Passo delle Colombe (2381 m)


Publiziert von siso , 8. Januar 2017 um 18:59.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 7 Januar 2017
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 581 m
Strecke:Ospizio del Passo del Lucomagno (1915 m) – Baracca di legno (1924 m) – Passo dell’Uomo ( 2218 m) – Segna (2198 m) – Piano dei Porci (2210 m) – Passo delle Colombe (2381 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Passo del Lucomagno
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Olivone & Posta, Olivone.
Kartennummer:C.N.S. No. 1232 – Oberalppass - 1:25000; C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Valle Leventina - 1:50000.

Racchettata dal Passo del Lucomagno al Passo delle Colombe sfidando il freddo pungente e il forte vento di tramontana.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 13:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1034 hPa

Velocità media del vento: 25 km/h

Temperatura alla partenza: -10°C

Temperatura al rientro: -4°C

Sorgere del sole: 8.08

Tramonto del sole: 16.54

 

Alcuni conoscenti si stupiscono della mia grande passione per la montagna, per le levatacce, per i lunghi spostamenti in auto, per le numerose ore di marcia con uno zaino assai pesante, spesso al freddo e esposto a gelide raffiche di vento. Evidentemente non a tutti interessano i segreti della natura. Forse non li sentono, o non hanno tempo di cercarli. Vedono le montagne come blocchi turriti, pilastri di roccia scabri e senza valore. Ammassi di pietre inutili, sorti qua e là per capriccio del tempo, coperti per più giorni all’anno dal ghiaccio e dalla neve.

Eppure la montagna da sempre è frequentata da alpigiani, boscaioli, alpinisti, cercatori di cristalli, soldati, viandanti, cacciatori, bracconieri, contrabbandieri. Io ci vado per il gusto di camminare, sciare, vedere, scrutare, fotografare, annusare l’aria fina, toccare le rocce, e per il gusto di sedermi sulla cima e stupirmi. Frequentare la montagna in inverno è un privilegio da concedersi a tutti i costi. La bellezza che ci regala l’ambiente montano innevato è così emozionante da valere il freddo e lo sforzo che c’è da compiere in questa stagione.

 

Arrivo alle 8:15 all’Ospizio del Passo del Lucomagno. Come da copione, appena uscito dall’auto sono investito da raffiche di vento gelido, che mi fanno barcollare:  il primo impatto con l’atmosfera siberiana è traumatico! Il freddo associato al vento è scoraggiante. Proprio per il noto vento teso che spesso spira da queste parti, ho messo in cantiere questa gita dopo due rinvii in una sola settimana.

Oggi sono l’unico a parcheggiare al Passo del Lucomagno e ad iniziare un’escursione dal colle. Non ci sono nemmeno i soliti pensionati, appassionati di caccia, che arrivano di buon’ora per scrutare con il binocolo i fianchi dello Scopi alla ricerca degli stambecchi. Sulla strada militare che mi conduce all’imbocco della Val Termine ci sono cumuli di neve soffiata e distese di ghiaccio vivo, che non mi impediscono di camminare senza le racchette. Le calzo solo all’estremità del lago, appena rientrato in territorio ticinese. Il versante settentrionale del Pizzo dell’Uomo è quasi brullo: impossibile salirlo con gli sci. La Val Termine è all’ombra e ancora battuta dal vento; le raffiche si attenuano per poche centinaia di metri solo in prossimità del Passo dell’Uomo (2218 m).

Mi riparo nella stalla per sorseggiare un bicchiere di tè, poi scendo in Val Piora fino a Segna (2198 m). Da questo crocevia svolto ad angolo retto in direzione del Piano dei Porci. Finalmente arrivo al sole; il paesaggio è stupendo: il vento in questo pascolo è una ricchezza che impreziosisce le foto con mulinelli, vortici elicoidali e “anguille di neve” striscianti che risalgono il pendio. Sullo sfondo si stagliano le guglie dolomitiche del Pizzo Colombe, una delle montagne più fotografate della Valle del Lucomagno. Sembrerebbe sempre la stessa, immutabile, ma non è così! I monti cambiano pelle anno dopo anno, come le bisce. Affidano al vento la polvere della loro consunzione, giorno dopo giorno, fino a smagrire ed estinguersi nei secoli.

La presenza della lepre variabile è tradita soltanto dai suoi escrementi, isolati e rilasciati lungo una linea retta. È difficilissimo vederla; mi sarà capitato solo due o tre volte finora.

L’alta Val Piora è di una bellezza toccante. Qui la natura è ammutolita, come se una mano possente le avesse chiuso la bocca.

Risalgo il pendio alla sinistra della Murinascia Grande, anch’essa silenziosa. Il suo toponimo è probabilmente una derivazione della voce “mulino”.
 

                                             Verso il Passo delle Colombe

Alle 11:10, dopo 2 ore e 40 minuti di cammino, raggiungo la piana che ospita il Lago dei Campanitt, a due passi dal
Passo delle Colombe (2381 m): geschafft!

Stranamente qui il vento non si sente: la temperatura è più dolce, è un altro mondo!

Sono accolto da Roberto e Pietro, due escursionisti saliti da Casaccia, giunti al valico poco prima di me. Ci complimentiamo vicendevolmente e ci scambiamo, come d’abitudine, alcune impressioni su gite fattibili nella regione. Continueranno la loro gita in direzione del Passo del Sole, per chiudere l’anello classico attorno al Pizzo Campanitt.

 

Nei pressi del Passo delle Colombe c’era una miniera di piombo e argento con tracce aurifere (galena). Probabilmente appartiene agli stessi filoni, già conosciuti dal 1700, ubicati sull’altopiano del Corandoni tra la Val Piora e la Valle Cadlimo, a 2550 m. Il minerale forniva circa 280 g di argento per tonnellata. La società di New York “Gothard Mining & Engineering” intraprese dei lavori di esplorazione, che furono presto abbandonati per via della posizione molto discosta del giacimento.

 

Riprendo il cammino verso valle poco prima di mezzogiorno e come previsto da MeteoSwiss, il cielo si rannuvola, liberando anche qualche fiocco di neve.

 

Racchettata nelle Valli Termine e Piora in una giornata molto fredda. La bellezza dell’alta Val Piora mi ha ampiamento gratificato per il disagio creato dalle condizioni meteorologiche.

 

Tempo totale: 5 h

Tempo di salita: 2 h 40 min

Tempi parziali

Passo del Lucomagno (1915 m) – Passo dell’Uomo ( 2218 m): 1 h 37 min

Passo dell’Uomo ( 2218 m) – Passo delle Colombe (2381 m): 1 h 03 min

Dislivello in salita: 581 m

Sviluppo complessivo: 13,7 km

Difficoltà: T1/WT2

SLF: 2 (moderato)

Coordinate Passo delle Colombe: 702'543 / 155'068

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Tourengänger: siso


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Kommentare (16)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 19:35
Grande Siso bel giro ! Mi viene solo il freddo a vedere le foto !

Ciaooo

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 11:52
Ciao Igor,
con il passamontagna stile terrorista, che usi anche tu, si sopporta pure il freddo con il vento da tramontana...

rochi hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 20:38
Oltre alla solita precisa relazione, ho apprezzato molto l'incipit.
Complimenti per quello che fai e per quello che pensi, che poi son cose che coincidono (quasi) sempre.
Ciao!!
R.

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 11:54
Grazie rochi,
piacere di risentirti.
Buone gite nel 2017!
Ciao,
siso.

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 22:41
Come sempre bel racconto e ancor piu' bella uscita.Dico anche che, chi non frequenta ,questi posti non puo' capire....Daniele66

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 11:56
Certo, per fortuna non tutti hanno le medesime passioni. Per esempio, io non riuscirei a passare un pomeriggio in palestra...
siso.

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 09:25
Stupenda e glaciale escursione: Complimenti!

Belle foto oltretutto, BRAVO!

Angelo

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 12:01
Grazie Angelo!
Amiamo tutti le gite in maglietta, ma anche quando si è costretti a camminare imbacuccati e appesantiti può essere piacevole; sempre meglio del divano in salotto...
Ciao,
siso.

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 12:05
Il freddo secco e rigido è salutare... il divano no! :-))

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 10:40
condivido in pieno quasi tutta le considerazioni della parte iniziale della tua relazione ... a parte le levatacce ... anche se poi quando è necessario o la compagnia merita ... non mi tiro di certo indietro !

bravo ... bel giro ... belle immagini !

ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 12:05
Grazie Giorgio!
Per fortuna non soffro d'insonnia, tuttavia apprezzo la montagna soprattutto nelle prime ore della giornata, a partire dalla levata del sole. Inoltre, con lo scialpinismo, i pericoli aumentano considerevolmente a partire da mezzogiorno.
Ciao, a presto,
siso.

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 13:36
in effetti nella maggior parte dell'anno uno può fare come meglio crede ... ma con la neve non si scherza !

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 13:40
Il costone del Poncione di Cabbio l'ho già percorso più volte con la neve: non dovrebbe presentare forti pericoli di slavine.

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2017 um 16:19
no quello sicuramente no ... intendevo che ti davo ragione sul partire presto per evitare problemi in zone tipo questa fatta da te del Lucomagno ... li si che non si scherza !

gbal hat gesagt:
Gesendet am 11. Januar 2017 um 16:14
Bravo siso. Bella anche l'esposizione delle tue motivazioni dove ognuno di noi forse troverà un pochino delle sue.
In questo momento credo che tu sia il più assiduo di noi nel cercare e pestare la polvere bianca.

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Januar 2017 um 17:12
Hai ragione Giulio, adoro la neve.
Oggi (mercoledì) mi sono comunque accontentato di una spettacolare galaverna.
Grazie, ciao!
siso


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