Cresta della Giumenta e Resegone 1875 m
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Lasciata l’auto al posteggio dei Piani d’Erna cerchiamo di andare direttamente a Pian dei Buoi prendendo il primo bivio che si trova sulla mulattiera. Poi inevitabilmente, come già successo, cominciamo a vagare tra i vari sentieri, tracce, cartelli più o meno chiari e alla fine ci troviamo a seguire un sentiero segnalato solo da ometti che ci porta su quello geologico che parte dalla Capanna Stoppani. Seguendolo verso dx finalmente arriviamo alla ripida salita per il Magnodeno.
Sosta in cima e quindi proseguimento per la sempre affascinante Cresta della Giumenta. Giunti alla Cima del Fo’ dobbiamo prendere la decisione su come salire al Resegone. Il sentiero 1 non è molto che l’abbiamo salito, così tanto per variare decidiamo di salirlo dalla bergamasca. Un giro più lungo ma più tranquillo.
Scendiamo quindi al Rifugio Monzesi, proseguiamo per La Passata e quindi il P.so della Porta. In pratica l’anello del Resegone. Da qui continuiamo per il rifugio Resegone dove facciamo una bella sosta.
Manca ancora la salita al Resegone ma, comincia ad essere tardi. Facciamo due conti e pensiamo che potremmo evitare la cima per continuare con l’anello e andare direttamente alla Sorgente delle Forbesette.
Mah…proseguiamo e vedremo ai bivi successivi.
Al primo continuiamo ancora con l’idea della cima, al secondo cominciamo ad avere qualche dubbio, non manca molto alla cima ma la stanchezza si fa sentire e sappiamo che non potremo fare una lunga sosta lassù…
Scoccia un po’ dover rinunciare, dal cartello sono ancora 45 minuti e appena fuori dal bosco la croce diventa visibile e la salita non è mai faticosa come sull’altro versante.
Andiamo dai…così pian pianetto su buona neve raggiungiamo il traverso finale un poco gelato, giunti sotto la croce però è tutto ghiacciato per cui fuori i ramponi. Qualcuno, senza ramponi o per pigrizia nel metterli, preferisce rinunciare e fatti i primi passi li vediamo tornare.
Breve sosta all’insolita deserta cima e quindi, per far prima, discesa dal sentiero 1. Sentiero quasi totalmente pulito, un unico punto, poco sotto il rifugio, quella sorta di canaletto che rimane sempre in ombra è da fare con molta attenzione, per cui anche se scomodi preferiamo tenere i ramponi.
Ancora qualche traverso su neve più o meno inconsistente e poi prima della catena li togliamo.
Ancora un po’ di neve sul Pian Serada poi tutto pulito.
Raggiunta la Capanna Stoppani, finalmente facciamo sosta pranzo/merenda godendoci uno stupendo tramonto sul Monte Barro e il Monviso.
Raggiungiamo l’auto che manca poco a dover accendere le frontali.
Bellissima giornata!
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