Monte Capio -2172 mt- (dal Ponte della Giumenta di Sabbia).
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Raggiungiamo in auto il Ponte Sabbiola 800 mt detto anche Ponte della Giumenta. Parcheggiamo comodamente in una piazzola a poca distanza dal ponte, la capienza auto è però limitata a pochi posti. Individuiamo il segnavia 561 sentiero ufficiale segnalato che conduce in cima al Monte Capio 2172 mt. Inizialmente si risale una ripida carrozzabile, dopodiché, intercettiamo il sentiero per la frazione Montata 880 mt. Giunti al nucleo di baite in questione proseguiamo evitando tutte le deviazioni per Erbareti 969 mt. A titolo informativo aggiungo che Erbareti 969 mt è la frazione più alta del comune di Sabbia (Vc).
L'itinerario prosegue e raggiunge Alpe Corti 1111 mt dove su una suggestiva pietra è incisa questa frase: "DAI 1111 IN SU TUTTI SI DANNO DEL TU". Con secche svolte, su sentiero sempre evidente e in buono stato, sbuchiamo in prossimità di una sella erbosa compresa tra l'Alpe Colmetto 1515 mt (sx), dominato dalla Cima di Razzarola 1714 mt e, l'Alpe Campo 1550 mt (dx). I segnavia ci invitano in un primo momento a risalire il costolone erboso, divisorio e spartiacque tra la Valbella e la Val Sabbiola. Qui probabilmente perdiamo la segnaletica ufficiale, ad ogni modo proseguiamo su sentiero battuto e visibile che traversa in falsopiano tagliando il fianco erboso della costa, restando nel versante appartenente alla Valbella. Giunti al termine del traverso, le tracce di sentiero si confondono e spesso sono dispersive. Per non sbagliare e per logica teniamo come riferimento i sostegni in legno della teleferica che presumiamo saranno collocati all'Alpe Laghetto 1810 mt. Risaliamo quindi dei dossi erbosi raggiungendo l'Alpe Laghetto 1810 mt e, ritrovando in questa maniera il sentiero ufficiale numero 561.
All'Alpe Laghetto 1810 mt è evidente il prosciugamento di quello che sembrerebbe un laghetto. La spaziosa e ampia prateria panoramica è caratterizzata anche da baite sparse e, da ruderi in stato di abbandono che erano un tempo gli alloggi che permettevano di sostare ai minatori impegnati presso la Miniera di Nichelio 1874 mt: località collocata poco più in alto e ben segnalata da un apposito cartello indicatore. L'itinerario prosegue e, risale un ripido ma agevole pendio prativo. Qui saranno utili, oltre ai classici segnavia, anche numerosi ometti in pietra che aiutano a mantenersi sulla giusta via.
Nelle giornate con buona visibilità è evidente come riferimento il Passo dei Rossi 2056 mt situato tra il Monte Capio 2172 mt (sx) e la Cima dei Rossi 2134 mt (dx). Valico che comunque non raggiungeremo perchè giunti a quota 1980 mt notiamo un bivio visibile e ben segnalato da frecce: a destra si prosegue dritti verso il Passo dei Rossi 2056 mt; soluzione che eviteremo, per svoltare a sinistra e rimontando in diagonale il pendio erboso, il sentiero si sposta puntando la cresta O del Monte Capio. Dopodiché si prosegue aggirando una frana, fino a sbucare sulla cresta, dove si ricongiunge su di essa, il sentiero franoso che risale il canale attrezzato proveniente dal comune di Rimella (Vc). Il Monte Rosa nascosto fino ad ora appare improvvisamente in tutta la sua maestosità: gran spettacolo!
A questo punto l'evidente sentiero porta in breve tempo in cima al Monte Capio 2172 mt. La bifida vetta è divisa da una crestina, breve ma esposta, ben appigliata e munita di cavo metallico. Sulla prima cima è infissa a terra una piccola croce di ferro e una campanella. Sulla seconda cima invece è presente il classico cartello indicatore color giallo che rappresenta il punto più alto della montagna. Per la discesa utilizzeremo il medesimo itinerario di salita concludendo una gita grandiosa e appagante.
NOTE: Escursione che non presenta difficoltà tecniche. Unico passaggio T3 è il collegamento breve tra la prima e la seconda cima. Tratto non obbligatorio se ci si ferma sulla prima cima che è poco più bassa rispetto alla seconda. Itinerario segnalato anche se è meglio non distrarsi.
L'itinerario prosegue e raggiunge Alpe Corti 1111 mt dove su una suggestiva pietra è incisa questa frase: "DAI 1111 IN SU TUTTI SI DANNO DEL TU". Con secche svolte, su sentiero sempre evidente e in buono stato, sbuchiamo in prossimità di una sella erbosa compresa tra l'Alpe Colmetto 1515 mt (sx), dominato dalla Cima di Razzarola 1714 mt e, l'Alpe Campo 1550 mt (dx). I segnavia ci invitano in un primo momento a risalire il costolone erboso, divisorio e spartiacque tra la Valbella e la Val Sabbiola. Qui probabilmente perdiamo la segnaletica ufficiale, ad ogni modo proseguiamo su sentiero battuto e visibile che traversa in falsopiano tagliando il fianco erboso della costa, restando nel versante appartenente alla Valbella. Giunti al termine del traverso, le tracce di sentiero si confondono e spesso sono dispersive. Per non sbagliare e per logica teniamo come riferimento i sostegni in legno della teleferica che presumiamo saranno collocati all'Alpe Laghetto 1810 mt. Risaliamo quindi dei dossi erbosi raggiungendo l'Alpe Laghetto 1810 mt e, ritrovando in questa maniera il sentiero ufficiale numero 561.
All'Alpe Laghetto 1810 mt è evidente il prosciugamento di quello che sembrerebbe un laghetto. La spaziosa e ampia prateria panoramica è caratterizzata anche da baite sparse e, da ruderi in stato di abbandono che erano un tempo gli alloggi che permettevano di sostare ai minatori impegnati presso la Miniera di Nichelio 1874 mt: località collocata poco più in alto e ben segnalata da un apposito cartello indicatore. L'itinerario prosegue e, risale un ripido ma agevole pendio prativo. Qui saranno utili, oltre ai classici segnavia, anche numerosi ometti in pietra che aiutano a mantenersi sulla giusta via.
Nelle giornate con buona visibilità è evidente come riferimento il Passo dei Rossi 2056 mt situato tra il Monte Capio 2172 mt (sx) e la Cima dei Rossi 2134 mt (dx). Valico che comunque non raggiungeremo perchè giunti a quota 1980 mt notiamo un bivio visibile e ben segnalato da frecce: a destra si prosegue dritti verso il Passo dei Rossi 2056 mt; soluzione che eviteremo, per svoltare a sinistra e rimontando in diagonale il pendio erboso, il sentiero si sposta puntando la cresta O del Monte Capio. Dopodiché si prosegue aggirando una frana, fino a sbucare sulla cresta, dove si ricongiunge su di essa, il sentiero franoso che risale il canale attrezzato proveniente dal comune di Rimella (Vc). Il Monte Rosa nascosto fino ad ora appare improvvisamente in tutta la sua maestosità: gran spettacolo!
A questo punto l'evidente sentiero porta in breve tempo in cima al Monte Capio 2172 mt. La bifida vetta è divisa da una crestina, breve ma esposta, ben appigliata e munita di cavo metallico. Sulla prima cima è infissa a terra una piccola croce di ferro e una campanella. Sulla seconda cima invece è presente il classico cartello indicatore color giallo che rappresenta il punto più alto della montagna. Per la discesa utilizzeremo il medesimo itinerario di salita concludendo una gita grandiosa e appagante.
NOTE: Escursione che non presenta difficoltà tecniche. Unico passaggio T3 è il collegamento breve tra la prima e la seconda cima. Tratto non obbligatorio se ci si ferma sulla prima cima che è poco più bassa rispetto alla seconda. Itinerario segnalato anche se è meglio non distrarsi.
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