Giro del Resegone
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Oggi un giro inedito per me, con un breve tratto di sentiero che non avevo ancora percorso.
Siamo in sei; io, Moira, Rosanna ed Antonio, raggiungiamo la funivia con i mezzi pubblici, mentre Massimo e Viviana ci raggiungono in moto.
Saliamo con la funivia, breve sosta al bar, poi ci mettiamo in marcia.
Partiamo con calma; Moira non si è ancora ripresa completamente dall'infortunio di gennaio, mentre io in questi giorni ho qualche fastidio alla schiena.
Il tempo è bello e il vento fresco è gradevole, anche se mi costringe a mettere i guanti.
Raggiunto il Passo del Giuff prendiamo il sentiero per le Forbesette; proseguiamo per la Bocchetta del Palio passando per una calchera dove in passato si produceva la calce cuocendo il calcare, e la ricostruzione di una carbonaia usata per produrre il carbone di legna, camminando in una bella faggeta con rocce di varie forme e dimensioni che spuntano dal terreno.
Proseguiamo fino al Rifugio Resegone, dove chiediamo informazioni per raggiungere la Passata; il sentiero parte poco sotto al rifugio, verso destra; è questo il tratto che ancora non conoscevo.
Si prosegue con vari saliscendi; ad un abbeveratoio si incontra il sentiero per il Passo della Civetta; si scende verso destra fino ad incontrare la mulattiera che sale da Valsecca.
Comincia la breve salita, sempre con qualche saliscendi, che porta alla Passata.
Ora il caldo si fa sentire, ma appena giunti alla Passata un forte vento ci costringe a ripararci a ridosso di una casa invadendo una proprietà privata, che però lasciamo pulita e in ordine come l'abbiamo trovata.
Fino a qui abbiamo impiegato 3 ore e 15 minuti, escluse soste.
Sosta per mangiare e riposarsi, quindi ripartiamo per la Capanna Monzesi.
Qui altra sosta per torte e caffé, quindi decidiamo di dividerci.
Scendendo a Lecco c'è il rischio che il bus non arrivi in tempo in stazione per prendere il treno; io, Antonio e Rosanna scendiamo a Erve, dove prendiamo il bus per Calolziocorte; Massimo e Viviana devono recuperare la moto, e Moira non se la sente di sforzare la caviglia in discesa, per cui ritornano ai Piani d'Erna per scendere con la funivia.
Moira riesce a prendere il treno, e ci ritroviamo ancora tutti e quattro come all'andata.
È stato un bel giro, mi sono rinfrescato la memoria su zone del Resegone che frequento poco, non ha fatto per niente caldo, a parte l'ultimo tratto di discesa ad Erve, ma soprattutto è stata bella la compagnia, che ad un solitario come me fa sempre piacere.
Alla prossima
Ciao
Stefano
P.S.
I dislivelli indicati sono molto approssimativi, con tutti i saliscendi che ci sono.
Siamo in sei; io, Moira, Rosanna ed Antonio, raggiungiamo la funivia con i mezzi pubblici, mentre Massimo e Viviana ci raggiungono in moto.
Saliamo con la funivia, breve sosta al bar, poi ci mettiamo in marcia.
Partiamo con calma; Moira non si è ancora ripresa completamente dall'infortunio di gennaio, mentre io in questi giorni ho qualche fastidio alla schiena.
Il tempo è bello e il vento fresco è gradevole, anche se mi costringe a mettere i guanti.
Raggiunto il Passo del Giuff prendiamo il sentiero per le Forbesette; proseguiamo per la Bocchetta del Palio passando per una calchera dove in passato si produceva la calce cuocendo il calcare, e la ricostruzione di una carbonaia usata per produrre il carbone di legna, camminando in una bella faggeta con rocce di varie forme e dimensioni che spuntano dal terreno.
Proseguiamo fino al Rifugio Resegone, dove chiediamo informazioni per raggiungere la Passata; il sentiero parte poco sotto al rifugio, verso destra; è questo il tratto che ancora non conoscevo.
Si prosegue con vari saliscendi; ad un abbeveratoio si incontra il sentiero per il Passo della Civetta; si scende verso destra fino ad incontrare la mulattiera che sale da Valsecca.
Comincia la breve salita, sempre con qualche saliscendi, che porta alla Passata.
Ora il caldo si fa sentire, ma appena giunti alla Passata un forte vento ci costringe a ripararci a ridosso di una casa invadendo una proprietà privata, che però lasciamo pulita e in ordine come l'abbiamo trovata.
Fino a qui abbiamo impiegato 3 ore e 15 minuti, escluse soste.
Sosta per mangiare e riposarsi, quindi ripartiamo per la Capanna Monzesi.
Qui altra sosta per torte e caffé, quindi decidiamo di dividerci.
Scendendo a Lecco c'è il rischio che il bus non arrivi in tempo in stazione per prendere il treno; io, Antonio e Rosanna scendiamo a Erve, dove prendiamo il bus per Calolziocorte; Massimo e Viviana devono recuperare la moto, e Moira non se la sente di sforzare la caviglia in discesa, per cui ritornano ai Piani d'Erna per scendere con la funivia.
Moira riesce a prendere il treno, e ci ritroviamo ancora tutti e quattro come all'andata.
È stato un bel giro, mi sono rinfrescato la memoria su zone del Resegone che frequento poco, non ha fatto per niente caldo, a parte l'ultimo tratto di discesa ad Erve, ma soprattutto è stata bella la compagnia, che ad un solitario come me fa sempre piacere.
Alla prossima
Ciao
Stefano
P.S.
I dislivelli indicati sono molto approssimativi, con tutti i saliscendi che ci sono.
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stefano58

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