Toccata e fuga al Pizzo Pernice(1506m)
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Max64 Pasquetta dal tempo incerto,la mattina tutto bello nuvoloso:ci fermiano ad Arona indecisi se tornare a casa o meno.Verso le 10,30 sembra aprirsi,rivediamo i piani e fiduciosi andiamo alla Cappella Fina.Il grigio domina la scena e sarà il colore di giornata.In un'ora siamo al bivacco Curgei:mangiamo dentro,fuori fa freddo e tira aria.Torniamo quasi subito passando dal Pizzo Pernice,percorriamo tutta la dorsale fino all'alpe Cavallotti e poi giù a chiudere il giro a Cappella Fina.
Barbie Uscita necessaria per rimettermi in movimento, nonostante il tempo incerto. I piaceri della tavola degli ultimi tempi inducono alla pigrizia e chiedono di essere smaltiti...e come ultima tentazione di Pasquetta ecco pararsi davanti agli occhi un'orda di grigliatori al parcheggio di Cappella Fina!!....ma noi niente..imperterriti con il nostro panino nello zaino ci incamminiamo verso il bivacco Curgei. Lungo il cammino però non dispero di ritrovare una scena simile al bivacco, magari con qualche conoscenza del luogo, a riscaldare questa giornata grigia e freddina...senz'altro ci sarà qualche brace accesa...mi sembra di sentirne già il profumo...Ma l'immaginazione gioca brutti scherzi e il bivacco si presenta deserto...solo due escursionisti stanno consumando il loro frugale pranzo all'interno e ci uniamo a loro, scambiando quattro chiacchiere. In condizioni meteo più favorevoli l'ambiente è senz'altro piacevole, la posizione è panoramica sulla Valgrande e l'esterno è attrezzato con tavolo, panche e mega-griglia a disposizione dei viandanti...Il percorso di rientro lungo la cresta è esposto a luce e temperatura migliori. A terra un infido "paglione" mi fa rallentare il passo in discesa (ma da dove arriva ??sembrano posidonie spiaggiate!!!...), poi una breve pausa a ridosso della recinzione di una particolare proprietà, con villa d'epoca e notevole depandance. Il panorama è aperto sul lago, nonostante la nuvolosità sovrastante. L'escursione volge ormai al termine e la tradizione della gita "fuoriporta" è stata comunque rispettata. I sentieri sono in parte noti e già percorsi in passato, ma io amo ritrovare la familiarità dei luoghi, scoprirne i cambiamenti accedendo alla memoria...in questo caso il ricordo più vivo va a una memorabile ciaspolata su abbondante neve fresca, che vide l'amico Beppe instancabile battitore apripista verso il Piancavallone..."Amarcord"...
Barbie Uscita necessaria per rimettermi in movimento, nonostante il tempo incerto. I piaceri della tavola degli ultimi tempi inducono alla pigrizia e chiedono di essere smaltiti...e come ultima tentazione di Pasquetta ecco pararsi davanti agli occhi un'orda di grigliatori al parcheggio di Cappella Fina!!....ma noi niente..imperterriti con il nostro panino nello zaino ci incamminiamo verso il bivacco Curgei. Lungo il cammino però non dispero di ritrovare una scena simile al bivacco, magari con qualche conoscenza del luogo, a riscaldare questa giornata grigia e freddina...senz'altro ci sarà qualche brace accesa...mi sembra di sentirne già il profumo...Ma l'immaginazione gioca brutti scherzi e il bivacco si presenta deserto...solo due escursionisti stanno consumando il loro frugale pranzo all'interno e ci uniamo a loro, scambiando quattro chiacchiere. In condizioni meteo più favorevoli l'ambiente è senz'altro piacevole, la posizione è panoramica sulla Valgrande e l'esterno è attrezzato con tavolo, panche e mega-griglia a disposizione dei viandanti...Il percorso di rientro lungo la cresta è esposto a luce e temperatura migliori. A terra un infido "paglione" mi fa rallentare il passo in discesa (ma da dove arriva ??sembrano posidonie spiaggiate!!!...), poi una breve pausa a ridosso della recinzione di una particolare proprietà, con villa d'epoca e notevole depandance. Il panorama è aperto sul lago, nonostante la nuvolosità sovrastante. L'escursione volge ormai al termine e la tradizione della gita "fuoriporta" è stata comunque rispettata. I sentieri sono in parte noti e già percorsi in passato, ma io amo ritrovare la familiarità dei luoghi, scoprirne i cambiamenti accedendo alla memoria...in questo caso il ricordo più vivo va a una memorabile ciaspolata su abbondante neve fresca, che vide l'amico Beppe instancabile battitore apripista verso il Piancavallone..."Amarcord"...
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