Massa del Turlo Mt. 1959
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Dopo le nevicate risulta difficile trovare qualcosa da fare, anche perché l’uso delle ciaspole ci sembra prematuro e così, cerca e ricerca, la scelta ricade sulla MASSA DEL TURLO.
Una vera sorpresa: certo, il cielo azzurro ha fatto la sua parte, ma la Massa del Turlo si è rivelata un cima facile, adatta alla stagione e alle giornate sempre più corte, che tenendo presente i nostri lunghi viaggi, non ci consentono di portare a casa dislivelli importanti.
Una cima panoramicissima: lo sguardo va dalle cime Valsesiane a quelle della valle Strona, ai laghi Maggiore ed Orta, al massiccio del Monte Rosa, al Corno Bianco, al monte Leone, ai Mischabel, ai monti del lago di Como e della Valtellina.....
Molto suggestive sono altresì gli scorci dei numerosi alpeggi di queste vallate, ora purtroppo quasi tutti diroccati, che testimoniano l’operosità e la vita passata dei valligiani del secolo scorso
Dalla strada si imbocca il sentiero che inizia alla sinistra del muretto di contenimento in corrispondenza delle prime costruzioni dell’Alpe Piane sotto la Chiesetta.
La si supera attraversando le belle e caratteristiche baite giungendo all’ ultima di queste dove il sentiero entra in una bella faggeta per uscirne dopo pochi minuti nei pressi della Sella Vaneccio dove si trova un bivio del sentiero.
Si deve ignorare la diramazione di sinistra e si prosegue diritto uscendo dalla vegetazione su una comoda dorsale che porta alla Cima di Ventolaro. Da questa si scende di qualche decina di metri dalla parte opposta verso un’ampia insellatura, dalla quale si prosegue sempre sulla cresta erbosa che porta alla cima dominata da una grande croce metallica.
Una giornata così piacevole non poteva che terminare con un assaggio del Natale al Biscottificio Rossi di Ghemme, tappa obbligatoria per chi frequenta la Valsesia.....!!!
Una vera sorpresa: certo, il cielo azzurro ha fatto la sua parte, ma la Massa del Turlo si è rivelata un cima facile, adatta alla stagione e alle giornate sempre più corte, che tenendo presente i nostri lunghi viaggi, non ci consentono di portare a casa dislivelli importanti.
Una cima panoramicissima: lo sguardo va dalle cime Valsesiane a quelle della valle Strona, ai laghi Maggiore ed Orta, al massiccio del Monte Rosa, al Corno Bianco, al monte Leone, ai Mischabel, ai monti del lago di Como e della Valtellina.....
Molto suggestive sono altresì gli scorci dei numerosi alpeggi di queste vallate, ora purtroppo quasi tutti diroccati, che testimoniano l’operosità e la vita passata dei valligiani del secolo scorso
Dalla strada si imbocca il sentiero che inizia alla sinistra del muretto di contenimento in corrispondenza delle prime costruzioni dell’Alpe Piane sotto la Chiesetta.
La si supera attraversando le belle e caratteristiche baite giungendo all’ ultima di queste dove il sentiero entra in una bella faggeta per uscirne dopo pochi minuti nei pressi della Sella Vaneccio dove si trova un bivio del sentiero.
Si deve ignorare la diramazione di sinistra e si prosegue diritto uscendo dalla vegetazione su una comoda dorsale che porta alla Cima di Ventolaro. Da questa si scende di qualche decina di metri dalla parte opposta verso un’ampia insellatura, dalla quale si prosegue sempre sulla cresta erbosa che porta alla cima dominata da una grande croce metallica.
Una giornata così piacevole non poteva che terminare con un assaggio del Natale al Biscottificio Rossi di Ghemme, tappa obbligatoria per chi frequenta la Valsesia.....!!!
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ralphmalph
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