Fontanagoglio e Colmine di Crevola, tra balme e vecchi sentieri


Publiziert von atal , 11. April 2016 um 20:18.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 6 April 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1325 m
Abstieg: 1325 m

Questa volta Ferruccio ed io andiamo sul versante meridionale della Colmine di Crevola, modesta elevazione ossolana (circa 1700 m), ampiamente sfruttata per l'estrazione della pietra locale, il serizzo. Nonostante le premesse poco invitanti, la zona è un concentrato di elementi di interesse: vecchie mulattiere ottimamente conservate, alpeggi panoramici costruiti su grandi piodate, una grande quantità di balme (non ne avevo mai viste tante in una sola escursione) e dei singolari manufatti per la conservazione delle acque piovane...

Andata
Lasciamo la macchina nel piccolo parcheggio di Oira in corrispondenza della fermata dei bus, attraversiamo la strada e saliamo su quello che resta di una mulattiera per raggiungere un altro tratto di strada asfaltata, che seguiamo verso destra arrivando in breve in località Pianezzo. Subito dopo una bella baita in sasso sulla sinistra, la strada presenta una curva a gomito. Sulla curva c'è un edificio con dei cartelli che indicano la vicinanza dell'area di cava. Il sentiero, non segnalato, inizia in corrispondenza ad una sorta di soglia di pietra a sinistra dell'edificio.

Con percorso evidente e alcuni tratti gradinati si sale nel bosco, si lascia sulla destra un gruppo di ruderi, e si passa a destra di una cappelletta (quota 748 m CNS), dove arriva anche un altro sentiero, che percorreremo al ritorno. La mulattiera prosegue con delle belle scalinate in pietra che permettono di superare agevolmente delle piodate e giunge su un pianoro a circa 950 m, nei pressi dei ruderi inferiori dell'Alpe Nacchino, un alpeggio sparso su più di 200 metri di dislivello. Fino qui, circa 1 ora da Oira. 

Si prosegue in piano verso SO seguendo tracce in un paesaggio spettinato di ginestre e rovi, si attraversa un canale su delle rocce con alcune tacche, dove un tempo c'erano delle pontegge. Arrivati in un canale all'ombra di una parete, lo si risale con alcune svolte e si esce quindi sulla sinistra arrivando al grande nucleo di ruderi dell'Alpe Le Balmelle (1080 m; circa 20' dal bivio nei pressi di Nacchino), così chiamato per la presenza delle balme (ne abbiamo viste due) e di una roccia gradinata.

Si prosegue a SO oltre gli ultimi ruderi e si continua a traversare salendo leggermente tra giavine e piodate infestate dai rovi, senza traccia, verso i ruderi di Fontanagoglio, visibili anche da lontano.
A Fontanagoglio (1175 m, meno di 30' da Le Balmelle) c'è una sorgente di acqua buonissima, forse all'origine del nome di questi magri pascoli contesi alla roccia.

Proseguendo sempre verso SO su resti di mulattiera, superiamo un costone e ci affacciamo su uno scosceso anfiteatro, dove il sentiero scompare. Seguendo tracce di animali su un pendio sommerso dai rovi, saliamo fino alla base di una parete e quindi traversiamo a Est sotto le rocce fino alla dorsale opposta (ritornando quindi più o meno sopra Fontanagoglio), che risaliamo fino ad incontrare il sentiero ufficiale per la Colmine di Crevola (segni bianco e rossi) a circa 1380 m di quota (circa 45' da Fontanagoglio).

Risaliamo quindi lungo il percorso segnalato che, con suggestivi scorci panoramici sui dirupi della Val Divedro e la zona del Pizzo di Albiona, porta sul pianoro sommitale della Colmine di Crevola, dove si trovano il bel bivacco degli Alpini e, nel punto più alto, una caratteristica vasca-abbeveratoio in sasso (1708 m secondo "gli strumenti"; 4 ore da Oira). Pochi metri più in basso in direzione Nord, c'è uno stranissimo pozzo circolare con scala a chiocciola realizzata all'interno del pozzo con pietre a sbalzo.

Ritorno
Dopo una breve pausa scendiamo alla Croce di Sasso (1657 m), croce (in realtà) di legno posta sul bordo dell'altopiano in un punto da cui si gode di uno splendido panorama verso la piana di Domodossola.

Ripercorriamo quindi il primo tratto del sentiero fatto all'andata fino ad un pianoro a circa 1600 m, dove su un masso una scritta sbiadita segnala un sentiero per Nacchino, non indicato sulle carte consultate. Il sentiero scende sulla sinistra e si abbassa con numerose svolte in direzione Est in un ripido bosco. Ci sono diversi segni di vernice recenti e alcuni ometti ma, giunti ai ruderi intermedi dell'Alpe Nacchino (1076 m), nei pressi di una baita ristrutturata con tetto in lamiera e camino in inox, la segnaletica scompare. Ad ogni modo, scendendo sulla verticale del baita rimodernata, dopo un tratto in mezzo agli alberi, si giunge in vista dei ruderi inferiori e quindi al bivio da dove eravamo passati all'andata (950 m).

Ripercorriamo la mulattiera fino alla cappelletta quota 748 m CNS, dove prendiamo il sentiero evidente che scende a destra (è questo il sentiero indicato sulla CNS, non quello percorso all'andata). Dopo una caratteristica roccia gradinata quasi sul greto di un ruscelletto, il sentiero attraversa un torrente, traversa alla base di un masso aggettante e si porta nei pressi di una roccia con un incisione a croce, sulla destra di una cava. Da qui, seguendo la strada si arriva in breve a Pianezzo e si ritorna a Oira.

Considerazioni finali
Il percorso è molto interessante e non presente difficoltà particolari, è solo scomodo per la presenza dei rovi. Non è consigliabile in estate perché, oltre ai rovi, ci sono anche le felci...

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 12. April 2016 um 11:05
Molto bello, ciao....

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. April 2016 um 19:28
Sì, è stato davvero un bel giro. Dopo qualche uscita sulla neve, cominciavano a mancarmi certi ambienti...
Ciao

gbal hat gesagt:
Gesendet am 14. April 2016 um 18:48
Di balma in balma....un bel giro.

P.S.: Stranamente non compaiono i palloncini dei monti che citi sulle foto. Defaillance di Hikr? Boh

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2016 um 20:12
Grazie Giulio, penso che la defaillance sia dell'autore della relazione...

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 25. April 2016 um 15:30
Me la ero persa: complimenti, Andrea, sei stato molto bravo a districarti su di un sentiero che praticamente non esiste più.
ciao.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. April 2016 um 21:46
Grazie Roby, mi sembrava strano che il padrone di casa non dicesse niente ;-)


Kommentar hinzufügen»