Classica al rifugio Branca
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La salita alla Branca mi riporta alla mente le mie prime esperienze con la montagna, circa dieci anni fa, quando andar per monti voleva dire appunto le camminate a Livigno o poi in Valfurva quando si andava in vacanza in estate. E niente piu'. Ora che la montagna la vivo tutto l'anno, queste vallate mi riportano alla mente tanti bei ricordi, forse anche per questo sono così legato a questi luoghi...
Con mia moglie Elisa e 2 amici, autentici neofiti della montagna, riusciamo ad inventarci all'ultimo queste 3 notti a Santa Caterina. Partiamo presto da casa, sosta colazione a Tirano, nei soliti appartamentini non c'è posto, alle 10.30 siamo all'albergo http://www.hotelcevedale.com/ che si rivela davvero un'ottima scelta. Lasciamo i bagagli e via verso la prima avventura di questa mini vacanza.
Paghiamo il ticket di 3 Euro http://www.valtellinamobile.it/valfurva-attivo-lobbligo-ticket-per-il-transito-sulla-strada-dei-forni/ , in vigore ormai da qualche anno, e percorriamo la tortuosa e ripida strada fino al rifugio albergo dei Forni, sempre affascinante, prima o poi qualche giorno qui lo voglio proprio fare......
Il parcheggio sembra quello di una spiaggia di Rimini.......facciamo quasi fatica a trovar posto.....non mi era mai capitato prima. Ci prepariamo e saliamo al rifugio. Gli amici e la moglie, poco allenati, saliranno in Jeep, il tempo di trovargli una sistemazione e io parto a piedi, direzione rifugio Branca, mancano cinque minuti a mezzogiorno. E' sempre emozionante fare questo percorso, nonostante lo abbia fatto davvero diverse volte, proprio perché mi ricorda le prime esperienze di montagna. Fa caldo, ma sono ben allenato, e salgo con regolarita', fermandomi spesso a fare foto. Supero parecchia gente lungo la sterrata, è monotona ma davvero corta, almeno per i miei canoni attuali....
Dopo circa mezz'ora, gli altri sulla Jeep mi sorpassano, ma in 5-6 minuti mi trovo davanti anch'io il rifugio e mi scappa un " toh......ma è gia' qua???" " Solo 38 minuti, non mi sono ancora scaldato" penso tra me e me. Poi vengo riportato alla realta' dal vociare confuso della "folla" che c'è qui oggi.......Probabilmente la giornata stupenda, senza una nuvola, non molto frequente quest'anno da queste parti, ha convinto tanti.
Dopo le foto di rito, verso l'una, troviamo un comodo e panoramico tavolo, e ci gustiamo le prelibatezze del "Ristorante" Branca, gia' xchè la cucina è veramente ottima, lo strudel poi è mitico!!!
Un po di relax con foto, e poi si scende. Non insisto, glia altri vogliono comunque scendere a piedi, loro faranno il sentiero glaciologico basso, io vado in direzione dell'alto, ammiro da piu' vicino l'ambiente del ghiacciaio, o di cio' che ne resta........ arrivo ai ponti tibetani, sempre emozionanti, poi al bivio vado verso il basso lungo il fiume e raggiungo gli altri al punto d'incontro, il ponte.
Poi lentamente, d'altronde Simonetta e Michele, neofiti assoluti, e Elisa per niente allenata, stanno comunque reggendo benissimo, insieme scendiamo con calma fino ai Forni.
Meritata sosta ristoratrice al rifugio. Mi complimento soprattutto con Simo, in pochi avrebbero scommesso sulla sua discesa a piedi, lei stessa non ci crede ancora......Miracoli della montagna.
Soddisfatto.
Alla prossima.
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