Monte Capio

 ivanbutti  Questa settimana siamo in Val Sabbiola, laterale della Val Mastallone che è a sua volta laterale della Valsesia. Seguendo le precise indicazioni di Gabri imbocchiamo la strada che costeggia il torrente Sabbiola fino al ponte, dove vi è possibilità di parcheggio. Transitiamo da Montata e vediamo in lontananza Erbareti, dove passeremo al ritorno. Sosta veloce ai 1111 m. dell'Alpe Corti, poi nei pressi dell'Alpe Campo. Qui risaliamo un ripido costolone, e poi quasi in piano arriviamo all'Alpe del Laghetto (in realtà vi è uno stagno che si sta impaludando), dove si trovano anche i resti di una miniera di nichel con annesse abitazioni di servizio ormai crollate. Qui io e Dani ci fermiamo, per evitare strapazzi esagerati alle sue ginocchia (siamo reduci da altri 2 gg. in montagna). Aspettiamo gli altri che, tra nubi basse, raggiungono la cima, e poi pranziamo vicino all'edificio dell'Alpe che verrà a breve caricata. Al rientro puntiamo all'Alpe Campo anzichè sfiorarla, e la scelta si rivela vincente da tutti i punti di vista. L'ospitalissimo Sig. Bonetta ci fa entrare nell'edificio principale e, mentre con il figlio ci offre un bel caffè caldo, ci racconta un pò della sua vita da allevatore che porta avanti da tanti anni.
http://www.lastampa.it/2012/05/07/edizioni/vercelli/la-transumanza-a-piedi-da-tre-generazioni-fzRyaUZdELz0hQi50gEyVO/pagina.html
Mentre decidiamo la quantità della sua toma da acquistare compaiono un paio di bottiglie di grappa, di cui una veramente ottima, ed anche un genepy ed un altro liquore chiaramente artigianali. In questi frangenti Max si erge a grande protagonista, e la bottiglia della grappa cala velocemente. Dopo avere acquistato una toma e mezzo andiamo prima di superare l'allarme rosso (l'arancio è stato già superato). Scendendo sbagliamo sentiero e, incredibile, se ne accorge proprio The Elephant; l'alcool di buona qualità gli fa evidentemente bene. Dopo qualche incertezza decidiamo comunque di proseguire, perchè intuiamo che stiamo solo facendo un giro che ci porterà un pò più a monte dell'andata, ma sempre ben vicini. Transitiamo così da Erbareti, da dove una bella mulattiera ci porta a Montata e da qui all'auto è davvero breve. Un grazie a tutta l'allegra brigata e alla prossima.

massimo Bella e tranquilla escursione in una delle tante vallate laterali della Valsesia, peccato che il meteo ci abbia impedito la visione sulla catena del Rosa.
Vetta raggiunta in compagnia di Lella visto che il gruppo ferrari dopo una partenza in sordina ha innescato il turbo e ha salutato la compagnia rendendosi irreperibili sino alla vetta.
Solita goliardica pausa pranzo in quel dell'Alpe Laghetto dove l'allegria non è di certo mancata.
Infine un grazie di cuore alla famiglia Bonetta che oltre ad averci ospitato ci ha offerto un buon caffè ed una deliziosa grappa, acquistare il formaggio di loro produzione penso sia stato il minimo che si potesse fare. Grazie ai compagni di escursione per l'ennesima giornata trascorsa sulle amate montagne.

beppe Bella escursione peccato per la nebbia ci abbia impedito di vedere i panorami intorno a noi.
Grazie ai cari amici per la sempre piacevole compagnia.

gabri Meteo alquanto variabile,poche idee su dove andare. Anche se le quote sono basse ,Visto la meteo con temperature non troppo alte,oggi andiamo al Monte Capio dalla Val Sabbiola. Suni in ottima forma, gradevole sosta alcolica in alpeggio, gustoso formaggio genuino,compagnia sempre divertente e piacevole. Cosa desiderare di piu'... alla prossima!

Paolo Aaeabe
Una volta, quand seri piscinin, mi dicevano che quel fiore bianco e rosa andava masticato per assaporarne il dolce gusto. Oggi la mia amica Lella mi ha detto che quello è il fiore del trifoglio.
Però è strano... in giardino ho il trifoglio ed il fiore ha i petali gialli, inoltre sono completamente diversi!Allora scopro che quello che ho in giardino in realtà è acetosella... inoltre vengo a conoscenza sulle proprietà benefiche di quello che è il "vero" trifoglio. Da non credere...

Poi oggi ho notato anche un'altra cosa, ma non ha nulla a che fare con la botanica.

L'ospitalità di un pastore, la sua piccola baita e il genio dell'uomo.
La sedia è per una persona sola. Ma come far sedere tante persone in una piccola stanza dove le sedie non ci stanno?? La soluzione è la panca! Non ci sono confini sulla seduta, ci si stringe finchè ci si sta. Un posto è garantito per tutti!
La panca è un particolare che spesso passa inosservato, ma in realtà è utile a creare l'atmosfera quanto un camino. Unisce anche quando non ci si conosce e bastano pochi minuti per creare il giusto clima.

Oggi non ho foto, c'era nebbia. Racconto quindi questi particolari per dipingere due attimi della giornata. Ciao a tutti.

danielina La prima ora di cammino siamo stati ingannati, il sole ci ha baciati e illusi...poi sono arrivati la foschia e le nuvole basse... diciamo che non abbiamo sofferto il caldo. All'Alpe del Laghetto, come già preventivato fin dalla sera prima (sosta intorno ai 1000-1100 di dislivello xchè reduce da giovedi e venerdi), io e Ivan ci siamo fermati a perlustrare il paesaggio circostante, le case vicino alla palude, le miniere abbandonate, poi Ivan ha tentato il suo solito sonnellino su uno scomodissimo masso...che lui diceva esser comodo...(mah) aspettando il ritorno di tutto il gruppo per il pranzo. Così Max e Lella purtroppo hanno dovuto procedere da soli verso la cima, in realtà a questo punto di stop eravamo sicuri di trovare il resto della ciurma.
Poi il pranzo tutti assieme, come sempre molto piacevole, le foto e il ritorno passando dall'Alpe Campo.
La ciliegina sulla torta, la cosa più piacevole di tutta la giornata è stata sicuramente la gentilisima e calda ospitalità della famiglia Bonetta, il piacere di stare tutti assieme, vicinissimi tra noi e con loro e di sentir raccontare della loro vita, vedere il loro piacere nel dare accoglienza piena a delle persone che neppure conoscono, e poi comperare del formaggio davvero buonissimo!
Giornata ottima e pienamente gustata!
massimo61
Bella gita in una zona a mè sconosciuta ideale per la giornata fresca e variabile . Grazie a Gabri per la scelta dell' itinerario e a tutti i compagni /e di gita per la bella giornata . Scusami Paolino se non mi sono fatto dare il numero del cellulare del pastore .