Monte Bregagno 2107 m
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Troviamo Samaino al secondo passaggio della galleria prima di Dongo, ovvero seguiamo le indicazioni per Cremia e chiediamo a un local che ci mette subito sull’avviso che non è facile trovarlo. Non è vero, ci sono i cartelli a ogni bivio e Samaino è l’ultimo paese, con tanto di cartello e posteggio!
Indicazioni del sentiero però nessuna e un altro local ci sconsiglia l’andare a cercarlo, se lo fa qualcuno è solo gente del posto! Ora c’è la strada…percorribile però solo con il permesso, acquistabile non ricordo dove. Non abbiamo voglia di tornare indietro a cercare un bar che magari è chiuso, nemmeno di seguire il consiglio del local di andare a prendere la strada nuova, che fanno tutti, ma che non sappiamo nemmeno dove sia e men che meno di andare a Breglia e fare il solito giro per cui ci scarponiamo e con molta calma risaliamo la strada asfaltata per Monte di Marte. Poco dopo Monte di Marte la strada diventa sterrata, proseguiamo fino all’indicazione per Rif. La Canua e finalmente comincia il sentiero. Raggiungiamo la cappella di San Domenico e Piazzucco dove perdiamo i radi segnavia, passiamo tra le case e poco sopra ritroviamo bolli e traccia. Ora in maniera più ripida saliamo gli ampi pratoni fino al bivio per il Rif. Canua dove svoltiamo a dx in direzione dell’Alpe Palù. Poco dopo sentiamo una voce dall’alto “Marcooo” sono Giorgio e Claudio con l’inseparabile Warry. Li raggiungiamo e avendo la stessa meta continuiamo insieme la camminata. Arriviamo quindi all’Alpe Palù, passando qualche punto gelato. Davanti a noi due persone stanno salendo lungo il sentiero ufficiale. Ma poco prima, un tizio che stava scendendo, ci aveva sconsigliato quel sentiero, suggerendoci invece di proseguire ancora un poco a mezza costa fino a raggiungere il Dosso di Naro, ci sono dei bolli gialli. Cosa che per altro, senza saperlo, era quello che volevamo fare! Tra l’altro il consiglio è stato azzeccatissimo. La nostra salita per quanto un po’ ripida, e con un po’ di neve a volta ventata e gelata non ci crea problemi è ci regala un panorama mozzafiato, l’altra invece, secondo un tizio che abbiamo incontrato poco prima della cima, era tutta con neve gelata.
Volendo potremmo fare la sosta in cima poiché, incredibilmente, non tira vento e la giornata a differenza delle previsioni è migliorata regalandoci anche un po’ di sole, ma decidiamo di scendere e giunti al secondo bivio per il Rif. Canua purtroppo siamo costretti a separarci.
Noi proseguiamo con un lungo traverso, più una traccia che sentiero e scendiamo al rifugio che, avendo la bandiera alzata, pensavamo fosse aperto invece…veloce sosta pranzo dopo di che seguiamo la traccia lungo il dossone e andiamo a riprender e il sentiero poco sopra Piazzucco andando a ricollegarci con il sentiero fatto il salita.
A parte il tratto di strada asfaltata per altro fortunatamente non ripido e in un bel bosco, per cui anche piacevole, il resto dell’escursione merita parecchio.
Un salutone al bel trio con cui abbiamo passato la bella giornata…però potevamo fare la sosta pranzo insieme eh?!?!?
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