Passo del Monte Moro Mt. 2868
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Oggi portiamo i miei genitori a Macugnaga in vacanza ( beati loro) e noi cosa facciamo?
Sprechiamo una gita così… senza fare niente…???
Non sia mai… vista la giornata con un meteo più che eccezionale, veramente raro per queste zone, costringiamo i miei genitori ad una levataccia, tanto poi per 10 giorni si riposeranno e decidiamo di andare al Passo del Moro.
Noi abbiamo mosso i primi passi proprio sui sentieri di Macugnaga, ma il Moro ancora ci manca.
Macugnaga da sempre è un piccolo paese che ci affascina con il vecchio nucleo del Dorf, suggestiva sfilata di case in legno, con la Chiesa Vecchia e il Vecchio Tiglio, ma soprattutto chi arriva a Macugnaga rimane catturato dalla parete est del Monte Rosa, la più alta e maestosa delle Alpi.
Il passo del Moro è una delle più antiche e importati vie di passaggio dei Walser nelle valli meridionali del Rosa.
In alcuni tratti si cammina ancora sul sentiero medioevale, sui sassi consumati dai calzari della storia.
Dalla piazza di Staffa prendiamo la strada che porta alla partenza della funivia del Moro, alla Chiesa Vecchia e al Vecchio Tiglio.
Il nucleo del Dorf rimane sulla destra.
Proseguiamo sulla pedonale per Pecetto e, prima del ponte sul torrente Tambach, pieghiamo a destra su bella mulattiera nel bosco che ci porta all’alpe Bill.
Appena sopra c’è la stazione intermedia della funivia.
Pochi metri più in alto giriamo a sinistra lungo una pista di sci.
Il sentiero contorna una placca rocciosa ed entra nell’ultimo bosco prima dei pascoli e dei rododendri che caratterizzano la parte mediana della salita.
Nel tratto finale il sentiero risale un canale su una lunga scalinata, dove al vertice sulla sinistra compare il rifugio OBERTO-MAROLI.
Direttamente sopra la stazione della funivia, sulla cresta di confine, c’è una statua della Madonna delle Nevi che si raggiunge su una gradinata che rende facili le placche rocciose.
Il versante italiano è dominato dalla est del Rosa e dalla sua catena, quello svizzero dalle variegate cime dei Mischabel.
Da qui il panorama sul Rosa è superbo “di una grandezza colossale”, un anfiteatro dalle grandi emozioni.
In fondo alla valle di Saas svetta solitario il Bietschorn, ingresso dell’Oberland Bernese.
Il passo del Moro è raggiungibile con comoda funivia da Macugnaga e noi abbiamo cercato di immaginarlo senza tutta la ferraglia dei piloni che fa da contorno agli impianti… decisamente un’altra cosa.
D’altro canto le persone che lo fanno a piedi andata e ritorno si contano sulle dita, mentre qualcuno lo utilizza per compiere il TMR ( quasi solo stranieri).
Le pause sono state davvero poche e sempre misurate, però non potevamo perdere l’occasione di vedere il Monte Rosa in tutta la sua maestosa bellezza con una giornata di meteo PERFETTA.
Nadia
Sprechiamo una gita così… senza fare niente…???
Non sia mai… vista la giornata con un meteo più che eccezionale, veramente raro per queste zone, costringiamo i miei genitori ad una levataccia, tanto poi per 10 giorni si riposeranno e decidiamo di andare al Passo del Moro.
Noi abbiamo mosso i primi passi proprio sui sentieri di Macugnaga, ma il Moro ancora ci manca.
Macugnaga da sempre è un piccolo paese che ci affascina con il vecchio nucleo del Dorf, suggestiva sfilata di case in legno, con la Chiesa Vecchia e il Vecchio Tiglio, ma soprattutto chi arriva a Macugnaga rimane catturato dalla parete est del Monte Rosa, la più alta e maestosa delle Alpi.
Il passo del Moro è una delle più antiche e importati vie di passaggio dei Walser nelle valli meridionali del Rosa.
In alcuni tratti si cammina ancora sul sentiero medioevale, sui sassi consumati dai calzari della storia.
Dalla piazza di Staffa prendiamo la strada che porta alla partenza della funivia del Moro, alla Chiesa Vecchia e al Vecchio Tiglio.
Il nucleo del Dorf rimane sulla destra.
Proseguiamo sulla pedonale per Pecetto e, prima del ponte sul torrente Tambach, pieghiamo a destra su bella mulattiera nel bosco che ci porta all’alpe Bill.
Appena sopra c’è la stazione intermedia della funivia.
Pochi metri più in alto giriamo a sinistra lungo una pista di sci.
Il sentiero contorna una placca rocciosa ed entra nell’ultimo bosco prima dei pascoli e dei rododendri che caratterizzano la parte mediana della salita.
Nel tratto finale il sentiero risale un canale su una lunga scalinata, dove al vertice sulla sinistra compare il rifugio OBERTO-MAROLI.
Direttamente sopra la stazione della funivia, sulla cresta di confine, c’è una statua della Madonna delle Nevi che si raggiunge su una gradinata che rende facili le placche rocciose.
Il versante italiano è dominato dalla est del Rosa e dalla sua catena, quello svizzero dalle variegate cime dei Mischabel.
Da qui il panorama sul Rosa è superbo “di una grandezza colossale”, un anfiteatro dalle grandi emozioni.
In fondo alla valle di Saas svetta solitario il Bietschorn, ingresso dell’Oberland Bernese.
Il passo del Moro è raggiungibile con comoda funivia da Macugnaga e noi abbiamo cercato di immaginarlo senza tutta la ferraglia dei piloni che fa da contorno agli impianti… decisamente un’altra cosa.
D’altro canto le persone che lo fanno a piedi andata e ritorno si contano sulle dita, mentre qualcuno lo utilizza per compiere il TMR ( quasi solo stranieri).
Le pause sono state davvero poche e sempre misurate, però non potevamo perdere l’occasione di vedere il Monte Rosa in tutta la sua maestosa bellezza con una giornata di meteo PERFETTA.
Nadia
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