Piz de Groven
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Dopo il primo tentativo fallito il 14.08.16 quando siamo saliti da Lostallo per Dro, Orgio e Alp de Groven, finalmente oggi sono riuscito a raggiungere entrambe le vette del Piz de Groven.
Partenza da Cauco sul sentiero ben battuto. Niente di particolare tranne che il sentiero in alcuni tratti e bello ripido. Ma di procede ad un buon passo e in 1 ore 15 min di marci ho già fatto 850m di dislivello fino all'alp d'Aion. Si continua dunque verso la bocchetta di Boffalora ma soltanto fino ad Aion de sora circa 2110m. Prima delle parti roccioso circa dove l'ultimo burrone è disegnato sulla cartina. La via più semplice e salire il burrone visto che sul prato crescono diversi rododendri alpini e c'è anche dell'erba che impedisce di vedere dove sono piccoli buchi. Si punta dunque prima leggermente a destra e poi a destra per raggiungere la cresta dopo il punto 2387.
Questa volta la cresta ho raggiunta tutto liscio in soli 2 ore 30 da Cauco mentre la prima volta dopo 6 ore di camminata siamo tornati indietro a circa 7-10m sotto la cresta visto che eravamo in una parete rocciosa e non era evidente di procedere (sopratutto di nuovo poter scendere).
Dalla cresta le due cime non sono più lontane ma il difficile arriva ora e bisogna mantenere la massima concentrazione. Prima si sale fino a sotto la prima parete verticale e poi si raggira questa alla destra nelle parte della Val Calanca. Il terreno e ripidissimo e sembra che tutta la fiancata si stacchi. Bisogna anche continuamente usare le mani per la progressione. Appena passato anche la seconda roccia sono di nuovo tornato sulla cresta che mi ha portato senza problemi sulla cima est. Purtroppo si sono un sacco di nuvole ma qualcosina di riesce lo stessa a vedere poi si spostano velocemente.
Colgo dunque l'occasione senza nuvole per scendere verso ovest (sempre sulla cresta). Qui c'è bisogno di scendere poi alla destra quando si arriva sopra la parete rocciosa. La cresta non è difficilissima ma presenta alcuni punti dove sia a sinistra che a destra va giù di botto. Perciò bisogna essere molto concentrati. La risalita per la cima ovest si presenta molto ripida con alcuni punti difficili da superare. In due punti si fa meglio a andare circa 1 metro sotto nella Valle Molera ma facendo molta attenzione visto che dopo ci sarà una parte unica che scende anche 100m.
L'arrivo sulla cima ovest avviene dunque con circa 4 ore dopo la partenza da Cauco. La vista è sempre bella sulle nuvole ma per catturare degli sguardi del fondovalle bisogna fare veloce e sfruttare i pochi secondi privi di umidità nell'aria.
La discesa ho fatto sulla cresta ovest verso la Marscia d'Aion. Questa cresta sembra essere meno pericolosa rispetto alla salita attraverso a cresta est però comunque bisogna fare tanta attenzione e raggirare i punti pericolosi o alla destra o alla sinistra (entrambi più volte).
Una volta arrivata ai sassi della marscia d'Aion si può scendere comodamente attraverso quella e il suo burrone per poi alla fine riprendere il sentiero ufficiale ad Aion Vec.
Ho optato per scendere a Stabgel dove ho preso il vecchio sentiero per Artola/La Motta che nn sembra più essere mantenuto (taglio alberi viene cmq fatto). Il sentiero è bello e pulito l'unica cosa che non viene più fatta e rinnovare le marcature e posare cartelli.
Da li discesa come sono già salita.
Bel giro ma da fare solo se si ha le capacità di stare in terreni difficili e anche molto esposti.
Per chi invece volesse salire da Lostallo deve partire da dietro la chiesa e passare proprio sotto il palo dell'alta tensione. Il sentiero è molto ripido e si guadagna altezza senza problemi. All'inizio non c'è nessuna marcatura mentre a partire da Pro Dro è marcato con un rosa-arancione.
Il sentiero non viene mantenuto se non da chi passa perciò ci sono rovi e altri cespugli che crescono in mezzo al sentiero. Ad Orgio sale poi di meno e va verso ovest nella Valle di Groven. Questa parte di sentiero è al inizio non visibile del tutto ma bisogna solo proseguire dentro il bosco dove il fondo è bello e coperto di aghi. Quando si esce dal bosc d'Orgio iniziano le prime difficoltà visto che il sentiero è completamente invaso da cespugli e il fondo non è visibile dentro l'erba alta. Ci sono diversi buchi dove ci si potrebbe cade dentro o che si potrebbe scivolare. Prima di arrivare all'Alp de Groven bisogna anche attraversare un campo di ortiche che sono alte sopra 1 metro. Perciò anche pantaloni lunghi non sono sufficienti e bisogna fare molta attenzione del terreno ripido di non scivolare e cadere dentro le ortiche.
La capanna all'alp de Grove nonostante tutto è bellissima è viene tenuta alla grande.
Ora li è importante di andare alla sinistra verso un grandissimo sasso. Perché andando a destra ci sono i pendii pieni di ontani dove risulta difficile passare (ho fatto la discesa li al 14.08). Da quella roccia si va a destra salendo ripidamente un burrone disegnato anche dentro la cartina. Ora probabilmente bisognerebbe tenersi non troppo alto e raggirare le pareti rocciose sulla destra mentre noi siamo saliti dritti verso la cresta che alla fine ci ha fatto scoprire di avere speso un sacco di energie e tempo.
Partenza da Cauco sul sentiero ben battuto. Niente di particolare tranne che il sentiero in alcuni tratti e bello ripido. Ma di procede ad un buon passo e in 1 ore 15 min di marci ho già fatto 850m di dislivello fino all'alp d'Aion. Si continua dunque verso la bocchetta di Boffalora ma soltanto fino ad Aion de sora circa 2110m. Prima delle parti roccioso circa dove l'ultimo burrone è disegnato sulla cartina. La via più semplice e salire il burrone visto che sul prato crescono diversi rododendri alpini e c'è anche dell'erba che impedisce di vedere dove sono piccoli buchi. Si punta dunque prima leggermente a destra e poi a destra per raggiungere la cresta dopo il punto 2387.
Questa volta la cresta ho raggiunta tutto liscio in soli 2 ore 30 da Cauco mentre la prima volta dopo 6 ore di camminata siamo tornati indietro a circa 7-10m sotto la cresta visto che eravamo in una parete rocciosa e non era evidente di procedere (sopratutto di nuovo poter scendere).
Dalla cresta le due cime non sono più lontane ma il difficile arriva ora e bisogna mantenere la massima concentrazione. Prima si sale fino a sotto la prima parete verticale e poi si raggira questa alla destra nelle parte della Val Calanca. Il terreno e ripidissimo e sembra che tutta la fiancata si stacchi. Bisogna anche continuamente usare le mani per la progressione. Appena passato anche la seconda roccia sono di nuovo tornato sulla cresta che mi ha portato senza problemi sulla cima est. Purtroppo si sono un sacco di nuvole ma qualcosina di riesce lo stessa a vedere poi si spostano velocemente.
Colgo dunque l'occasione senza nuvole per scendere verso ovest (sempre sulla cresta). Qui c'è bisogno di scendere poi alla destra quando si arriva sopra la parete rocciosa. La cresta non è difficilissima ma presenta alcuni punti dove sia a sinistra che a destra va giù di botto. Perciò bisogna essere molto concentrati. La risalita per la cima ovest si presenta molto ripida con alcuni punti difficili da superare. In due punti si fa meglio a andare circa 1 metro sotto nella Valle Molera ma facendo molta attenzione visto che dopo ci sarà una parte unica che scende anche 100m.
L'arrivo sulla cima ovest avviene dunque con circa 4 ore dopo la partenza da Cauco. La vista è sempre bella sulle nuvole ma per catturare degli sguardi del fondovalle bisogna fare veloce e sfruttare i pochi secondi privi di umidità nell'aria.
La discesa ho fatto sulla cresta ovest verso la Marscia d'Aion. Questa cresta sembra essere meno pericolosa rispetto alla salita attraverso a cresta est però comunque bisogna fare tanta attenzione e raggirare i punti pericolosi o alla destra o alla sinistra (entrambi più volte).
Una volta arrivata ai sassi della marscia d'Aion si può scendere comodamente attraverso quella e il suo burrone per poi alla fine riprendere il sentiero ufficiale ad Aion Vec.
Ho optato per scendere a Stabgel dove ho preso il vecchio sentiero per Artola/La Motta che nn sembra più essere mantenuto (taglio alberi viene cmq fatto). Il sentiero è bello e pulito l'unica cosa che non viene più fatta e rinnovare le marcature e posare cartelli.
Da li discesa come sono già salita.
Bel giro ma da fare solo se si ha le capacità di stare in terreni difficili e anche molto esposti.
Per chi invece volesse salire da Lostallo deve partire da dietro la chiesa e passare proprio sotto il palo dell'alta tensione. Il sentiero è molto ripido e si guadagna altezza senza problemi. All'inizio non c'è nessuna marcatura mentre a partire da Pro Dro è marcato con un rosa-arancione.
Il sentiero non viene mantenuto se non da chi passa perciò ci sono rovi e altri cespugli che crescono in mezzo al sentiero. Ad Orgio sale poi di meno e va verso ovest nella Valle di Groven. Questa parte di sentiero è al inizio non visibile del tutto ma bisogna solo proseguire dentro il bosco dove il fondo è bello e coperto di aghi. Quando si esce dal bosc d'Orgio iniziano le prime difficoltà visto che il sentiero è completamente invaso da cespugli e il fondo non è visibile dentro l'erba alta. Ci sono diversi buchi dove ci si potrebbe cade dentro o che si potrebbe scivolare. Prima di arrivare all'Alp de Groven bisogna anche attraversare un campo di ortiche che sono alte sopra 1 metro. Perciò anche pantaloni lunghi non sono sufficienti e bisogna fare molta attenzione del terreno ripido di non scivolare e cadere dentro le ortiche.
La capanna all'alp de Grove nonostante tutto è bellissima è viene tenuta alla grande.
Ora li è importante di andare alla sinistra verso un grandissimo sasso. Perché andando a destra ci sono i pendii pieni di ontani dove risulta difficile passare (ho fatto la discesa li al 14.08). Da quella roccia si va a destra salendo ripidamente un burrone disegnato anche dentro la cartina. Ora probabilmente bisognerebbe tenersi non troppo alto e raggirare le pareti rocciose sulla destra mentre noi siamo saliti dritti verso la cresta che alla fine ci ha fatto scoprire di avere speso un sacco di energie e tempo.
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