Monte Pracalvis 1161 m
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Raggiunto il rifugio proseguiamo per il Monte Pracalvis, niente di particolare, un dosso erboso, più interessante è la Grotta del Lupo che andiamo a visitare tornando verso Campei da Sima. Facciamo una sosta chiacchiera con gli odierni gestori dopo di che ripartiamo per salire al rifugio Pirlo allo Spino seguendo il sentiero dei Ladroni o Lodroni che dir si voglia.
Sosta pranzo al rifugio dove chiediamo info sulla rimozione della catena sulla cresta delle Marmere. Non ne sanno nulla, anzi mi par di capire che non sanno nemmeno cosa sia la Cresta delle Marmere….
Raggiungiamo quindi il Buco del Tedesco con il sentiero che rimane sotto le creste e raggiuntolo incontriamo un local algerino che ci ragguaglia su vita, morte e miracoli di tutti i sentieri della zona e limitrofi. Compreso il mistero della catena alle Marmere. Ad essere rimossa non è la catena che pensavamo noi ma una ferrata (non ne sapevamo l’esistenza) che risaliva proprio la parete delle Marmere.
Come già detto da altri ci avvisa che la discesa che dobbiamo affrontare è molto ma molto ripida. Dopo averla fatta ci siamo detti che forse non hanno mai fatto una delle mulattiere del lago di Como o il Muro del Pianto della Grigna. Ripidi sono i primi metri poi rientra tutto più o meno nella norma. Ritorniamo quindi alla sterrata fatta all’andata e quindi velocemente a Cecino.
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