Bella cima sempre vista da lontano,ancora più bella in veste invernale ma cominciamo a conoscerla appena finita la stagione scialpinistica.Parcheggiamo alla Dogana Italiana e, attraversata la strada cominciamo a salire.La giornata e' tersa,da nord soffia un leggero venticello.il sentiero e' subito ripido e si guadagna subito quota.Primo traverso su quello che rimane di un vecchio nevaio e,sopo alcuni tornanti si arriva al pianoro sotto la cima.Lasciamo zaini e bastoncini qui e saliamo gli ultimi metri,non banali su una specie di sassi tutti uno sopra l'altro instabili e pericolosi x quelli che seguono.Dopo alcuni delicati (x i sassi che ballano) passaggi arriviamo alla croce di vetta.Lasciamo passare chi ci seguiva e con nessuno davanti cominciamo la discesa.Fortunatamente torniamo dai nostri zaini senza prendere qualche sasso in testa.Mangiamo qualcosa e citorniamo sui nostri passi fino alla macchina batezzata da una bella multa.....che culo.....