Monte Teggiolo da Trasquera
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Con Manuela decidiamo di salire a questa conosciuta vetta per un itinerario forse un po' meno battuto della classica salita dall'Alpe Veglia. Si tratta sostanzialmente di percorrere la dorsale sud-est (anche se poi il sentiero rimane quasi sempre ben al di sotto del filo di cresta) dopo aver raggiunto l'alpeggio di Agro Fuori.
Fino ad Agro Fuori il sentiero è ben segnato con evidenti cartelli e bolli lungo il percorso. Una volta arrivati all'alpeggio per trovare la giusta direzione, bisogna spostarsi molto a destra (guardando la cappelletta), dietro le ultime case per riuscire ad aggirare una paretina di roccia. Si prosegue su traccia, per lo più visibile anche se in alcuni punti bisogna prestare attenzione. Alcuni ometti aiutano nell'orientamento, soprattutto nell'attraversamento di un paio di pietraie.
Quando ormai si è in prossimità della vetta, alcune balze rocciose obbligano a spostarsi sull'altro versante (quello dell'Alpe Veglia). Si affrontano brevi tratti esposti (ci sono alcuni cavi di acciaio ma poco utilizzabili nella pratica) ed infine per superare la paretina finale, una catena non essenziale ma utile in caso di difficoltà (soprattutto se umido).
L'odore pungente degli escrementi di capra ci fa allontanare subito dalla vetta e scendiamo lungo gli ampi pratoni di questo versante finchè non troviamo una zona "sana" per poter mangiare qualcosa.
Continuiamo con la discesa su traccia e poi con un tratto in falso-piano raggiungiamo il Passo delle Possette.
Da qui il sentiero ritorna ad essere segnato e ben evidente e passando vari alpeggi scende a Bugliaga. Decidiamo di seguire interamente la strada asfaltata (comunque non tanto lunga) per passare sul Ponte del Diavolo e dare un'occhiata all'impressionante gola sottostante.
Fino ad Agro Fuori il sentiero è ben segnato con evidenti cartelli e bolli lungo il percorso. Una volta arrivati all'alpeggio per trovare la giusta direzione, bisogna spostarsi molto a destra (guardando la cappelletta), dietro le ultime case per riuscire ad aggirare una paretina di roccia. Si prosegue su traccia, per lo più visibile anche se in alcuni punti bisogna prestare attenzione. Alcuni ometti aiutano nell'orientamento, soprattutto nell'attraversamento di un paio di pietraie.
Quando ormai si è in prossimità della vetta, alcune balze rocciose obbligano a spostarsi sull'altro versante (quello dell'Alpe Veglia). Si affrontano brevi tratti esposti (ci sono alcuni cavi di acciaio ma poco utilizzabili nella pratica) ed infine per superare la paretina finale, una catena non essenziale ma utile in caso di difficoltà (soprattutto se umido).
L'odore pungente degli escrementi di capra ci fa allontanare subito dalla vetta e scendiamo lungo gli ampi pratoni di questo versante finchè non troviamo una zona "sana" per poter mangiare qualcosa.
Continuiamo con la discesa su traccia e poi con un tratto in falso-piano raggiungiamo il Passo delle Possette.
Da qui il sentiero ritorna ad essere segnato e ben evidente e passando vari alpeggi scende a Bugliaga. Decidiamo di seguire interamente la strada asfaltata (comunque non tanto lunga) per passare sul Ponte del Diavolo e dare un'occhiata all'impressionante gola sottostante.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (3)