Passo Monte Moro

L'escursione da Macugnaga al Passo del Monte Moro è un percorso nella storia. Il tracciato del percorso ricalca la via utilizzata già in epoca romana per comunicare tra la Valle Anzasca e l'evetica Valle di Saas. Nel medioevo questa via fu sfruttata dal popolo walser che, alla ricerca di nuove terre da sfruttare, fondò la colonia di Macugnaga. In quell'epoca i ghiacciai si erano ritirati e i passi alpini erano percorribili gran parte dell'anno ed era possibile sfruttare pascoli ad alta quota. In seguito al cambio di clima della piccola era glaciale tornarono i ghiacciai e calò lo scambio tra le valli e le singole comunità walser rimasero isolate perdendo l'identità di allevatori e contadini. 
Questo sentiero, catalogato con la sigla B99, fa parte di altri itinerari. E' la terza tappa della Strà Granda, percorso che collega Piedimulera con Sass Almagell. Fa anche parte del TMR (Tour del Monte Rosa), GTA ( Grande traversata delle Alpi) e del RR (da rifugio a rifugio).
Il passo del Monte Moro è raggiungibile con una funivia, costruita negli anni '60, che ha permesso la nascita di un importante comprensorio sciistico. La funivia consente un'elevata presenza di turisti occasionali che hanno l'occasione di assaporare l'ebrezza e i panorami solitamente riservati a chi compie escursioni impegnative. L'attrattiva principale è la Madonna delle nevi, statua dorata, alta 5mt, installata nel 1966 sulle rocce attorno al passo e raggiungibile su percorso attrezzato a 15' dalla stazione della funivia. 
Siamo in 5 escursionisti ad accettare la proposta di Ezio per questa uscita impegnativa in alta quota che ha il vantaggio di avere il punto di appoggio della funivia. Per me e Andrea questa è la prima uscita dell'anno ad una quota superiore ai 1200mt delle "nostre" montagne di casa. 
Arrivati a Macugnaga lasciamo l'auto nella frazione Staffa al parcheggio a pagamento (4€ al giorno) della funivia del Monte Moro. Prima di iniziare il cammino ci concediamo una sosta per il caffè e una fetta di torta. Il tempo non è bellissimo, si alternano sole e nuvole e le cime sono nascoste dalle nubi. Partiamo con la speranza, rivelatasi poi vana, che le nubi si dissipino nel corso della giornata. Percorriamo la stradina asfaltata in direzione Peccetto passando dal monumentale Tiglio vecchio e dalla Chiesa Vecchia. Svoltiamo a destra imboccando il sentiero per il Passo del Monte Moro, qui indicato con 4h15' di cammino. La via è un'ampia mulattiera lastricata che sale a gradoni in una bella abetaia. Raggiungiamo la stazione intermedia della funivia dove la via diventa sentiero. Proseguiamo la salita in un ambiente dove il bosco diventa rado fino a sparire. La copertura nuvolosa ci impedisce le visuali ma, se non altro, ci evita il surriscaldamento dei raggi solari. Il percorso segue, a tratti, la pista da sci e diventa pietraia. In alcuni tratti notiamo i lastroni di pietra dell'antica via. In prossimità del rifugio troviamo nevai nei canaloni che percorriamo evitando i tratti più ripidi. Siamo in vista della Madonna delle Nevi dove vari gruppi di turisti, arrivati in funivia, affollano la via di salita. Considerata la meta raggiunta sostiamo sulle rocce in attesa di qualche spiraglio tra le nubi che apra le visuali. Fa freddo e dobbiamo coprirci. Ci spostiamo sulle ruvide rocce che offrono una buona aderenza nonostante la pendenza. Quando si libera dall'affollamento, saliamo alla Madonna delle Nevi per le foto di rito. Dopo vari passaggi su percorsi attrezzati con scalette e corde optiamo per scendere al rifugio Oberto- Maroli dove ci attende Cristina. Avevamo portato i panini ma, visto il tempo e l'accoglienza del rifugio decidiamo di fermarci per lo spuntino. Ordiniamo la miaccia, specialità walser, una sorta di piadina con prosciutto e formaggio servita già tagliata su tagliere di legno accompagnata, naturalmente, da una birra alla spina. Ci accordiamo per la discesa. Cristina, che ha problemi al ginocchio, aveva già deciso di scendere in funivia ma, anche noi, visto che le nubi in quota non hanno nessuna intenzione di aprirsi decidiamo di seguirla. Prendiamo tutti la funivia ma io, Andrea e Luigi scendiamo alla fermata intermedia dell'Alpe Bill e scendiamo a piedi a Macugnaga, ritrovandoci alla Chiesa Vecchia. 
Bella esperienza in ambiente di alta montagna e simpatica compagnia, ottimo allenamento, peccato per il tempo.
Partecipanti 5: Ezio, Cristina, Andrea, Luigi, Dario.
Tempi di percorrenza: 3h15' salita, 2h20' fra spostamenti attorno al passo, sosta al rifugio e discesa in funivia, 40' discesa a piedi dall'Alpe Bill a Macugnaga. 
Lunghezza percorso salita: 7,0km
Meteo: Nuvoloso in quota.