Goduria Dolo..mitica! Rifugi Comici - Piani di Cengia - Locatelli e Sasso di Sesto
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Per anni abbiamo percorso solo i sentieri della Valle d’Aosta.
Pensavo: ma cosa c’è di più bello della catena del Monte Bianco, con la sua Punta Walker
( la mia preferita) per non parlare del Cervino....
Ma arrivando in vista del rifugio Locatelli, tutte le mie convinzioni hanno cominciato a vacillare e mi sono resa conto di essere di fronte a TRE meraviglie della natura, che non avranno i ghiacciai e l’altezza del monte Bianco, ma una perfezione verticale, un’immensità e dei colori da cui non toglieresti mai gli occhi.
Oggi compiano una classicissima, un’escursione ad anello nel cuore delle Dolomiti di Sesto: incontreremo tre dei più noti rifugi della zona e avremo il piacere di camminare ad alta quota tra le più famose vette del gruppo.
La partenza è dalla Val Fiscalina, raggiungibile da Moso risalendo la strada fino all’ampio parcheggio a pagamento.
Lasciata l’auto, ci si incammina lungo la pista che attraversa il Piano Fiscalino, invasa da ghiaie e mughi.
L'ambiente lo conosciamo per come si presenta d'inverno: ora in ambiente estivo è completamente diverso.
Oltrepassato il rifugio Fondovalle ci si inoltra per poco nella val Sassovecchio ma la si abbandona quasi subito presso il bivio principale della nostra escursione.
Tenendo la sinistra si passa un ponticello e si rimonta in costa la valle sotto la cima Una, fino al punto in cui il sentiero arriva nel bosco.
Si attraversa una piccola frana e si inizia a salire per una serie di tornanti, che portano ad un punto panoramico con panca e tavolo.
Continuiamo ora per comodo sentiero che con saliscendi ci porta a superare una costola della montagna.
Davanti a noi ora abbiamo l’imponente parete nord-est di cima Dodici o Croda dei Toni.
Proseguendo in falsopiano notiamo in alto sulla destra il rifugio ormai vicino.
A questo punto con un ultimo e più impegnativo strappo con un paio di tornanti arriviamo sul terrazzo dove sorge il rifugio, da cui si gode uno splendido panorama sulle cime circostanti.
L’escursione prosegue ora sul segnavia 101 che in forma di larga mulattiera sale su terreno via via più dolomitico fino al valico di passo Fiscalino.
Dal passo, con un caratteristico passaggio sopra una aerea cengia, ci si porta in breve alla seconda meta: il rifugio Pian di Cengia, affollatissimo e frequentato punto di transito.
Proseguiamo sul 101 traversando in direzione della forcella Pian di Cengia, sotto lo sguardo della Croda dei Toni che ora ha assunto il suo caratteristico profilo.
Dalla forcella la vista si apre sulla conca dei Piani con il rifugio Locatelli e il primo dei laghi che occupano l’Alpe.
Il nostro sentiero scende nel catino sottostante iniziando poi a traversare le pendici del monte Paterno, ricoperte di fine detrito.
Dopo essere passati sotto i curiosi pinnacoli che si trovano sulla cresta soprastante si arriva anche alla forcella di Toblin ed al rifugio Locatelli, dove ci attende la celebrata visione delle verticalissime Tre Cime.
La vista sulle dolomiti circostanti è splendida, al prezzo però del via vai che si alterna incessante da ogni direzione, d’altronde è comprensibile che tutti vogliano ammirare queste bellezze.
Ma non ci fermiamo qui perché vogliamo fare ancora un po’ di fatica e salire sul Sasso di Sesto.
Dal Rif. Locatelli s’ imbocca il sentiero per la Torre Toblin, si perviene in circa 15’ ad una insellatura tra la stessa e la Torre Toblin: da qui si sale in vetta in breve tempo seguendo le tracce di passaggio.
Senza esagerare siamo di fronte ad uno dei più bei panorami del mondo.. da
leggenda, che almeno una volta nella vita è doveroso vedere.
Finalmente un po’ di riposo e poi cominciamo la discesa, seguendo le indicazioni dietro al
rifugio per la val Sassovecchio.
Lasciati sulla destra i laghi dei Piani prendiamo il comodo sentiero, che dopo parecchi
piccoli guadi ci porta ad un bel punto panoramico sulle Crode Fiscaline e sul sentiero che
abbiamo seguito prima dal rifugio Piani di Cengia.
Ora con tratto di maggiore pendenza scendiamo uno sperone che ci porta in un canale
che scende dal Crodon di San Candido.
Attraversata in piano la frana scendiamo un tratto di sentiero tra i mughi.
Entriamo nel bosco e arriviamo al bivio che porta al rifugio Comici, chiudendo l’anello.
Nadia
Pensavo: ma cosa c’è di più bello della catena del Monte Bianco, con la sua Punta Walker
( la mia preferita) per non parlare del Cervino....
Ma arrivando in vista del rifugio Locatelli, tutte le mie convinzioni hanno cominciato a vacillare e mi sono resa conto di essere di fronte a TRE meraviglie della natura, che non avranno i ghiacciai e l’altezza del monte Bianco, ma una perfezione verticale, un’immensità e dei colori da cui non toglieresti mai gli occhi.
Oggi compiano una classicissima, un’escursione ad anello nel cuore delle Dolomiti di Sesto: incontreremo tre dei più noti rifugi della zona e avremo il piacere di camminare ad alta quota tra le più famose vette del gruppo.
La partenza è dalla Val Fiscalina, raggiungibile da Moso risalendo la strada fino all’ampio parcheggio a pagamento.
Lasciata l’auto, ci si incammina lungo la pista che attraversa il Piano Fiscalino, invasa da ghiaie e mughi.
L'ambiente lo conosciamo per come si presenta d'inverno: ora in ambiente estivo è completamente diverso.
Oltrepassato il rifugio Fondovalle ci si inoltra per poco nella val Sassovecchio ma la si abbandona quasi subito presso il bivio principale della nostra escursione.
Tenendo la sinistra si passa un ponticello e si rimonta in costa la valle sotto la cima Una, fino al punto in cui il sentiero arriva nel bosco.
Si attraversa una piccola frana e si inizia a salire per una serie di tornanti, che portano ad un punto panoramico con panca e tavolo.
Continuiamo ora per comodo sentiero che con saliscendi ci porta a superare una costola della montagna.
Davanti a noi ora abbiamo l’imponente parete nord-est di cima Dodici o Croda dei Toni.
Proseguendo in falsopiano notiamo in alto sulla destra il rifugio ormai vicino.
A questo punto con un ultimo e più impegnativo strappo con un paio di tornanti arriviamo sul terrazzo dove sorge il rifugio, da cui si gode uno splendido panorama sulle cime circostanti.
L’escursione prosegue ora sul segnavia 101 che in forma di larga mulattiera sale su terreno via via più dolomitico fino al valico di passo Fiscalino.
Dal passo, con un caratteristico passaggio sopra una aerea cengia, ci si porta in breve alla seconda meta: il rifugio Pian di Cengia, affollatissimo e frequentato punto di transito.
Proseguiamo sul 101 traversando in direzione della forcella Pian di Cengia, sotto lo sguardo della Croda dei Toni che ora ha assunto il suo caratteristico profilo.
Dalla forcella la vista si apre sulla conca dei Piani con il rifugio Locatelli e il primo dei laghi che occupano l’Alpe.
Il nostro sentiero scende nel catino sottostante iniziando poi a traversare le pendici del monte Paterno, ricoperte di fine detrito.
Dopo essere passati sotto i curiosi pinnacoli che si trovano sulla cresta soprastante si arriva anche alla forcella di Toblin ed al rifugio Locatelli, dove ci attende la celebrata visione delle verticalissime Tre Cime.
La vista sulle dolomiti circostanti è splendida, al prezzo però del via vai che si alterna incessante da ogni direzione, d’altronde è comprensibile che tutti vogliano ammirare queste bellezze.
Ma non ci fermiamo qui perché vogliamo fare ancora un po’ di fatica e salire sul Sasso di Sesto.
Dal Rif. Locatelli s’ imbocca il sentiero per la Torre Toblin, si perviene in circa 15’ ad una insellatura tra la stessa e la Torre Toblin: da qui si sale in vetta in breve tempo seguendo le tracce di passaggio.
Senza esagerare siamo di fronte ad uno dei più bei panorami del mondo.. da
leggenda, che almeno una volta nella vita è doveroso vedere.
Finalmente un po’ di riposo e poi cominciamo la discesa, seguendo le indicazioni dietro al
rifugio per la val Sassovecchio.
Lasciati sulla destra i laghi dei Piani prendiamo il comodo sentiero, che dopo parecchi
piccoli guadi ci porta ad un bel punto panoramico sulle Crode Fiscaline e sul sentiero che
abbiamo seguito prima dal rifugio Piani di Cengia.
Ora con tratto di maggiore pendenza scendiamo uno sperone che ci porta in un canale
che scende dal Crodon di San Candido.
Attraversata in piano la frana scendiamo un tratto di sentiero tra i mughi.
Entriamo nel bosco e arriviamo al bivio che porta al rifugio Comici, chiudendo l’anello.
Nadia
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