Monte Teggiolo(2385 m) anello da Trasquera
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La meta di oggi è il viaggio,non la cima...un viaggio senza tempo.
Il tempo è sempre presente nelle nostre azioni quotidiane:vorrei avere più tempo!non ho tempo!per quanto tempo?etc..Si dice"il tempo è galantuomo",si ma anche "tiranno"!
Ecco oggi voglio stare scollegato e godermi nella sua totalità l'ambiente intorno a me in piacevole solitudine, fuori dal tempo.
Parto dal centro di Trasquera,seguendo le indicazioni per La Sotta,Agro Fuori.Dopo un breve tratto di strada asfaltata,devio a sx su sentiero sempre ben segnato che mi porta a risalire la dorsale Sud Est che termina con il Monte Teggiolo.Dopo la località La Sotta,risalgo attraversando un magnifico bosco di pini,ogni tanto a destra e a sinistra vette familiari spuntano dalle cime degli alberi,regalandomi un senso di appartenenza.La giornata è bellissima,uno stupendo sole penetra il rado bosco illuminando la via,non si muove una foglia,non si ode un rumore, è il giorno senza tempo.Mentre attraverso il bosco,attraverso anche me stesso con pensieri senza tempo,nasco,muoio e rinasco.Penso tra me....non sarà questo un bosco incantato.La campana di Trasquera suona e fa il suo lavoro,mi sveglia e ricorda il tempo che passa,nel fratTEMPO sono arrivato ad Agro Fuori.Grande e panoramico alpeggio baciato dal sole.Proseguo sulla dorsale che ora si fa più ripida e arrivo al tratto finale.La cresta diventa più rocciosa,mi diverto a cercare qualche passaggio alternativo qua e la.Superato il facile tratto attrezzato sono in cima.
La montagna è tutta per me e mi godo il magnifico spettacolo intorno .Mi viene in mente una delle poesie che preferisco"L'Infinito" di Giacomo Leopardi che adatto,modificando alcune parole,per il luogo dove sono.
L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa cima, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra questa erba, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Scendo verso il Passo delle Possette:mi sembra di essere nelle "HighLand" scozzesi con le pecore al pascolo.Mi aspetto da un momento all'altro di vedere Conner McLeod combattere a colpi di spada contro il Kurgan in un duello d'altri tempi.
Al passo delle Possette risalgo su percorso libero fino al Passo dei Gialit,tanto per cambiare punto di vista e programmare future escursioni.Tornato alle Possette,su comodo sentiero segnato che attraversa vari alpeggi, scendo a Bugliaga.Percorro i 3,5 km di strada asfaltata che mi riportano a Trasquera attraverso il "Ponte del Diavolo" e chiudo l'anello senza tempo.
Il tempo è sempre presente nelle nostre azioni quotidiane:vorrei avere più tempo!non ho tempo!per quanto tempo?etc..Si dice"il tempo è galantuomo",si ma anche "tiranno"!
Ecco oggi voglio stare scollegato e godermi nella sua totalità l'ambiente intorno a me in piacevole solitudine, fuori dal tempo.
Parto dal centro di Trasquera,seguendo le indicazioni per La Sotta,Agro Fuori.Dopo un breve tratto di strada asfaltata,devio a sx su sentiero sempre ben segnato che mi porta a risalire la dorsale Sud Est che termina con il Monte Teggiolo.Dopo la località La Sotta,risalgo attraversando un magnifico bosco di pini,ogni tanto a destra e a sinistra vette familiari spuntano dalle cime degli alberi,regalandomi un senso di appartenenza.La giornata è bellissima,uno stupendo sole penetra il rado bosco illuminando la via,non si muove una foglia,non si ode un rumore, è il giorno senza tempo.Mentre attraverso il bosco,attraverso anche me stesso con pensieri senza tempo,nasco,muoio e rinasco.Penso tra me....non sarà questo un bosco incantato.La campana di Trasquera suona e fa il suo lavoro,mi sveglia e ricorda il tempo che passa,nel fratTEMPO sono arrivato ad Agro Fuori.Grande e panoramico alpeggio baciato dal sole.Proseguo sulla dorsale che ora si fa più ripida e arrivo al tratto finale.La cresta diventa più rocciosa,mi diverto a cercare qualche passaggio alternativo qua e la.Superato il facile tratto attrezzato sono in cima.
La montagna è tutta per me e mi godo il magnifico spettacolo intorno .Mi viene in mente una delle poesie che preferisco"L'Infinito" di Giacomo Leopardi che adatto,modificando alcune parole,per il luogo dove sono.
L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa cima, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra questa erba, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Scendo verso il Passo delle Possette:mi sembra di essere nelle "HighLand" scozzesi con le pecore al pascolo.Mi aspetto da un momento all'altro di vedere Conner McLeod combattere a colpi di spada contro il Kurgan in un duello d'altri tempi.
Al passo delle Possette risalgo su percorso libero fino al Passo dei Gialit,tanto per cambiare punto di vista e programmare future escursioni.Tornato alle Possette,su comodo sentiero segnato che attraversa vari alpeggi, scendo a Bugliaga.Percorro i 3,5 km di strada asfaltata che mi riportano a Trasquera attraverso il "Ponte del Diavolo" e chiudo l'anello senza tempo.
Tourengänger:
Max64

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