Sulle orme della Esino Sky Race!


Publiziert von mattia_94 , 30. Juli 2016 um 14:47.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 Juli 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1300 m
Strecke:Ortanella 960 m. - Esino Lario 830 m. - Passo di Agueglio 1150 m. - Pizzi di Parlasco e Cima di Daas 1509 m. - Passo di Cainallo 1250 m. - Bocchetta di Prada 1653 m. - Monte Croce 1779 m. - Monte Pilastro 1829 m. - Bocchetta di Calivazzo 1420 m. - Alpe di Lierna 1250 m. - Ortanella 960 m.

Era da tempo che volevo fare il giro di tutte le cime della val d'Esino... 
Lunedì 25 Luglio 2016, ore 05:00, è ancora buio ed il cielo non promette bene, meglio aspettare.

Ore 06:45 partenza da Ortanella, piccola frazione a 5 km da Esino Lario (LC).
Prendo la mulattiera che da Guillo, passando per le casette di Ontragno, scende fino al paese di Esino, a quota 830 m. Da qui seguo le indicazioni per la mulattiera che in breve porta all'Alpe di Agueglio e quindi al Passo Agueglio, 1150 m.; sono appena suonate le 08:00. Alla fine della mulattiera, lasciando sulla destra una graziosa chiesetta, sbuco sulla strada asfaltata e dritto davanti a me trovo subito i cartelli per il Sentiero delle Creste (Pizzi di Parlasco): accipicchia, danno 3 ore per raggiungere il Cainallo!

Il sentiero si fa subito ripido, prima resta nel bosco e poi esce lasciando intravedere alle proprie spalle la parte superiore del lago di Lecco, di fronte la Grigna Settentrionale, a sinistra la Valsassina mentre a destra tutta la Val d'Esino e Ortanella.
Alle 09:15 (1h di cammino e 15 minuti di pausa dal Passo Agueglio) raggiungo la Cima di Daas, che con i suoi 1509 m. è la cima più alta del Sentiero delle Creste.
Da qui in nemmeno 30 minuti ed arrivo alla Zocca di Cavée, inconfondibile conca di chissà quale origine!
In altri 60 minuti (2 h e 45 minuti dal Passo Agueglio) raggiungo finalmente il Passo Cainallo, a quota 1250 m.
Dal Passo per raggiungere il Vo' di Moncodeno, punto di partenza per molti sentieri del Grignone, si può proseguire per la strada asfaltata, oppure percorrere la pista tracciata nell'erba a destra della strada. Dal parcheggio del Vo' in mezz'oretta si raggiunge la Bocchetta di Prada, 1653 m., seguendo il sentiero che porta al Rifugio Bietti. Dalla Bocchetta seguo poi le indicazioni per il ripido sentiero che in altri 30 minuti neanche porta al Monte Pilastro e al Monte Croce, quota 1829 m. Vista spettacolare se non fosse per le nuvole che hanno circondato il Grignone. La fotografia alla croce del Monte Croce è d'obbligo!

Sono ormai le 12:15 e la fame incomincia a farsi sentire, è tempo di scendere per la cresta che dal Monte Pilastro conduce alla Bocchetta di Calivazzo, quota 1420 m. Il sentiero in questo tratto è veramente poco visibile e la possibilità di perdersi è molto alta. La prima parte resta praticamente tutta in cresta, dopodiché il sentiero scende leggermente sul versante dx per addentrarsi nel bosco e riprendere comunque il filo del crinale nel bosco di faggi (sono presenti alcuni bollini rossi sui tronchi degli alberi). L'ultima cima va affrontata rimanendo sempre in cresta oppure seguendo la labile traccia sulla sinistra; non fate come me rimanendo invece nel bosco e costeggiando la cima sulla destra perché vi perderete al 100%. Se siete rimasti sul sentiero giusto in breve raggiungerete la Bocchetta di Calivazzo, quindi l'Alpe di Lierna, l'Alpe di Esino e da quest'ultima in circa 30 - 40 minuti Ortanella (2h dal Monte Croce). 


Distanza percorsa: > 20km

Tempo trascorso: 7 ore circa di pura camminata + 30 minuti ca. di pause.

Dislivello: il GPS del cellulare purtroppo segnalava 1300 metri di salita e 1500 metri di discesa, mistero. 

Difficoltà:
Fino al Passo Agueglio nessuna, svolgendosi il sentiero su mulattiera.
Dal Passo Agueglio fino alla Zocca di Cavée è possibile incontrare qualche tratto esposto ma facilmente affrontabile grazie alle catene d'acciaio presenti.
Dal Monte Croce/Monte Pilastro alla Bocchetta di Calivazzo, oltre a qualche piccolo tratto in da affrontare con l'aiuto delle mani disarrampicando (o con l'aiuto delle catene se non avete già perso il sentiero) la difficoltà maggiore è appunto data dalla scarsa visibilità della traccia. Serve buon orientamento e nervi saldi nel caso ci si perde.  

Richiesto ottimo allenamento per affrontare distanza e dislivello. 

Tourengänger: mattia_94


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