quindi più importante avere abitudine al vuoto e sangue freddo.
Superati i Lyskamm si discende tranquillamente al Quintino Sella e da qui, su stupendo sentiero, al colle di Bettaforca dove si prendono gli impianti per rientrare a Stafal.
Tutte le cime percorse sono di una notevole bellezza. La traversata dei Lyskamm è però qualcosa di indescrivibile...veder sorgere l'alba arroccati su una cresta affilatissima è stata l'esperienza più bella della mia vita.
Consigliata a tutti dopo qualche annetto di gavetta alpinistica
Marco e Francesco
Tourengänger:
francesc92,
Marco_92


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