Breve diario di un cazzeggio...2! Si parte....
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Qui ri-comincia l’avventura del Signor Bonaventura…
Dopo due anni di assenza dalle “mia” Pustertal, questo 2016 mi riserva la possibilità di fare quasi 2 settimane di allegre ed impegnative camminate… ed allora comincio con questa per me inedita salita al Sambock, in una giornata che mi ha regalato diverse emozioni.
Mi sveglio molto presto (una consuetudine), fuori il cielo è un poco nuvolo, ed io per ingannare il tempo con la speranza che migliori a breve, faccio un abbondante colazione a base di erba cipollina, 3 spicchi d’aglio e crauti conditi con la senape forte. Forse penserete che di primo mattino questo intruglio non sia il massimo, certo che non lo è, ma purtroppo c’è una mosca che mi sta triturando i coglioni ed io non vedo l’ora di abbatterla a suon di scoregge dal vago sapore di gas esilarante!
Disintegrato il piccolo volatile e sparite le nuvole, ora mi ritrovo a Platta, quattro cazzo di masi sopra l’abitato di Pfalzen, dove c’è buona possibilità di parcheggio per almeno una trentina di macchine.
Sul sito della provincia di Bozen danno acqua dopo le dodici, e io per non farmi trovare impreparato, cammino spedito lungo il sentiero 66 A che nei primi 100 mt sale ripido un prato, poi, altrettanto speditamente, macino strada sull’a.s.p. sino ad incrociare la prima deviazione per il Sambock.
Anche qua il sentiero sale ripido prima nel bosco e poi sul pendio erboso, ma una volta giunto alla croce di Platte, il sentiero prende una piega decisamente più soft. Foto verso Bruneck e la Pustertal e poi via… d’altronde deve piovere, no?
Il tempo di battere le ciglia e di fare una pisciata su un sasso dove spesso si siede l’escursionista di passaggio, ed eccomi sulla prima “vera” meta della giornata, il Sambock (1h40), dove incontro una gentil donzella sud tirolese. Quattro chiacchere con la massima cordialità e poi ciao, lei scende a Isseng mentre io cerco di capire che fare adesso. Sul capire ho sempre grosse difficoltà e mi serve tempo…
Le alternative sono due: o ritornare da dove son partito o “rischiare” di proseguire lungo la cresta che perde quota verso nord. Avendo Olmo al seguito valuto la fattibilità del percorso, ma al momento decido di proseguire.
Fatto un breve passaggio su blocchi ben stabili ed alcune altre piccole difficoltà tra cui un brevissimo tratto attrezzato, il cammino si fa ora più tranquillo e visto che il tempo regge, schifo la prima deviazione verso la Plattner Alm e risalgo dritto a me un ripido sentiero che mi conduce in meno di dieci minuti alla Westliche Bruggerspitze… qua non c’è un cazzo di nessuno e io mi rilasso guardando il fantastico panorama che si apre a 360°.
Ma il tempo? Un Sole da bestia… vai con la prossima meta, Plattner Spitze, ci si arriva in poco tempo seguendo una comoda cresta. Anche qua aria pulita (nessuno), solo un “Mercedes Benz” che presto alzerà i tacchi e mi lascerà in solitaria contemplazione.
Essendo un credulone nato in quanto a previsioni meteo, decido di scendere dalla cima piuttosto presto, prendo il sentiero che scende nel sottostante vallone e oltrepasso un paio di piccoli laghetti di montagna, ed ecco davanti a me la Plattner Alm. Ho bisogno di bere qualcosa di fresco… devo fare un rutto ma lo stomaco non è “pronto”. Con la Coca Cola non si sbaglia mai… rutto di stampo medioevale e giù alla macchina. Con la lingua che tocca la suola delle scarpe per il caldo!
Le previsioni meteo? Comincio con il primo fanculino…
Nota 1): Bello e semplice giro che tocca quattro vette di media montagna, a parte la breve cresta tra il Sambock e la Westliche Bruggerspitze, di problemi non ce ne sono. Bello il panorama, ovvio.
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega!
Valentina Nappi è in ferie a Pesaro. Alberghi tutti esauriti, ed anche le “case sono chiuse”.
Con il porno si fanno i soldi. Non ci capisco più un cazzo, l’ho preso in culo dallo Stato un sacco di volte e sono povero in canna!
Cavolo, ad Orio al Serio un aereo è andato fuori “pista”. Parola di Lapo…
Nota 3): Stavolta è Eric in ferie…
ZUCCONI.
Ho detto che sono in ferie… Zucconi!!!
A’ la prochaine! Menek und Olmo

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