Croda della Calva 3061 m


Publiziert von cristina , 17. März 2016 um 09:50. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:13 März 2016
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:Rifugio Genziana al termine delal Val Martello-Peder Alm-Croda della Calva-Peder Alm-Lyfi Alm-Rifugio Genziana.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada del Brennero uscita Bolzano Sud. Raggiungere Merano. Percorrere la statale per il P.so dello Stelvio fino al bivio per la Val Martello, arrivare al suo termine.
Kartennummer:Tabacco 045 1:25.000 Val Martello

Dopo qualche telefonata per capire le condizioni della zona decidiamo di tentare, dopo averla rimandata più volte, la salita a questo 3000 della Val Martello.

Lasciata l’auto nel posteggio, in questo periodo libero, nei pressi del Rifugio/Albergo Genziana, scendiamo un poco lungo la strada asfaltata andando a prendere la sterrata (innevata e ben battuta) per la Lyfi Alm. Al bivio per la Peder Alm lasciamo la sterrata e scopriamo esserci un anello per ciaspole che collega le due malghe. Saliamo ora con stretti tornanti alla Peder Alm, dove usciamo dal bosco. Seguiamo l’unica traccia di sci che risale con ottimi zig-zag i ripidi prati. La traccia intorno ai 2400, si divide, noi proseguiamo su quella meno battuta verso dx. Risaliamo un altro pendio e raggiungiamo il cartello segnavia per la Punta dello Scudo a sx e la Croda della Calva a dx. Anche oggi il perlopiù soleggiato, o il sereno poco nuvoloso con ampie schiarite si sta risolvendo in qualche schiarita a spot che ci ha però permesso di vedere il ghiacciaio del Cevedale e qualche punta alle nostre spalle. Al momento la visibilità è ottima e la traccia pure.

Continuiamo a salire ma, intorno ai 2750 m la traccia termina e in contemporanea anche la visibilità diminuisce, che fare? Il percorso è abbastanza obbligatorio ma appena usciamo dalla traccia vediamo che proseguire non sarà semplice, ad ogni modo decidiamo di provare. La neve presenta una crosta di qualche cm e sotto farina, i blocchi che rompiamo non sono grossi e rimangono al loro posto, non c’è tantissima neve, ma le ciaspole non fanno presa. La pendenza è sempre piuttosto sostenuta e tra una scivolata e l’altra delle ciaspole superiamo il primo dosso, un attimo di respiro e riprendiamo con un altro, per fortuna ora sono brevi e solo il primo e il tratto finale ci faranno tirare qualche accidente. Con molta calma e cautela raggiungiamo l’omettino intorno ai 3000 m, vediamo benissimo quello che manca, ancora ripido ma sembra fattibile a differenza di quanto ci avevano detto. Studiamo un poco come procedere e piano piano riprendiamo la salita. A pochi metri lineari e a circa venti di dislivello si presenta il punto più difficile, le racchette non tengono, rompendo la crosta di superficie sotto troviamo un poco di polvere e placchette, mannaggia vuoi vedere che dobbiamo rinunciare? Tra l’altro ormai si vede pochissimo e sta cominciando a nevischiare, anche se non ce ne accorgiamo al momento, troppo concentrati! Un attimo di pausa e riproviamo un’altra volta, in un altro punto, Marco raggiunge finalmente il pianoro finale e gli mancano solo i pochi metri lineari, qualche accidente da parte mia e anch’io sono su, vedo l’omettone di vetta, ci siamo, lo raggiungiamo e solo ora ci accorgiamo che sta nevicando! Baci, abbracci e complimenti reciproci anche se io non ho fatto nulla se non stare dietro. Tutto merito di Marco che voleva proprio questo 3000, che tra l’altro non sappiamo nemmeno che faccia abbia, non lo abbiamo mai visto in estate e oggi men che meno!

Dopo la brevissima sosta cominciamo a scendere, questi 300 m devono essere fatti con tanta calma e concentrazione, specialmente quest’ultimo passaggino che tanto ci ha fatto dannare. Poco sotto la cima incrociamo i quattro scialpinisti che avevamo visto quando ancora eravamo sulla traccia, un veloce saluto. Il passaggino in discesa dà meno problemi del previsto, bloccate le ciaspole scendo scalinando di traverso mentre Marco preferisce viso a monte. Ritornati all’ometto proseguiamo con più tranquillità fino all’ultimo ripido dosso che scendiamo entrambi con viso a monte. Tornati quindi dove era terminata la traccia ci concediamo una sosta te e intanto vediamo scendere i quattro, anche loro con molta cautela e lentamente, la neve è pessima, cosa che anche loro ci confermano. Scendiamo praticamente insieme. Scendendo la crosta sparisce e loro possono sciare con più piacere sembra, ma anche noi pur non essendoci una neve memorabile possiamo regalarci qualche scivolata. Poco sopra i 2400 incrociamo altri 3 scialpinisti in salita…peggio di ieri, poiché stanno salendo a un 3000 e sono le 12,00 passate! Qui la visibilità è ottima e qualche occhietto di sole ogni tanto esce ma su è ancora tutto coperto…

Raggiunta le Peder Alm decidiamo, visto che qualcuno è passato, di fare l’anello delle ciaspole e proseguiamo per la Lyfi Alm, dove anche oggi troviamo un locale aperto per mangiare comodamente.

Purtroppo il rientro al posteggio non sarà tutta discesa come speravamo ma a occhio e croce un altro centinaio di metri ci toccherà risalirli e oggi non ci volevano!

Premetto che non siamo dei ciaspolatori accaniti e che abbiamo delle ciaspole ventennali, forse con gli utlimi trovati almeno sui traversi sarebbe andata meglio, ma a mio parere con questo tipo di neve la salita con le ciaspole è piuttosto al limite, poi dipende dalle capacità! Rischi oggettivi non c’erano e da quanto ci dicono solitamente è una salita piuttosto sicura. Il panorama deve essere strepitoso, quindi almeno per quello, sicuramente da rifare!


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 17. März 2016 um 14:07
Bravi!!! Un 3000 d'inverno con le ciaspole è sempre un gran bel traguardo!!!! ...e viste certe pendenze non deve essere stato per niente facile...complimenti!!!!!
Graziano

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. März 2016 um 14:10
Non è difficile ma con un tempo migliore e soprattutto della neve migliore sarebbe stato meglio!

Ciao Cri

Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 21. März 2016 um 16:28
Bravi, veramente appagante un 3000 in quelle condizioni. Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. März 2016 um 11:45
Beh avessimo visto qualcosa in più sarebbe stato meglio :-)))

Tanto più che qualche anno fa siamo saliti alla Punta dello Scudo in una giornata spettacolare per cui sappiamo cosa ci siamo persi in quella nebbia!

Chissà che meraviglia con la neve! Va beh da rifare!


Kommentar hinzufügen»